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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

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"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTà...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Cadute

Post n°307 pubblicato il 29 Ottobre 2006 da alexisdg10

Questa sera ho visto un film bellissimo. Era davvero tanto tempo che non vedevo qualcosa del genere. A me è sembrato un piccolo capolavoro e non soltanto per la fotografia. Sto parlando de:" La sconosciuta " di Giuseppe Tornatore. Di certo non vi racconterò la storia che potreste trovare ovunque e nemmeno tenterò una critica. Io non sono un critico.Tranne pochissimi, di soliti i critici non ci azzeccano mai. E' accaduto con le mie foto alcune volte. Dopo l'apertura di una mostra, di quelle pochissime importanti che ho fatto, mi capitava di leggere su certe riviste specializzate delle interpretazioni che non avevano nulla a che fare con me o con i miei lavori. C'è stato un tizio, anni fa, che scrisse un pezzo lunghissimo per spiegare al pubblico (al suo, non al mio, beninteso ) quali fossero i sentimenti reconditi che avessero partorito quello scatto, la filosofia che ci fosse sotto, il processo mentale che mi aveva indotto a rappresentare proprio quella donna e con quella particolare espressione. Ci penso ogni volta e non mi viene  in mente altro tranne il fatto che ( e ad alcuni, soprattutto ai critici, potrebbe sembrare puerile) feci quella foto solo perchè mi piaceva il viso di quella donna. Stop, tutto qui. Non c'era altro sotto, nessuna relazione con un mio vissuto personale, nessun atto di protesta, nessuna teoria della vita e della morte. Mi piaceva solo quella donna. Deludente, vero? Spesso le cose sono semplici, molto più semplici di quello che si pensi. A volte la vita accade e basta. Anche questo film, sebbene molto ben articolato, è semplice come la vita che accade. L'attrice ucraina Xenia Rappoport ( finalmente un'attrice che non simula un accento che non è il suo) dà vita ad un personaggio magnifico, una prostituta che conduce una vita violentissima in cui non si fanno sconti a nessuno, una vita ed una storia dal forte valore affettivo dove, nel finale, la protagonista si confronta con il risultato di tutto quello che c'è nella storia. Un finale doveroso in cui una donna incapace di trovarsi puntuale agli appuntamenti importanti della sua femminilità, scopre di essere riuscita a fare qualcosa di veramente buono nella sua vita: volere bene a qualcuno. Ma se non lo avete visto difficilmente potete capire. Quello che mi è piaciuto di più è stato il fatto che questo non è un film di giudizi. Perfino tutto quello che si può trovare di sociale e di denuncia è secondario rispetto al valore del film in sè. Perchè, come non c'è giudizio, non c'è nemmeno spiegazione e giustificazione. Chi si aspetta che il film spieghi come e perchè la povera Irina sia arriva in Italia e sia diventata una prostituta, magari ingannata dal primo dei mille imbroglioni sulla piazza, rimarrà deluso. In realtà nel film non si dice nulla di tutto questo. Non ci sono giustificazioni, non ci sono vincitori o vinti, santi o maledetti. Non è un film moralista questo. Ammetto che certe scene sono strazianti. Non tanto quelle delle violenze subite da Irina, mai viste per intero, ma solo e sempre in parte grazie ad una sapiente tecnica di flashes nel montaggio, quanto quelle dove lei insegna alla bambina a cadere e a rialzarsi. Anche se non avete visto il film non importa. Saper cadere è importante, importantissimo. Come altrettanto importante è sapersi rialzare. Questo è il segreto della vita, in fondo. Imparare a cadere e rialzarsi. A volte, per imparare a cadere, abbiamo bisogno che qualcuno ci spinga, che ci butti giù anche con la forza, con la violenza. Abbiamo bisogno di essere confrontati spesso. Una volta caduti si può decidere di rimanere per sempre a terra oppure imparare da soli a rialzarsi. Lo si può fare per amore. Su questo in realtà volevo scrivere e il film di Torntore era  solo un pretesto. Siamo tutti soli, in una maniera o nell'altra, ma l'amore ci porta lontano, ci rende capaci ri rialzarci e di continuare. L'amore per se stessi, innanzitutto. L'amore per se stessi quando è accettazione, perdono, voglia di esserci. L'amore per gli altri. Non so che cosa sarei senza Davide, ma so che forse, oggi mi merito questa felicità, perchè sono caduto moltissimo e moltissime volte, ma forse ho anche imparato a rialzarmi. Prima con goffi tentativi poi con più sicurezza. So che non sono giunto da nessuna parte, che non ho raggiunto nessuna meta, tranne lui ed un certo qual equilibiro. Lui mi è stato di grande aiuto, ma lo sforzo maggiore l'ho fatto da solo. A volte, guardando indietro alla mia vita provo ancora dei brividi di terrore. Ne parlo con lui. Lui mi abbraccia e mi dice quanto io sia stato bravo a rialzarmi da dov'ero finito. Questo mi basta. La vita accade, dicevo. A volte però dobbiamo farla accadere. Non sempre riusciamo nei nostri intenti, però. E allora proprio qui si cela il mistero.Ci sono cose che ancora oggi mi piegano in due dal dolore. La guerra, ad esempio, tutto ciò  che ho visto, i bambini che soffrono, che soffrono senza capire. A volte piango. Lui mi lascia fare. Gli dico che non posso fare niente contro quel pianto, che per me è diventato come un dovere, come una religione. Posso piangere con tutto me stesso. Con tutta la mia vita. Gli dico che il lutto bisognerebbe portarlo come una cultura, quella di tutte le memorie della morte decretata dagli uomini. Lo tocco e gli dico che ho bisogno di sentire che sia vivo, come parla, come respira, come pensa e cosa sente. Lui mi asciuga le lacrime e ogni tanto mi dice: " Ti amo più di ogni altra cosa." Io non gli chiedo mai il perchè.

