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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

       Soft Colors | Colores SuavesCOLORES EN AGUA

 

"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTà...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 549

Post n°549 pubblicato il 18 Novembre 2007 da alexisdg10

E ‘ da un paio di settimane che tengo d’occhio un  tizio nei pressi di casa mia. E’ un uomo di corporatura media, dal viso segnato da rughe profonde, con due baffoni brizzolati e un cappellino nero in testa. Dal viso potrebbe essere turco. Sì, turco, potrebbe essere. Sta davanti al suo negozio, una macelleria che ha aperto i battenti un paio di settimane fa, proprio dietro l’angolo di casa mia, nel centro della vecchia Torino. Se ne sta sull’uscio, al freddo, con indosso un grembiule da macellaio immacolato, perfettamente stirato, candido. Sotto gli si intravedono strati e strati di maglioni pesanti. Dev’essere stancante stare tutto il giorno sull’uscio ad aspettare i clienti che non arrivano. Dev’essere avvilente.  Ieri, poco sopra la porta d’ingresso del negozio, è apparsa un’insegna al neon: “ Macelleria da Francesco”. Cosi’ adesso so che il mio uomo non è turco.  Non so come gli sia venuta in mente l’’idea di aprire una macelleria proprio qui, fra il negozio di moda intima e il bar-pasticceria, a pochi metri da un supermercato che vende di tutto, ad un centinaio di metri  dalla macelleria con la M maiuscola, quella frequentata dalle “madamim “ della Torino bene, che si riforniscono regolarmente da questo tizio che più che un macellaio sembra un manager, la moglie oca e patinata alla cassa, in un negozio che più che una macelleria sembra una boutique, tutta legno e marmi,  tutta debordante di frutti esotici e fiori essiccati, che nella mente della moglie biondina dagli occhietti porcini e cerulei dovrebbero sortire un effetto decorativo straordinariamente efficace, una tenda di seta  finissima che divide il retrobottega dal negozio vero e proprio. Siccome non ho mai capito come la gente possa essere tanto cretina da spendere il doppio per un chilo di carne  o così scema da mettere mano al portafoglio per  acquistare un paio di slip per soli 80 euro nel negozio di intimo chic qui al lato ( anche se capisco benissimo che non tutti facciano come me e comprino le mutande al mercato di Porta Palazzo: 3 paia  per 10 euro ), c’è stato un tempo in cui facevo continui appostamenti alle varie attività commerciali del quartiere. Mi divertiva vedere la fauna di bellissime con relativi mariti o fidanzati o amanti, discutere con enfasi straordinaria sul filetto o sulla punta di petto da proporre agli ospiti, come se si fosse trattato di votare un’importantissima risoluzione dell’Onu, come se da quella scelta fosse dipeso il futuro del mondo,  per non parlare di quelle mammine tutte affanni e gridolini scemi, quelle che parcheggiano il figlio davanti alla Tv e lo  ingolfano regolarmente di quintali di patatine fritte, di tonnellate di merendine Kinder ( quelle con tanto latte che fanno tanto bene alla crescita),di  ettolitri di coca-cola, ma che per il pargolo si servono solo dall’Augusto, che il filetto come ce l’ha lui, così tenero, gustoso, di autentico vitello piemontese d.o.c. non ce l’ha nessuno, altro che supermercato. C’è stato un tempo in cui la macelleria tutta marmi, legno e broccati è stata chiusa per un po’. I Nas avevano scoperto che Augusto, il manager-macellaro, ogni tanto faceva entrare nei suoi enormi frigoriferi qualche bestia che era sfuggita, chissà come, al controllo dell’Asl. Ma, si sa, la gente ha la memoria corta, per cui è bastato pochissimo perché lui e la moglie gallina riacquistassero la fama perduta. Il negozio di Francesco, il turco, è invece un luogo spoglio, un po’ lugubre, un po’ tetro. Stamattina sono uscito a comprare il giornale e l’ho trovato sull’uscio, il negozio aperto, la vetrina tappezzata di offerte speciali. Non so chi me l’abbia fatto fare, in realtà non avevo bisogno di nulla, ma sono entrato nel suo negozio, gli ho sorriso e ho preso a guardami attorno. “Per servila!” mi ha detto lui con quel fare antico dei commercianti di una volta. Poi mi ha guardato serio, con un paio d’occhi neri come la pece, sopra un paio di baffi da imperatore ottomano. “ Fa freddo” ho detto. “Fa molto freddo.”  Lui ha continuato a guardarmi immobile. “ Senta, Signor Francesco” ho detto io  "in realtà non ho bisogno della sua carne, non so nemmeno perché sono venuto qui. Sono giorni che la vedo sulla porta del negozio, e….non so, mi è venuta voglia di venire a vedere come stava, tutto qui. ” Lui  mi guarda per un  momento, mi studia da capo a piedi ( io nella mia tuta da ginnastica sopra il pigiama in puro stile albanese, le scarpe pesanti,  slacciate, i capelli arruffati di brutto  dalla notte di sonno appena trascorsa ), stringe gli occhi di brace, poi mi sorride e mi porge una manona grande e forte che stritola la mia senza pietà “ L’ha già preso un caffè?” Faccio di no con la testa. “Allora ce lo facciamo nel retro, bello forte, che quello della pasticceria è troppo caro. E’ d’accordo?” Dico di sì.
