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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

       Soft Colors | Colores SuavesCOLORES EN AGUA

 

"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTÀ...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 689

Post n°689 pubblicato il 31 Agosto 2008 da alexisdg10

Il lento scorrere del tempo attraverso i miei capelli, penso. Il lento trascorre del tempo attraverso i  miei capelli. Un tempo di un nero lucido, mille anni fa, durante mia infanzia e la mia adolescenza, ora, mano a mano che avanzano i giorni, sempre meno scuri, con qualche filo grigio qua e là, in fondo un regalo inaspettato della vita, della sorte e degli anni. Il lento scorrere del tempo, penso. E sorrido da solo, su questa spiaggia quasi deserta, appena poco dopo l’alba .E stamattina mi sono alzato prestissimo, ho svegliato Davide e ho guidato fino a questo posto nei pressi del faro di Jesolo. Ho cercato un luogo isolato e sicuro- fuori i miei fantasmi, fuori la vita, fuori il dolore e la paura-, ho steso l’asciugamano sulla sabbia ancora fresca della notte appena passata e ho deciso che avrei trascorso così il resto della giornata, senza fare assolutamente nulla di nulla, sdraiato sulla sabbia, con i miei capelli come un tenda nera tirata e tesa su di me. In lontananza vedo qualche cane che corre felice e libero sulla spiaggia, pochissime persone che passeggiano come se non avessero una meta precisa e una vecchia che avanza sola sul bagnasciuga. Ancora lontani i turisti, lontane le mamme bercianti e chiocce con i loro bambini queruli e capricciosi, lontani i padri della domenica, quelli che si prendono cura dei figli nel fine settimana, i buoni a nulla, quelli col Suv parcheggiato poco distante, la crema solare, il costume da adolescente per finta, un occhio  al figlio in acqua e l’altro al culo della ragazzotta sdraiata sull’asciugamano proprio vicino al suo. Mi piace questo posto. Mi piace da sempre. Se apro gli occhi per un istante posso intravvedere i campanili di Venezia. Anche quando li chiudo so che Venezia c’è, che è là in fondo. Per sempre e da sempre. E non m’importa un fico in mattine come questa che il mio mare sia poco più di una pozza d’acqua dal fondale molto basso, verde e quasi melmoso: per me questo è l’ oceano, è casa mia. Ci sto bene io in questo posto. E nonostante la città abbia subito negli anni molti cambiamenti, nonostante abbiano costruito nuove piazze con giochi di fontane e di luci,  la sera, e un sacco di nuovi edifici moderni e vistosi, questa resta sempre la Jesolo della mia infanzia, un posto popolare, un posto a buon mercato, un luogo dove mi muovo a mio agio,  lontana questa cittadina, (nonostante l’impegno degli amministratori e dei politici a farne un gioiellino per lussi e confort  confezionati per stranieri e ricchi locali) dalle località rutilanti e alla moda, un posto persino un po’ volgare in fondo, un luogo votato ad un tipo di turismo tutto sommato povero e poco esigente, il turismo di una volta, quello della mia infanzia perduta e lontana. E stasera,se mi andrà, mi spingerò fino dalla Nea ( “ Alex, beo, te ho fato e granseole come te piase a ti, tosato”) e dopo passeggeremo sul lungomare. Faremo chilometri a piedi, senza dire una parola, come un tempo,come  i primi tempi che ci siamo conosciuti, ti ricordi Davide? come ai vecchi tempi, solo toccandoci ogni tanto le mani. E me ne sto  sdraiato qui, dunque, e mi addormento. E