Nel silenzio vi sono dei messaggi talmente profondi,che, se tu sai comprenderli,ti insegneranno la vita. L.B
Post n°30 pubblicato il 07 Marzo 2013 da luca.bert70
E scende la notte dentro questo cuore ormai malato di malinconia che agonizzante tace, ha vissuto la tenerezza, ha abbracciando la gioia dentro la speranza. Scende la notte sui tuoi ricordi, tra le mani non mi è rimasto niente di te, triste zza posa sul mio viso ombre vaganti, in questi occhi esisti ancora, sulle mie labbra le bellezze dei tuoi baci sento ancora schioccare, le tue carezze colmavano il mio vuoto, cupo l'interno di questo tempo che lento si trascina via, stesso che ieri scivolava via frettoloso, mancante del mio sogno non trovo un posto in questo giaciglio gelido, forse il mio averti era prematuro, esso desiderava essere solo il tuo bello, sorgente d'amore dentro questo tuo cuore arido. Anima mia domani e in tutto il tempo resomi attenderò quell'istante tuo, forse sarà vana... morire mai potrà dentro me eterna esisterà. |
Post n°29 pubblicato il 07 Marzo 2013 da luca.bert70
La prima prova del rapporto uomo-gatto è rappresentata dai dipinti funerari egizi, 2600 a.c. |
Post n°28 pubblicato il 04 Marzo 2013 da luca.bert70
Tra la Pania della Croce e la Pania Secca c'è il profilo di un gigante addormentato. Tutti lo conoscono come "l'Uomo Morto" ed è facilmente riconoscibile sia dalla Versilia, sia dalla Garfagnana, sia dalla valle inferiore del Serchio. Si racconta che, tanti e tanti anni fa, la Pania della Croce non era unita alla Pania Secca e tra le due vette si stendevano vasti prati dove i pastori conducevano ogni estate i loro greggi a pascolare. Un giorno, quando le prime nuvole di fine estate si presentarono minacciose all'orizzonte, annunciando ai pastori che era giunto il momento di scendere e tornare alle proprie case, il giovane pastore chiamò a sè la sua fedele amica e le confidò che desiderava abbandonare le montagne e andare a fare il marinaio per conoscere posti nuovi e gente nuova. Ma un giorno il nuovo pastore le confidò il sincero e profondo amore che aveva per lei e cercò di capire la ragione della sua tristezza, invitandola a confidargli le sue pene. La pastorella raccontò la storia del suo sfortunato amore e come non potesse ricambiare gli affettuosi gesti e le gentili parole del nuovo pastore che, per tutta dell'estate, aveva cercato con ogni mezzo di aiutarla a dimenticare il passato. Ogni suo sforzo si rivelava inutile; allora un giorno il giovane pastore capì che cosa doveva fare per liberare la pastorella dal tormento del passato. Decise di salire sulla vetta della Pania della Croce e chiedere a Dio che gli venisse suggerito il modo per far dimenticare alla fanciulla il suo amore. Gli fu rivelato che l'unico sistema, sarebbe stato quello di impedire alla pastorella la vista del mare, ma per fare questo egli avrebbe dovuto sacrificarsi, stendendosi a terra e lasciare che il suo volto venisse trasformato in quello di un gigante di pietra che avrebbe unito le due Panie, nascondendo la vista del mare.
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Post n°27 pubblicato il 04 Marzo 2013 da luca.bert70
Lucca, 29 Luglio 1845 In quel giorno, poco dopo le otto, la città era scossa dal suono ritmico dei tamburi dei soldati borbonici, che accompagnavano, dal carcere di San Giorgio verso il prato di porta San Donato, cinque condannati a morte. Tra la folla dei molti pervenuti, anche da Pisa e da Pescia, grande fu lo stupore e molti gli svenimenti ed i malori, al vedere i corpi dei cinque precipitare sotto il palco e le cinque teste in un paniere. Furono quelle le ultime esecuzioni capitali con uso della ghigliottina in Italia, che posero fine alla banda che aveva creato scompigli nella lucchesia, commettendo furti violenti ed in alcuni casi sacrileghi...per fortuna da allora quegli orribili e sinistri marchingegni non furono piu' usati... |
Post n°26 pubblicato il 04 Marzo 2013 da luca.bert70
Questo termine, oggi poco usato, indica la zona geografica che raccoglie Lucca e provincia, inclusa la splendida area della Garfagnana. Questi racconti hanno un fascino particolare, in quanto legati strettamente alle usanze della zona, o a curiose caratteristiche del territorio circostante.Cominciamo dal curioso Linchetto. Questo folletto è un gran burlone che le fa di tutti i colori, specialmente ai vecchi e agli animali. Di notte il Linchetto entra nelle case e si diverte in vari modi. Nasconde gli oggetti nei posti più impensati, causando disperazione nei proprietari. Gli piace girare per le stalle, dove trae gran divertimento soprattutto dall'arricciare i crini del cavallo, facendone treccine. Si diverte anche a legare le zampe delle pecore con corde di paglia o fieno.
