Pensieri in Cucina"Nella ricetta c'è tutto ....tranne l'essenziale" - (G.Marchesi) |
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SECONDI 1
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- Polpettone all’arancia e Brie
- Rotolini di verza con panatura di ceci al primo sale e soppressata
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- Spiedini con rotolini di pesce ed asparagi selvatici
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- Filetto di scorfano ai semi di papavero al vapore con fagiolini e cipolla in agrodolce
- Tagliata di pollo con cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, pomodori, rughetta e balsamico
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“Un’oasi di pace immersa nella valle del silenzio”. E’ questo il miglior modo di definire le due strutture rurali in Umbria, organizzate in agriturismo che mi sono trovato a visitare come ospite nell’ultima settimana. Si chiamano Tenuta Stella (http://www.tenutastella.it/), in onore al santuario della Madonna della Stella a Montefalco ed Il Borghetto (http://www.al-borghetto.it), nome ereditato dal luogo geografico in cui questo agriturismo si trova.
Un salto nel passato. Quando i ritmi della vita erano battuti dall’alternarsi delle stagioni. Quando le zucchine le si andavano a raccogliere nell’orto, o quando il benvenuto ad un ospite veniva rafforzato uccidendo un animale da cortile per poi cuocerlo sul fuoco allegro e scoppiettante. Ciò che mi ha lasciato veramente impressionato è il rispetto con cui, i proprietari di queste strutture, hanno affrontato negli anni il recupero degli immobili, risalenti in alcune aree anche alla fine del 700, ed oggi adibiti ad alloggi con tutti i confort desiderabili per un periodo di relax a contatto con la natura.
Ma voi mi conoscente. In questi casi la mia missione è riportarvi impressioni gastronomiche. Come al solito sono riuscito ad intrufolarmi nella cucina del Borghetto, e carpirne alcuni segreti. Prima di tutto vorrei sottolineare, il fatto che ai fornelli ho trovato un vero tecnico. Si chiama Lory (a dispetto di chi afferma che la migliore cucina viene dal sesso forte!) lo chef della struttura, e sin dai primi assaggi ai piatti semplici e tradizionali umbri, ho capito subito che dietro le quinte non poteva che esserci qualcuno che la sapeva lunga sulla buona tecnica in cucina. E non mi sbagliavo, perchè Lory ha fatto le scuole giuste (alberghiero) e poi molte esperienze nella ristorazione di un certo livello prima di approdare al Borghetto.
Alcuni piatti interessanti? Bè sicuramente il risotto al Sagrantino passito, oppure gli gnocchetti di patate ricotta e tartufo scorzone estivo dell’Umbria.
Squisiti sono stati anche la faraona al sagrantino ed olive oppure il magnifico pollo ruspante che Paolo (una di quelle persone che vale la pena incontrare almeno una volta nella vita) il grande saggio, ha arrostito per noi sul fuoco lentamente con un girarrosto come si faceva una volta.
Per chi mi segue sul blog ho scelto una ricetta veramente della tradizione che chef Lory ha preparato per noi: gli Strangozzi al pomodoro e basilico.
Si tratta di un formato di pasta tradizionale (simile ai taglierini), la cui ricetta di base cambia da famiglia a famiglia. C’è chi usa solo farina ed acqua, e chi ci aggiunge anche l’uovo. Io vi riporto tutti i passaggi che ho registrato con la mia macchina fotografica.
Sembra che il nome derivi dal fatto che assomigliano a delle stringhe utilizzate anticamente nello stato Pontificio dai rivoluzionari per strangolare preti.
La ricetta
Per ogni 200 gr. di farina (di cui 100 gr 00 e 100 gr. semola di grano duro) si utilizza un uovo intero, ed acqua quanto basta. Occorre inoltre uno spicchio d'aglio, pomodori fresci o salsa di pomodori, olio extra e basilico qb
- Versate la farina sul tavolo, fate la fontana, aggiungete le uova al centro e l’acqua. Utilizzate la forchetta per cominciare ad impastare la parte liquida con la farina, finite poi di impastare per bene il tutto fino ad ottenere una massa liscia e soda.
- Stende la sfoglia a 3 o 4 mm di spessore. Fate asciugare la sfoglia per un’ora dopo di che arrotolatela da un lato fino a raggiungere il centro. Fate la stessa cosa dal lato opposto. Infine sovrapponete i due rotoli.
- Utilizzate il coltello trinciante per ricavare tanti tagliolini (gli strangozzi appunto) larghi poco più di uno spaghetto alla chitarra (Ricordatevi che gli strangozzi sono una pasta fresca, pertanto cuociono in non più di due o tre minuti)
- Per condire gli strangozzi, pelate dei pomodori freschi (se usate il san marzano fate onore anche alla Puglia!) tuffandoli per 10 secondi in acqua bollente dopo averli incisi sulla parte bassa. Eliminate i semi interni, tagliateli a dadolini.
- Fate imbiondire uno spicchio d’aglio (che poi rimuoverete) in olio extra, aggiungete i pomodori o in alternativa la passata, fate cuocere e solo alla fine aggiungete del basilico spezzettato.
- Saltate gli strangozzi nel sugo e servite guarnendo con delle foglie di basilico.
Praticamente l’umbria nel piatto
Alla prossima…….
PS: vorrei salutare e ringraziare per questo piatto chef Lory del Borghetto di Montefalco, inoltre un caro saluto a Paolo, Marcella ed Emanuele siete veramente delle persone speciali. Un grande abbraccio anche a Giovanni della Tenuta Stella dove ho fatto delle dormite meravigliose!
Inviato da: diletta.castelli
il 07/10/2016 alle 17:24
Inviato da: Mr.Loto
il 28/06/2016 alle 18:18
Inviato da: Blog tendresse
il 31/07/2013 alle 09:25
Inviato da: lucio.colizzi
il 10/03/2013 alle 15:01
Inviato da: Giorgia
il 08/03/2013 alle 18:28