devo davvero aver dormito a lungo perché ad un tratto sento il bagnino che parla con Davide “ Non gli fa male al suo amico prendere tutto questo sole? Mi pare già abbastanza abbronzato…” E lui si volta distratto, lo guarda e dice “ Non gli importa nulla dell’abbronzatura, lo fa per scaldarsi le ossa lui…con tutto il freddo che ha preso.” “ Come con tutto il freddo che ha preso? Da dove viene?” Davide fa un cenno con la mano “ lasci perdere, lei non potrebbe capire, è una lunga storia.” Il bagnino se ne va, scuotendo la testa. Devo davvero aver dormito molto perché nemmeno mi sono accorto che non siamo più soli nel nostro angolo di spiaggia. Attorno a noi si sono sistemati alcuni giovani, quei giovani dall’aria perfetta che tanto detesto, quelli tutti occhiali da sole, capelli lisciati dal balsamo e costume da bagno alla moda. Quei giovani nati bene, quelli che non sembrano aver compreso ancora nulla della vita e si muovono per il mondo come se il mondo appartenesse loro. Quei giovani dai nomi cretini: Fabio, Luca, Mattia, Nicolò, Matteo, i ragazzi; Giada Vanessa, Carolina, Samantha, Susanna, le ragazze. Questi ragazzotti omologati e tutti uguali, irritanti nella loro perfezione fisica, quelli che esibiscono la loro gioventù come una professione e la loro bellezza ( la bellezza ovvia e scontata dei vent’anni) come una bandiera. I maschi con quella cresta di capelli sulla testa, il costume da bagno appena oltre il ginocchio, l’elastico delle mutande rigorosamente in vista, il cellulare in mano, i sandali infradito ai piedi, le femmine con quell’arietta da brave ragazze, il bikini bianco o nero un poco ( volutamente) castigato, le paperine ai piedi. E invece di irritarmi a morte, come sempre mi accade in questi casi, oggi questa gioventù da calendario mi fa quasi pena, impegnata com’è a recitare una parte vecchia come il mondo: Vanessa, Samantha e Giada che entrano in acqua con cautela, rabbrividendo dal freddo ed emettendo una serie di gridolini scemi, tenendosi le mani strette al seno, mentre Luca, Fabio e Mattia si tuffano di testa, proseguendo nell’acqua con un crawl impaccabile, voltandosi appena per vedere se alle tre galline sia venuta la voglia di seguirli. “ Io Tarzan, tu Jane” penso cinico. E persino i loro discorsi si discostano poco da quelli che ascoltavo trent’anni fa su questa spiaggia ( la gioventù nata bene non cambia né si trasforma nel tempo ): “ Vorrei conoscerti meglio” “Tu hai toccato il mio cuore”. E se appena appena Fabio avesse un minimo di coraggio e di onestà, anziché questa marea di stupidaggini sublimi, anziché quest’enormità di bugie e d’idiozie senza senso, potrebbe dire a Vanessa che avrebbe voglia di toccarle le tette e di piantarglielo fino in fondo  e se non le piacesse Vanessa allora potrebbe dire a Luca che gli vorrebbe togliere le mutande a morsi e  scoparlo come Dio comanda. Così diversa da come eravamo allora (  e in fondo così ipocrita ) questa gioventù dorata. Così diversi da noi,  da quelli della mia razza: senza dio, né tetto né legge. Così diversi loro dai nostri vent’anni. Sorrido e mi riparo nella tenda dei miei capelli. “ Anche tu giocavi a Io Tarzan, tu Jane?” chiedo a Davide con ironia. Lui mi guarda basito “ Io a vent’anni non sapevo nuotare, Alex!”Gli tocco una guancia e mi avvio verso il mare. E non m’importa nulla che questo sia soltanto l’Adriatico , che questo mare non sia altro che una distesa d’acqua verde e poco profonda. Per me questo è l’oceano.