http://www.youtube.com/watch?v=B-rAb4ApEDM

Commenti al Post:
piandeloa
piandeloa il 30/10/06 alle 07:51 via WEB
a proposito del blog precedente, solo un piccolo aneddoto: in quinta liceo in 4 studenti ci siamo esonerati dall'ora di religione. Guarda caso ci siamo ritrovati tutti e 4 con 7 in condotta nel primo quadrimestre. Punizione divina?
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 30/10/06 alle 10:47 via WEB
"Spesso le cose sono semplici, molto più semplici di quello che si pensi" condivido questa tua affermazione. Grazie per aver segnalato il film, mi hai invogliato ad andare a vederlo. Abraço
 
epoisa
epoisa il 30/10/06 alle 12:09 via WEB
Saper cadere...mi fai venire in mente che avevo studiato da bambina come è meglio cadere per non farsi troppo male, visto che avevo sempre le ginocchia sbucciate: quando la perdita di equilibrio è irreparabile bisogna assecondare morbidamente la caduta, senza opporre resistenza o fare movimenti di scatto che di solito provocano lividi peggiori e più pericolosi. Lo aveva notato mia madre quando le ero quasi caduta addosso: avevo 16 anni e le ho spiegato per esteso tutta la mia teoria. Un paio di anni fa mi ha confessato che aveva fatto tesoro delle mie parole e che non immaginava che le sarebbero state tanto utili: da quando ogni anno raccoglie le olive nel suo terreno le è successo tante volte di cadere con tutta la scala e facendo come le avevo detto io non si è fatta mai male...tornassi saggia come quando ero bambina!!! Ciao Alex.
 
Lilith.in.Ombra
Lilith.in.Ombra il 30/10/06 alle 16:28 via WEB
Non credo sia deludente la semplicità delle motivazioni che spinge dal pensiero all'azione, è il voler intepretare la purezza di un atto istintivo che lo è, specie quando per noi si fa portavoce chi nemmeno ci conosce. Un sorriso ed un abbraccio.
 
llange
llange il 30/10/06 alle 19:12 via WEB
Un abbraccio...! Nn ho capito se li leggi i commenti ai post oppure no! cmq...! ciao!
 
lorycasper
lorycasper il 30/10/06 alle 23:52 via WEB
....Dormi bene Alex! Senza piangere se puoi. O con le persone giuste a stringerti.
 
alice632
alice632 il 02/11/06 alle 09:30 via WEB
ho visto il film..ho pianto come una cretina fra i risolini dei miei amici che mi guardavano ironici....perchè la gente non ha cuore? avrei voluto anch'io qualcuno che mi insegnasse come si cade..l'ho imparato a mie spese..senza sconti e riguardi, ma mi son rialzata alla faccia di tutti i benpensanti che mi volevano in cura da uno psicanalista per anni e anni....ed ora sono pronta a ricominciare!!
 
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Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi  cessa  nel momento in cui lede quella di un altro.  La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog  sono  miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se  per disattenzione o perchè non disponibili,  accadesse  che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure  lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.

 

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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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