Il servizio civile... (puntata 7) su I'll be...

Il servizio civile... (puntata 7)

Post n°28 pubblicato il 22 Febbraio 2006 da deracinato

(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6)

Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere stato preso per il culo durante il colloquio, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti. Lì, grazie alle sue incredibili (...) [in]competenze, viene assegnato ad un centro specifico, ove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure, tra le quali l'infame (no, dai, è stato favoloso) viaggio in un villaggio turistico sul mare, il nostro eroe dimostra di volta in volta nuove capacità, degne quasi di un essere umano.

IL VIAGGIO ESTIVO DA DELIRIO: #3 - ULULANDO ALLA LUNA...

Una sera un ragazzo ha passato tutta la notte sul tetto dell'hotel, quasi ululando alla luna per pene d'amore sue e facendo si che tutti gli assistenti e le colleghe se la facessero sotto, tutti in preda al panico all'idea che si suicidasse.

E io?

Essendo le quattro di notte, ero a letto. Ma ero sveglio e leggevo. Ok, sentivo dei rumori venire da fuori, tipo urla, pugni sulle porte, porte sbattute e appelli per convincere qualcuno a scendere da qualcosa. Classica scena con te poggiato di schiena contro la spalliera del letto che guardi le parole crociate e, ogni tanto, perplesso, giri gli occhi verso la porta temendo l'incursione di un folle omicida con un mitra. Ma non te ne frega poi tanto. E solo perchè il folle omicida, alle quattro di notte, è difficile vederlo in giro (anche loro hanno un'etica)

Tyson: "Ma che è sto bordello?"

Io: "Mah, ci sarà una rissa"

Tyson: "Yawn...che ore sono?"

Io: "Mmm...le quattro di notte"

Tyson: "Seee, vabbè...sono le otto."

Io: "Cioè, come funziona? Quando ti dico che sono le otto, per te sono le cinque... Quando ti dico le quattro, per te sono le otto?!"

Tyson (fa suonare l'orologio parlante): "beep beep sono le QUATTRO e dieci minuti"

Tyson: "Ancora l'hai toccaaaato!!!"

Io: "..."

Intanto fuori c'era il putiferio. Sentivo nomi vagamente familiari pronunciati (urlati), grida, ancora rumore di robe che sbattevano...Tuttavia, rimanevo lì dov'ero, dato che non la faccenda non mi riguardava...

...

...

Ehm...più o meno...coff...COFF...

...infatti, quella sera, mi si era avvicinato sto ragazzo. Non conoscevo nemmeno lui ma essendo io l'unico maschio adulto (...) là in quel momento, si confida con me: si è innamorato di una ragazza francese ma non sa come farsi avanti. Mi chiede di intercedere con lei (...). Diamo un'occhiata alla francese. Ahò, bona era bona e l'amica era pure meglio, ma avrà avuto quattordici anni. Metto il freno a mano e gli dico chiaramente che la legge non mi permette tanto, quindi o ci andava lui o si attaccava al tram. Sembrava convinto ad andarci. Sembrava. Difatti, non solo non ha trovato il coraggio (super prevedibile... difatti gli dicevo di farsi avanti sapendo perfettamente che non l'avrebbe mai fatto... ma era l'unico modo, sennò ci sarebbe rimasto troppo male), ma è finito tre ore dopo sul tetto dell'hotel proprio per quel motivo....EHM...

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