Imee Ooi-Heart Suthra

Commenti al Post:
marcobegliocchi
marcobegliocchi il 31/08/08 alle 20:04 via WEB
senti gio' se vuoi ti aiuto a colorarti i capelli, come fa Sabrina Ferilli, cosi saranno lucenti...ma mai quanto te, splendido splendente piu del sole..... cmq non capisco come fate a chiamare mare una distesa verde....sangue siculo che vuoi :-) x i ragazzi di oggi che ci vuoi fa... so giovani, e viziati e teste di cazzo e culattoni e pure col cellulare piu costoso della mia e della tua auto messe insieme, baci
 
derivalchiarodiluna
derivalchiarodiluna il 31/08/08 alle 20:33 via WEB
domani, a lavoro, organico al completo...ovvero tante spiacevoli contaminazioni e una serena,pacata,ostinata resistenza ad ogni forma di atto contrario...e certe squallide spiagge, erose, ridotte a piccoli fazzoletti di scomodi ciottoli, diventeranno...un belvedere sull'oceano...ognuno ha il suo oceano...certo, il mio (quello reale, non quello metaforico !!!) ha fondali decisamente più limpidi e profondi!!! :)...buone granseole...qualunque cosa siano! :)
 
MacRaiser
MacRaiser il 31/08/08 alle 20:59 via WEB
E dei peli del petto che ingrigiscono? Ne vogliamo parlare, cazzo? :p
 
magdalene57
magdalene57 il 31/08/08 alle 21:04 via WEB
ma ragazzi... siete quasi più fissati delle donne, con sti capelli grigi!! adesso Noi li portiamo ormai così, senza trucco.. e VOI stati ancora a contarveli!! ..
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 31/08/08 alle 21:52 via WEB
grazie per il ragazzo...io non conto nulla, ma un po' mi dispiace che diventino grigio, quello sì :)
 
   
derivalchiarodiluna
derivalchiarodiluna il 01/09/08 alle 13:01 via WEB
e chi ha già una bella fascia laterale di argentei fili d'angelo?!?! a 28 anni!!! fatemi il piacere!!!! Ciao! ;)
 
 
marcobegliocchi
marcobegliocchi il 31/08/08 alle 22:46 via WEB
ha fatto la battuta :-)
 
   
marcobegliocchi
marcobegliocchi il 31/08/08 alle 22:47 via WEB
quella che le donne ormai non si tingono piu i capelli e vanno in giro senza trucco..... ma quando maiiiiiiiii
 
     
alexisdg10
alexisdg10 il 31/08/08 alle 23:35 via WEB
e infatti, Marcolino :)
 
seduzir64
seduzir64 il 01/09/08 alle 08:35 via WEB
I capelli grigi??Averceli i capelli ..li terrei anche fossero color salmone.:)Ps:Io non so nuotare ancora adesso.;
 
ragtime_fly
ragtime_fly il 01/09/08 alle 10:53 via WEB
Chissà perchè a 13 anni già facevo di questi pensieri sulla gioventù italiana che mi circondava e mi chiedevo ma in che cavolo di mondo sono catapultata??Azz, devo pensare che avevo già i capelli bianchi a quell'età!Una vecchia in fasce!Buon inizio di settimana.
 
chi.si.accontenta
chi.si.accontenta il 01/09/08 alle 12:03 via WEB
una canzone per questo post. nel mio blog.
 
poison.dee
poison.dee il 01/09/08 alle 13:07 via WEB
ma dalla nea a mangiar la granseola ci sei andato alla fine? solo a immaginarmela mi è venuta l'acquolina... buona giornata!
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 01/09/08 alle 14:21 via WEB
oh yes :)
 
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E non necessariamente perchè lo scrivo io. 
Un luogo dove poter interagire liberamente. Tutti possono entrare, leggere e commentare purchè si esprima un 'opinione senza offendere chi la pensa diversamente. La libertà di ognuno di noi  cessa  nel momento in cui lede quella di un altro.  La maggior parte delle foto e degli scritti in questo blog  sono  miei, ma alcuni sono anche tratti dal web. Dove possibile sono citati gli autori e le fonti. Se  per disattenzione o perchè non disponibili,  accadesse  che in qualche modo qualcuno di sentisse leso, può tranquillamente scrivermi e la foto o il post verranno rimossi. In questo blog è lecito parlare di tutto. Ed è lecito dissentire. Come è pure  lecito e auspicabile costruire. Il dissenso è legittimo quando è finalizzato alla costruzione e non alla mera distruzione fine a se stessa. Nessun commento sarà mai rimosso o censurato.

 

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PER I VOSTRI VIAGGI CONSAPEVOLI

 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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