“Aspetti, che prima do un giro di chiave, tanto non verrà nessuno nemmeno oggi” dice un po’ triste. Viene dalla Basilicata Francesco. Lavorava in un piccolo supermercato alla periferia nord della città, poi il proprietario ha deciso di chiudere e Francesco si è trovato a spasso all’età di 56 anni, troppo giovane per la pensione, troppo vecchio per trovare facilmente un altro lavoro “ Con la liquidazione di trent’anni ho preso questa licenza. L’affitto è abbastanza basso; ha visto com’è brutto questo posto vero? La proprietaria è una vecchia miliardaria che ha tenuto sfitto il negozio per anni e anni, me lo dà a un prezzo ridicolo, considerato che siamo in centro. Lo so, non posso certo competere con i bei negozi qui vicino, ma la mia carne è buona, sa, è buonissima. Arriva quasi tutta dalla mia terra, che ho ancora dei parenti laggiù. Mia moglie è morta l'anno scorso e mia figlia studia va ancora a scuola. Cos’altro vuole che faccia? Non so fare nient’altro io, sono solo un macellaio, questo so fare.” Parliamo per un’ora di fila. Beviamo  caffè nero bollente che ci scalda le ossa. Improvvisamente mi suona il cellulare “ Cos’è, ti sei perso per strada?” E’ Davide che mi cerca. Certo, un’ora e fischia per comprare il giornale davanti a casa non è nomale alle 8 del mattino, d’inverno, di domenica e in tuta da ginnastica, per di più. Gli spiego dove mi trovo. Gli dico di scendere giù, di vestirsi bene che fa un freddo cane e di prendermi una giacca,. “ C’è un amico con cui sto parlando e mi piacerebbe fartelo  conoscere” gli dico “Alex?” mi dice lui sospettoso “Taglia corto. Scendi che c’è un caffè anche per te, se no aspettami o fai quello che ti pare.” Francesco guarda l’anello che porto al dito, poi mi dice smarrito “Ha invitato anche sua moglie, qui?  Certo, un caffè lo faccio volentieri anche per lei, ci mancherebbe. Ma forse non crede che  sarebbe meglio andare al bar qui a fianco, sa com’è, per una signora, che mica la conosco io, mica ci ho confidenza..”  Guardo Francesco negli occhi. “Non è mia moglie, non è una donna. E’ Davide, il mio compagno, le dispiace?” Per un momento esita, mi guarda, poi sorride. “ Ma no, cosa dice? Anzi, meglio, che un uomo mica fa tante storie come una signora  no?” Davide entra, si presenta a Francesco, prende il suo caffè, mi  guarda di storto. Io gli sorrido. In capo a un’ora siamo nel negozio che valutiamo il da farsi. “ Prima di tutto devi togliere tutte 'ste cavolo di offerte speciali  su 'sti foglietti che fanno tanto ufficio postale di periferia, Francesco, che la gente si insospettisce se vede dei prezzi così bassi. Ma come ti è venuto in mente di svenderti così? Devi puntare sulla qualità, mica sullo sconto, e che cavolo!” gli dice Davide “che  mica sei la Caballé che canta per beneficienza no? Muti si faceva ben pagare per dirigere La Scala? E Horowitz, cosa credi, che suonasse Lintz gratis? Devi puntare sulla qualità, sulla qualità!” Francesco mi guarda basito “ Non farci caso, è normale, non farci caso.” lo rassicuro io. “ E poi dovremo dipingere le pareti di un colore più caldo, che questo sembra il laboratorio di un anatomopatologo. Che tristezza, Francesco!” Lui lo guarda e annuisce. “ E per finire, quando  tutto sarà a posto, sopra il bancone potesti metterci una foto formato poster, che darebbe un tocco di classe e di colore.” continua Davide. “ Sì, la foto di una bella mucca grassa!” esclama Francesco.  Davide inorridisce “ Francesco, sei proprio del tutto privo di gusto! Te la darà Alex la foto adatta. Io ci vedo un bel paesaggio, tipo un maggese, un prato verdissimo, con la luce giusta ovviamente, niente banalità, niente mucche!”  “Non possiamo continuare a parlarne stasera a cena?” propongo io “ Giusto” dice Davide. “ volevo proprio cucinare la polenta, con sto gelo!” Francesco sorride a tutti e due. “Stasera la carne la porto io allora, vi fidate?” Davide gli batte la mano sulla spalla.  "Certo  Francesco, certo che ci fidiamo.” Poi guarda dalla vetrina, volge il capo verso sinistra, si erge in tutta la sua statura ed esclama: “ Agusto, incomincia a tremare: ora c’è Francesco, il turco!” Tutti ridiamo di gusto.