Ma non finisce qui. Infatti il Linchetto entra spesso e volentieri in camera da letto, magari toccando i piedi delle vecchie, oppure tira per terra le lenzuola per poi scoppiare in sonore risate. Altre volte invece si piazza sul petto del dormiente e non lo fa più respirare.
Insomma è veramente dispettoso, anche se non è pericoloso. Gli unici che si salvano sembrerebbero i bambini, con i quali invece è molto cordiale; li accarezza e li bacia, tanto che la mattina assumono un bel colore rosato e sono ancora più belli. Ma con tutti gli altri il Linchetto può essere veramente un problema.
In realtà la soluzione c'è. Infatti questo folletto ha una vera mania per la pulizia, e non tollera la sporcizia e le parolacce. Quindi si può provare a... ruttare o emettere flatulenze per vedere se se ne va! Se ancora insiste potete provare a tenere a portata di mano pane e cacio; se la notte il Linchetto inizia coi suoi dispetti prendete il pane e cacio, andate al bagno e mentre... espletate le vostre funzioni, mangiate intonando questa filastrocca:
"Alla faccia del Linchetto mangio e caco 'sto cacetto"
oppure, in un'altra versione...
"Me ne mangio pane e cacio e del Linchetto me ne incaco"
Certo se proprio non ve la sentite di usare questi modi poco signorili, oppure se nonostante rutti e peti proprio non se ne vuole andare, provate in quest'altro modo: prima di andare a dormire mettete una tazza di riso ai piedi del letto. Il Linchetto quando arriva tenterà di scoprire i piedi al dormiente, ma urterà la tazza spargendo per terra i chicchi di riso. Preciso com'è non sopporterà tutto quel disordine e si metterà subito a raccoglierli uno per uno, cosa che lo impegnerà tutta la notte; quando arriva l'alba, non sopportando il sole, sarà costretto ad andarsene.
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Post n°25 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da luca.bert70
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Post n°24 pubblicato il 09 Ottobre 2011 da luca.bert70
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Post n°23 pubblicato il 02 Ottobre 2011 da luca.bert70
esiste una grande stella, tanto luminosa e bella, |
Post n°22 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da luca.bert70
Un fiore in bocca Ho bisogno d'affetto...
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Post n°19 pubblicato il 05 Settembre 2011 da luca.bert70
Sulle ali di una farfalla, |
Post n°18 pubblicato il 04 Settembre 2011 da luca.bert70
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Post n°17 pubblicato il 03 Settembre 2011 da luca.bert70
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Post n°13 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
Lascia nel cuore la speranza, quel sorriso appena accennato di mille mutamenti. Di tanti cambiamenti. Lascia che le paure diventino la forza per sconfiggere l'agonia del non poter avere ciò che più ci renderebbe felici. Lascia che vi sia un mare in movimento tra le sponde dell'anima, senza timori, lascia che i venti delle nostre emozioni profonde e proibite danzino tra loro intrecciando i loro destini, lascia che le stelle del cielo ci sorridano mentre guardandole invochiamo il loro aiuto nell'avverare l'inavverabile desiderando ciò che ci completa. Non parlare, guardami, incamminati nei miei occhi troverai la strada per vedere nel profondo del mio cuore. |
Post n°12 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
Toglimi il pane, se vuoi, |
Post n°11 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
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Post n°9 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
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Post n°8 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
Se tu non parli |
Post n°7 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento.Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto. La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te?"Non posso c'é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te te." L'Amore allora decise di chiedere all'Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello,"Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l'Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca". Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto "Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh Amore" rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola". Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando. All'improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò. L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato? "E' stato il Tempo" rispose il Sapere. "Il Tempo?" si interrogò l'Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?".Il Sapere pieno di saggezza rispose:"Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita". |
Post n°6 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
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Post n°5 pubblicato il 29 Agosto 2011 da luca.bert70
Una notte un uomo fece un sogno. Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore. In cielo balenavano scene della sua vita. Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia: una apparteneva a lui e l'altra al Signore. Quando gli fu balenata davanti agli occhi l'ultima scena, si voltò a guardare le orme e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte. Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli e più tristi della sua vita. Ne rimase disorientato e interrogò il Signore. "Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti, tu avresti camminato tutta la strada accanto a me, ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita vi era una sola serie di orme. Non capisco perché, quando avevo più bisogno di te, mi hai abbandonato." "Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai. Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza, quando vedi solo una serie di orme, quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio."
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