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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

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"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTÀ...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 567

Post n°567 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da alexisdg10

Continua....

Omofobia, un test per Prodi
Gianni Rossi Barilli

Lo scontro politico sulle norme anti-omofobia inserite nel decreto sicurezza del governo è un piccolo ma interessante banco di prova per quel che resta del senso del governo Prodi e delle minime garanzie di laicità della politica in questo paese.
È bene precisare subito che qui non si tratta neppure del tormentato tema delle coppie dello stesso sesso, ma della semplice protezione di singoli cittadini da atti di violenza fisica e verbale. Si può certo discutere sul fatto che per combattere i crimini omofobici esistano strumenti magari più simpatici della giustizia penale, o che inserire una norma a tutela delle minoranze discriminate in un provvedimento per altri versi criticabile rischia di sembrare un contentino per salvare capra e cavoli. Detto questo, una volta approvate dal senato (sia pure per il rotto della cuffia) le norme che estendono alle persone omosessuali la tutela contro i crimini d'odio già prevista per le minoranze razziali e religiose, revocarle alla camera per obbedire al Vaticano sarebbe clamoroso per un governo di centrosinistra. Eppure è proprio quanto sta per accadere, stando a quanto ha assicurato subito dopo il voto al senato il ministro Chiti a titolo «non personale». Mastella lo vuole e lo vuole anche di più il cardinale Bertone, con il quale le trattative extraparlamentari dei nostri leader politici avvengono alla luce del sole e senza che nessuno si scandalizzi.
La posta in gioco è esclusivamente simbolica: il parlamento italiano deve solo dire se considera sbagliato che si pratichi in forme violente l'odio contro i gay e le lesbiche, in coerenza con un trattato europeo già ratificato dall'Italia. A parole non c'è laico o chierico che non condivida. Ma, come avverte l'onorevole Buttiglione, vorremo mica criminalizzare San Paolo? Se qualcuno dice, citandolo, che la fornicazione tra uomini merita la morte qualche problema di bon ton forse potremmo anche porcelo.
Il punto però è proprio che l'odio omofobico non si può sanzionare perché sarebbe come contraddire la libertà religiosa, che in Italia coincide spessissimo con la denigrazione degli omosessuali. E che promuove a cascata una non meno fondamentale libertà laica di offendere e in casi più estremi di aggredire fisicamente o anche uccidere. Che le norme anti-omofobia avrebbero un qualche significato, lo dice il florilegio di enormità pronunciate da politici di centrodestra e in qualche caso perfino di centrosinistra nei confronti degli omosessuali e fatte passare il più delle volte come gesti di fedeltà alla morale cattolica. Si va dal generico insulto istituzionale (il celebre «culattoni» di Calderoli e di Tremaglia) a più specifici progetti di contrasto, come la pulizia etnica promessa dal prosindaco leghista di Treviso Gentilini o la garrota (in alternativa al lanciafiamme) proposta dall'assessore lombardo di An Prosperini. Incitare alla caccia all'omo sarà un reato d'opinione?
Che i crimini violenti a vari livelli verso gay e lesbiche, dal bullismo in su, abbiano una certa rilevanza sociale lo dicono poi le cronache, dove non è affatto raro imbattersi in un omosessuale ammazzato o in una discreta sequela di violenze domestiche e scolastiche. Non si capisce dunque perché, alla ricerca di una qualche giustificazione plausibile della revoca di queste norme per cause di forza maggiore, dal governo sia saltata fuori l'affermazione che l'omofobia è «estranea» agli altri contenuti del pacchetto sicurezza.
Le vittime gay e lesbiche di reati odiosi non soffrono forse come le altre? Fare marcia indietro, a questo punto, sarebbe come rispondere no a questa domanda.