Ecco, da oggi abbiamo un nuovo amico.

Foto: Nulla a che fare  con la carne, ma a me piace questa. 124 x 80

http://it.youtube.com/watch?v=ID_B7Nq87CY

Commenti al Post:
PrincipedelleStelle
PrincipedelleStelle il 19/11/07 alle 01:15 via WEB
....racconto bellissimo!...io dico solo che...se tante persone avessero anche solo una minimissima parte...della tua bellezza interiore...del tuo "comprendere" gli altri...del tuo altruismo....della tua GENEROSITA'...sarebbe davvero un bel mondo!!! come sempre ti ripeto....SEI UN GRANDE...ALEXIS!!! ^_^ e te lo dico sinceramente con tutto il cuore! ^__^ un abbraccione con tanto affetto!!!!
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 19/11/07 alle 08:45 via WEB
Siete dei vicini di casa ideali! Ma anche il truce Francesco deve essere un tipo simpatico...A sproposito, anche io compro mutande 3 cinque euro...;-))))
 
beth68
beth68 il 19/11/07 alle 08:49 via WEB
siete sempre meravigliosi. un bacio, anche a francesco! :* ele
 
seduzir64
seduzir64 il 19/11/07 alle 09:06 via WEB
Si,è vero,che fantastica storia è la vita.Grazie,per avercene regalato un pò della tua.
 
poison.dee
poison.dee il 19/11/07 alle 09:29 via WEB
ogni volta che ti leggo mi vien voglia di abbracciarti. grazie.
 
piandeloa
piandeloa il 19/11/07 alle 10:09 via WEB
giudicando solo l'aspetto professionale della faccenda (su quello umano, complimenti comunque) direi che gli avete dato consigli perfetti. Già mi vedo la mucca al pascolo in vetrina...
 
luna2912
luna2912 il 19/11/07 alle 10:45 via WEB
Siete belli dentro, nell'animo...nello spirito e solo chi vi conosce lo puo' apprezzare pienamente....peccato non possa avere io questo onore!!! Buona giornata....Claudia
 
donnaemadre
donnaemadre il 19/11/07 alle 11:31 via WEB
Alex, la penso come i tuoi lettori, che viene voglia di abbracciarti (di abbracciarvi, anche Davide), che avete una grande bellezza interiore etc. etc. ma, scusa se te lo dico... a volte mi sembri un po' troppo severo nei confronti delle persone a cui la vita ancora non ha consentito di scontrarsi con le difficoltà... le pance piene che non pensano a quelle vuote sono anch'esse vittime... tu ti cambieresti con loro? Penso proprio di no, e neanche io. E allora vuol dire che anche queste persone fanno parte di quelle da tutelare, quelli costretti dalla vita a essere idioti... Mi ricordo la bionda platinata (?) che hai incontrato sull'aereo... Ciao Alex, Davide, Francesco, e ciao a tutti quelli che sono qui con noi, a condividere le cose meravigliose (a volte troppo...) che ci racconti.
 
sariel
sariel il 19/11/07 alle 12:43 via WEB
Ciao Alexis, è da un bel po che non vengo a trovarti e che non ti scrivo.... ma è sempre bello e pieno di sentimento quando entro nel tuo mondo... di complimenti ormai ne hanno fatti a profusione, ma credo non siano mai troppi per due splendide persone come voi...un abbraccio forte. Gabry
 
ascaso1974
ascaso1974 il 19/11/07 alle 13:01 via WEB
E così avete adottato un compaesano della mia mamma..io però non ci vengo, in macelleria, che sennò gli spiego come si fa a chiuderla, e magari lo convinco pure..
 
ciao.manuciao
ciao.manuciao il 19/11/07 alle 15:26 via WEB
Dì la verità, nelle tue vene scorre sangue blu....tu sei un nobile.
 
epoisa
epoisa il 19/11/07 alle 19:54 via WEB
ecco, queste sono le cose che mi piacciono di te e Davide. Mi fate scoppiare il cuore. Un abbraccio forte a tutti e due.
 
gelsomina_a_volte
gelsomina_a_volte il 19/11/07 alle 23:27 via WEB
a te il cuore lo ha donato un angelo.....Eli
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/11/07 alle 00:42 via WEB
A me piace il poster con le mucche :-)))
 
dolceincazzata
dolceincazzata il 20/11/07 alle 09:41 via WEB
bello! io sono siciliana trapiantata a siena, e i primi tempi è stata dura... se avessi incontrato persone come voi sarebbe stato tutto + gradevole...
 
mayalore
mayalore il 22/11/07 alle 11:04 via WEB
Ma tu ed il tuo Davide esistete davvero?? un abbraccio Maya
 
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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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