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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

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"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTÀ...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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« L'amante d'OrienteMessaggio #283 »

cazzatine?

Post n°282 pubblicato il 27 Settembre 2006 da alexisdg10

C'è qualcosa di irritante in tutto il can can di questi giorni sull'eutanasia. In un altro paese ( ovvero realmente civile e laico ) se ne sarebbe parlato in Parlamento e stop. In Italia se ne parla nelle parrocchie, dalla parrucchiera, nelle Pro Loco, ne parlano i politici e i boy scouts, i preti e le monache, ne parlano i medici e gli psichiatri, Ne parlano tutti, tranne i malati terminali, eccezion fatta per un servizio orrendo creato ad hoc da Rai2 su di un poveretto colpito da sclerosi bilaterale che, pur paralizzato e immobile, vuole vivere. Contento lui. Il problema mi pare che non sia se dicidere di continuare  a vivere o meno pur se gravemente ammalati, piuttosto quello se permettere a chi si trova in quelle condizioni di potersi tranquillamente accomiatare dalla vita, tramite sucidio diretto o assistito. Orrore! Anzi, ipocrisia assurda: meglio parlare allora di testamento biologico. Le coscienze cattoliche ne risentiranno di meno con buona pace dei nostri politici tutti. Io credo che ognuno possa diporre della propria vita e della propria morte come meglio crede, specie se in stato di grave sofferenza e malattia irreversibile. Non credo in Dio quindi non credo al dolore come santità o come riscatto. Il dolore è dolore e stop. Il dolore non fa nemmeno crescere o maturare. Il dolore non cambia la realtà delle cose.Il dolore fa male basta. Perchè dovrebbe essere impedito di morire a chi non ha speranza di guarigione? Perchè dovrebbe essere impedito di morire chi la morte la vuole e la invoca come liberazione dalla sofferenza?

Ho visto mio padre divorato dall'Alzheimer per dieci lunghi anni, ridotto ad vecchio demente, senza volontà, cieco, sordo, muto, senza dignità alcuna, un uomo di 90 kg. ridotto ad un nano di 30, che bagnava il letto e si sporcava come un neonato. Siccome non credo che nessun dio voglia veder ridotto così qualunque dei prorpri figli, preferisco credere che sia il caso a decidere la nostra sorte. Quindi, siccome non esiste per nessuno alcun riscatto possibile, deciderei che la morte fosse la soluzione più giusta. Mio padre, quando ancora stava bene, diceva sempre che appena si sarebbe reso conto di essere ammalato per sempre si sarebbe ucciso. Purtroppo l'Alzheimer mina dritto alle radici e quando ti ammali non ti accorgi di esserlo, così che è la tua volontà ad essere attaccata per prima. Non ha neanche potuto sucidarsi il mio povero papà!


Anni fa uscì un libro scritto da un certo Derrek, un medico americano Il titolo era: "The Final Exit ". In pratica il dottore consigliava ai malati terminali che lo disiderassero il metodo più rapido e indolore per porre fine ai propri giorni, tramite suicidio o suicidio assistito. Inutile dire che nessun editore in Italia osò pubblicarlo. Io lo acquistai a Londra. Era la fine degli anni '80. L'Inghilterra pubblicava e l'Italia censurava. Così stanno ancora adesso le cose. Solo dio può dare o togliere la vita. Ecco: mica penso di suicidarmi, ma mi piacerebbe vivere in un paese dove se decido che non ne posso più dal male , dove se ritengo che la mia dignità di essere umano sia ormai annullata dalla malattia e dal dolore, dove, se decido che non ne posso più, allora mi è consentito di  decidere di morire consapevolmente. Mi pare semplice. Chissà perchè, invece, in questo paese, quando si parla di diritti -pacs, aborto, eutanasia e chi più ne ha ne metta-si deve pagare sempre, sempre, sempre un tributo altissimo a Santa Romana Chiesa, un tributo in termini di libertà, per cui tutto rimane fermo, statico, inamovibile per l'eternità. E per di più con un sillogismo da prima elementare che stupisce, per cui, se si concede la possibiltà a due persone dello stesso sesso di unirsi legalmente, ecco che allora avremo sodoma e gomorra, il caos universale, le famiglie tradizionali minate. Se si parla di eutanasia, ecco che l'immaginario collettivo di questo popolo bacchettone e bigotto fantastica di angeli della morte e assassini intenti a commettere omicidi in lungo e in largo per la Penisola, come se l'appovazione dell'eutanasia implicasse che tutti venissero uccisi, con una maniera di pensiero e di analisi che non ha pari in nessun altro paese civile. Ma perchè siamo sempre il fanalino di coda dell'Europa dei diritti? E, soprattutto, perchè io, che ho il passaporto di questa Repubblica fondata sul lavoro e non sulla religione, per di più in regola con le marche amministative, devo sottostare, da ateo, alle leggi dei cattolici? Mistero...

Foto: Io

Commenti al Post:
llange
llange il 27/09/06 alle 10:04 via WEB
Ciao Alexis, come sempre (o quasi)la penso esattamente come te! Anke io mi sono stancato di uno stato ke non garantisce i diritti ai propri cittadini di decidere della propria vita! Parlo di eutanasia, di pacs, di aborto...! Bisogna lasciare il diritto a scegliere cosa meglio fare... e nn imporre una scelta! Poi gli eventuali problemi di coscienza se li faranno le persone ke dovranno decidere se scegliere la "dolce morte" o di "abortire" o... scandalo degli scandali "sancire legalmente il proprio rapporto d'amore con una persona dello stesso sesso"! Sono stanco xkè si nega il diritto di scegliere della propria vita senza far danni a nessuno e nn s vieta con tutta questa forza di far danni ad altre persone...! Sono stanco della politica ke nn ha la forza di cambiare le cose e stravolgere la situazione... siamo troppo impauriti dal vaticano! W la Spagna!
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 27/09/06 alle 16:53 via WEB
Vorrei solo che fosse un paese "normale", e in "normale" ci metto soprattutto uno stato liberato dalla chiesa. Uno stato sovrano e senza paura di offendere chissà quale prelato. Ti capisco e condivido.
 
luisa.gandi
luisa.gandi il 27/09/06 alle 18:11 via WEB
IO VORREI, ALMENO PER ME STESSA, LA POSSIBILITA' DI POTER SCEGLIERE.... NON VOGLIO VIVERE "PER FORZA" NON SAPREI CHE FARMENE...
 
piandeloa
piandeloa il 27/09/06 alle 19:46 via WEB
Purtroppo la situazione sta peggiorando, anzi degenerando, la Chesa ha sempre + potere sulla politica. Speravo nel centrosinistra x migliorare la situazione in questo senso, am era solo una pia (anch'io sono pio in questo) illusione.
 
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Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi  cessa  nel momento in cui lede quella di un altro.  La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog  sono  miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se  per disattenzione o perchè non disponibili,  accadesse  che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure  lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.

 

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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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