http://it.youtube.com/watch?v=VU01YTSs2h8

Commenti al Post:
seduzir64
seduzir64 il 11/12/07 alle 20:21 via WEB
http://it.youtube.com/watch?v=YZwJmJZnJ08 Jesce sole Trase trase dint’e case Cagna ll’anema d’e cose E ogni capa dice AmèN Jesce sole Saglie saglie ‘ncopp’ e muri E s’abbruciano ‘e pensiere E a paura dice AmèN Ammore mio nun chiagnere Ca ‘e llacreme nun so denari E llacreme nun s’accattano E chiste so tiempe amare Oi Madonna d’o Carmine Asciuttame sti lenzòla Ca mo so passate mill’anne E ancora d’o sanghe se vede ‘o culore Jesce sole Jesce sole Trase trase dint’e case Cagna ll’anema d’e cose E ogni capa dice AmèN Jesce sole Saglie saglie ‘ncopp’ e muri E s’abbruciano ‘e pensiere E a paura dice AmèN Oi pataterno d’o Vommero Scinne a Sicondigliano Ca ‘o mare nun bagna cchiù Napule Si tu te ne lavi ‘e mmane, Oi mamma mia santissima Stammo cu ll’uocchi a fora Canzoni nun ne tenimmo cchiù Cantasse chi nun tene core S’accidono ll’uno cu ll’ato Dicette a signora “nui avimma campà Saccidono l’uno cu ll’ato Ma a nuie che ce ‘mporta, tenimmo a che fa” S’accidono ‘o figlio c’o padre E nui c’o sapimmo restammo a guardà S’accidono frate cu frate Cainate, pariente e figli e mammà S’accidono frate cu frate Cainate, pariente e figli e mammà Se magnano ll’uno cu ll’ate So cani ‘e canciello ll’avimma fermà Ma ll’ossa a magnà so fernute So pali, paranze, guagliune d’e clan Jesce sole Oi Madonna d’a munnezza Scinne tu a lavà sta chiazza Manco ll’aria fa chiarezza Pe sti pisce dint’a rezza Jesce sole Oi Madonna d’e galline Scinne a fa schiarà matina Pe chi nunn’è n’assassino Oi Marò nun dice AmèN Oi Marò nun dice AmèN.
 
seduzir64
seduzir64 il 11/12/07 alle 20:22 via WEB
AMEN/T.De Sio
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 11/12/07 alle 20:26 via WEB
aspetta che traduco.....il napoletano non è il mio forte :)
 
marea14
marea14 il 11/12/07 alle 20:37 via WEB
È proprio di oggi la notizia che l’Unione Europea ha ingiunto all’Italia di provvedere a recepire la direttiva 2000/78 (che doveva essere recepita entro il 2 dicembre 2003) …
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 11/12/07 alle 20:51 via WEB
grazie cara, mi rincuori. Ora vedremo se questo Governo preferirà adeguarsi all'Europa oppure obbedire al Vaticano...
 
   
beth68
beth68 il 12/12/07 alle 09:32 via WEB
temo di sapere la risposta. ribadisco lo schifo.
 
Billieholiday
Billieholiday il 11/12/07 alle 22:27 via WEB
Ma Cristo Santo, quand'è che finiremo di dividere le persone in base al partner? Per me è uno scandalo già il termine usato. Un Governo ha il dovere di tutelare tutti i cittadini, anche perchè mi risulta che quando si va a votare, non ci chiedono con chi passiamo la notte e non ce lo chiedono nemmeno quando paghiamo le tasse. Vorrei proprio chiedere (da atea convinta) a Gesì cristo, se lui quando incitava ad amare il prossimo come se stessi, si era preoccupato di chiedere ad ognuno chi amasse... Sono indignata, molto, ma molto indignata.
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 12/12/07 alle 00:55 via WEB
dillo a me.
 
piandeloa
piandeloa il 12/12/07 alle 08:47 via WEB
E' vergognoso.
 
papulini
papulini il 12/12/07 alle 10:12 via WEB
..perchè non a tutti è concesso di incontrare, nel loro "peregrinare", una persona come te?.. o almeno in gran parte simile!? ..questo mi indigna.. uffa! ..sono con te!^___^baci!
 
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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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