Lo zibaldone

Elezioni 2014: non fare niente per fare bene.

Si, devo dire che il titolo è azzeccato. Questa volta non parlo dei risultati, ma della mia esperienza durante queste elezioni. Dopo tanti anni, ho voluto ripetere un'esperienza fatta già in gioventù con esito positivo: quella del presidente di seggio. Totalmente nuove le norme e più preparati i rappresentanti di lista, in una tornata elettorale con numerose innovazioni che la rendevano più complicata delle precedenti. Avevo dato la disponibilità alla surroga di quei presidenti che venivano a mancare all'ultimo momento e così è andata. Alle 16.30 circa di sabato 24 maggio, mentre attende presso gli uffici elettorali di Palazzo Vecchio, giunge la comunicazione che dovevo recarmi ad una scuola di Ponte a Ema. Metto in moto la vespina parcheggiata in P.zza Mentana e parto verso Firenze sud; giunto quasi in via Chiantigiana, contrordine: devo recarmi in via Nove Febbraio alla scuola elementare Battisti, Sezione Elettorale n. 274.

Sono quasi le 17.30 quando giungo sul posto dove si reca anche la cugina Elisa a bordo di una pandina del comune, nel frattempo da me indicata quale segretaria. Come evidente, le altre componenti della sezione sono tutte fuori ad aspettare spazientite, le due più "anziane" già deluse dall'aver appreso che il loro amato presidente delle precedenti elezioni non sarebbe stato presente.

Breve presentazione e poi giù a lavoro con le scrutatrici che organizzano il tutto in maniera autonoma e con fare sicuro, mentre Elisa inizia il valzer di verbali e buste. Sono giovani ma evidentemente sanno dove andare a parare, sia nel micromondo del seggio che, come emergerà nei due giorni a seguire, anche nella vita quotidiana. Studentesse, lavoratrici e madri, comunque una vita ricca di impegni. Mi piace ricordare la più giovane, Laura, anno di nascita 1995, frequenta il quinto anno dello scientifico Da Vinci (modestamente la scuola frequentata da me e dal rettore dell'Università prof. Alberto Tesi), coniugando la scuola con il lavoro di cameriera presso un ristorante di Firenze ed ha già programmato i sei mesi successivi alla maturità, negli USA dove lavorerà come baby sitter presso una famiglia insegnando italiano al loro figlio ed imparando lei stessa la lingua locale: chapeau! Ilaria ha quasi il doppio degli anni di Laura ed ha da poco scoperto una intolleranza che le arrecava dei forti dolori di testa. Adesso sorride, in quanto ha scoperto le cause del suo male ed è forse la più positiva pur senza mai voler primeggiare. Apparentemente più introversa e con uno spiccato accento pugliese Valentina che parla quattro lingue e che è "uscio e bottega" con il seggio elettorale. In ultimo Giulia, neo mamma e leader che carismaticamente si assume subito il ruolo di coordinare i lavori: come non nominarla Vice Presidente? E', sono una certezza, potrò tranquillamente assentarmi per andare a votare a Signa, sapendo che il seggio resterà in mani sicure. Grazie a loro le operazioni di insediamento scorrono quindi lisce come sarà pure per la fase della votazione, il giorno successivo, domenica 25. Alle 23 della domenica, stanchi ma soddisfatti per il buon andamento che non ha trovato intoppi, si chiude il seggio ed iniziano le fasi di scrutinio. Ecco quindi avanzare il timore del rapporto con i rappresentanti di lista. Comunico subito che l'intento sarà quello di interpretare la volontà dell'elettore e non dovranno esserci interruzioni di scrutinio per contestazioni: chi vuol contestare può farlo con due righe a verbale, mentre per argomentazioni più dettagliate, foglio di carta e penna, il rappresentante potrà esprimere ciò che vuole su un documento che verrà successivamente allegato al verbale. La discussione su una scheda contestata non dovrà andare oltre il minimo necessario così da garantire entrambi i principi di fluidità e di diritto del rappresentante di lista nell'effettuare il suo servizio. Questa raccomandazione non troverà necessità di applicazione, in quanto sia per lo scrutinio della domenica che del lunedì, prevarrà il criterio dell'interpretazione della volontà dell'elettore. I verbali non registreranno nessuna contestazione nelle tre elezioni! Al termine, viene premiato l'andamento da diesel e ci troviamo ad essere fra i primi seggi fiorentini a chiudere le operazioni.

Come accade nelle partite di calcio, il buon arbitro è quello che non si nota ed io ritengo di aver svolto il ruolo di presidente come quello di un buon arbitro, senza farmi notare. Infatti devo dire che la serietà e bravura di Elisa, Giulia, Ilaria, Laura e Valentina, mi hanno reso beato fra le donne, osservatore "vigile" del loro operato senza dover muovere un dito, se non per firmare gli atti di mia competenza o per indicare a voce alta l'espressione di voto. La cosa incredibile, è stata l'assenza di telefoni e armenicoli vari dai quali difficilmente i giovani riescono ormai, purtroppo, a separarsi. Le ragazze, senza nessuna raccomandazione da parte mia, hanno utilizzato i telefoni lo stretto necessario per le sole comunicazioni, sapendo che ogni distrazione avrebbe comportato il rischio di un errore che poi tutti avremmo pagato: BRAVE! 

Non elenco i nomi in quanto non li ricordo tutti, comunque non posso non ringraziare anche i rappresentanti di lista che si sono alternati nei due giorni. Devo dire che tutti erano veramente preparati e non si limitavano alla sola trascrizione dei dati. Con uno di loro mi sono anche cimentato in un inizio di discussione sull'uso/abuso del registro degli elettori e devo riconoscere che dove io avevo incertezze, questi invece stava nella ragione. Nessuno di loro ha voluto fare il protagonista, come invece ho saputo essere accaduto a Signa in certe sezioni, e grande è stata la collaborazione che ha portato, ripeto, all'annullamento di quelle schede o voti che volevano esprimere esclusivamente la volontà di non votare, andando negli altri casi sempre incontro alla volontà dell'elettore che risulta sempre, se si vuole, facilmente interpretabile. Grazie quindi ai rappresentanti di lista del PD, FI, TSIPRAS-SEL, FdI che si sono alternati nei due giorni.