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Quando

Post n°120 pubblicato il 04 Agosto 2006 da lubely

Quattro grandi trafori
per tenere la Lombardia
legata all'Europa,
altrimenti restiamo più spostati
verso l'Africa
L'EX - La Repubblica 6 ottobre 2003



Una persona che conosco, e per la quale provo stima, sta scrivendo un libro intitolato "Quando" (questo post vuole essere anche una sorta di consigli per gli acquisti per il futuro). E' una storia. E' la storia della sua vita. La storia di una persona che si fa prete. E poi prete operaio. E sindacalista. E comunista. E poi lo mettono davanti ad un bivio e lui sceglie. Sceglie di aiutare gli altri tutelandoli sul posto di lavoro. Lascia la tonaca e tiene la fabbrica. E nella fabbrica attraversa l'era dei gandi licenziamenti di massa, le trasformazioni di un'Italia che cambia, gli anni di piombo. E poi, via via, le battaglie per il lavoro, la casa, l'ambiente, la salute, la giustizia sociale. E oggi che ha ben più di qualche capello bianco (anche se abbastanza radi, per la verità), quel gusto per la battaglia a favore degli altri non l'ha perso. Io l'ho letto. Ho letto le bozze. Mi è piaciuto. Perché, come ho detto anche lui, è scritto in modo particolare, ti costringe a pensare a quello che leggi.

In linea di massima, non mi sono mai piaciuti quelli che cambiano idea sui massimi sistemi (anche se mi dicono che cambiare idea è cosa da saggi: non so). Sostanzialmente perché chi cambia idea lo fa per passare da un'idea scomoda a una più comoda. Mi spiego. Nella Prima Repubblica Dc, Psi, Pri e Pli raccoglievano grosso modo il 70 per centro delle preferenze. Ed esprimevano il 70 per cento della classe politica italiana. Una classe politica fiera del proprio scudocrociato, del proprio garofano, della propria edera, del proprio.... (che cazzo avevano i liberali?). Poi i partiti sono scomparsi. Affossati nella vergogna. E tutta questa brava gente, invece di difendere i valori e gli ideali in cui ha creduto fino al giorno prima, ha cambiato idea. E partito. Ed è finita in gran parte in quel gran carrozzone, con nani e ballerine, di Forza Italia (non tutti: alcuni hanno scelto strade diverse). Sinistra e destra, invece, pur nelle divisioni che hanno caratterizzato il loro cammino, sono state coerenti. Altra cosa. Fino a qualche mese fa tutte le trasmissione sportive avrebbero dato il fondoschiena per avere come ospite Moggi, per avere una delle sue minchiate in anteprima. Perché era il principe dei manager. Poi hanno cambiato idea. Adesso nessuno è più suo amico e, anzi, tutti dicono di aver sempre detto e scritto che lui era il male del calcio. Mai sentito e mai letto.
Anche questo mio amico ha cambiato idea (anche se si potrebbe vedere il proseguimento si una stessa idea ma espressa con altri mezzi). Ma lui è passato da un'idea comoda (essere prete, comunque, ad essere materiali, ti garantisce un lavoro, un tetto, un piatto di ministra. E se sei abbastanza paraculo vai a fare il padre spirituale delle dive, e ti fai fotografare ad ogni festa bene circondato da smutandate di varie dimensioni) ad una scomoda, come il lavoro in fabbrica. E per questo credo che da quelle pagine si possa imparare qualcosa.

Poi c'è anche chi, purtroppo, idea non la cambia. Bush ha già spiegato cosa farà quando morirà Castro, e Berlusconi cosa farà quando cade il Governo. Ma Castro è vivo e il Governo in piedi. E loro due idioti come sempre.

E c'è anche chi di idee ne ha una nella vita ma di un geniale unico. Da queste parti hanno arrestato un tizio per violenza carnale. Voleva indurre una sua connazionale a battare. E per convincerla l'ha violentata. Logico, no? Senonché l'individuo, per lasciare il segno dove passava, si è fatto cucire delle piccole sfere di acciaio sotto la pelle dell'ammennicolo. Cosa che ha conciato male la tapina.
Praticamente il primo esempio di piercing sulla fronte.

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Commenti al Post:
kash87
kash87 il 04/08/06 alle 20:44 via WEB
proprio una BELLA FRONTE GRANDE direi...grazie x essere passato..
 
ossimora
ossimora il 05/08/06 alle 05:56 via WEB
inopinatamente sveglia alle 6;COSA PER ME ASSAI aSSAI IMPROBABILE ,ti leggo con piacere come sempre ...sulle piccole sfere stenderei un velo pietoso,meglio.Un bacio A
 
suresh.06
suresh.06 il 05/08/06 alle 14:11 via WEB
L’esperienza dei preti operai e del sindacalismo ( quello vero ) porta con se, enorme dignità. Ma a sentire talune, la lotta di classe contro la borghesia e il padrone è cosa anacronistica….per loro, il padrone e la borghesia non esistono, e si arriva ad affermare che la sinistra non appartiene più a dei poveri operai ignoranti. Anche per questo credo che il libro del tuo amico non riscuoterà molto successo, è "anacronistico". C’è chi non vede al di là del suo naso e chi per comodità e piacere, ha voluto cancellare ciò che non gli piace, non gli piace sapere che ancora oggi in Italia, esistono sfruttati e sfruttatori…non gli piace, ma lo sanno…lo sanno ma lo mettono in un angolo del loro cervellino, sputando in faccia alla solidarietà e alla Giustizia Sociale. Io che il rapporto fra sfruttato e sfruttatore l’ho subito…sono molto interessato a leggere questo libro e a conservare la memoria storica di quella straordinaria esperienza, quella dei preti operai e del sindacalismo.
 
lubely
lubely il 05/08/06 alle 14:34 via WEB
Ti terrò aggiornato sugli sviluppi. E sono certo che farà piacere anche a lui, che ogni tanto passa da queste parti, leggere del tuo interesse
 
giovannimaiolo2
giovannimaiolo2 il 06/08/06 alle 19:05 via WEB
no, tranquillo, non è per quello. ultimamente sto conoscendo un sacco di gente, sono sempre in giro. nella foto sopra c'è marta, una compagna simpaticona che conosco da un sacco di tempo, e alessia, un'altra compagna che conosco da poco, ma che è fantastica! ciao lubely, e non essere invidioso! un abbraccio
 
passandodiquipercaso
passandodiquipercaso il 07/08/06 alle 00:09 via WEB
Cambiare idea non è sempre sinonimo di voltagabbanismo, di opportunismo,almeno nell'attuale momento politico. Rendiamoci conto che è finita l'epoca della politica definita dall'ideologia, dalla quale mutuava il suo bel vocabolario di termini (capitalismo, proletariato, lotta di classe e...chi piu' ne ha piu' ne metta). Prendiamo ad esempio il termine "antifascista". Come ha argutamente affermato Cacciari, questo termine viene usato pure da Berlusconi e da Fini.Da ciò ne deriva che se una parola va bene a tutti è evidente che ha perso il suo significato pregnante e che trova una nuova propria collocazione nei luoghi comuni. La realtà è che la crisi delle ideologie ha creato una crisi dell' identità sociale (e, in subordine, politica)delle persone. Ammettiamo, senza vergognarci, che la nostra identità politica risente pesantemente di ciò che accade nel mondo politico. E, attualmente, non è un bel vedere...
 
 
suresh.06
suresh.06 il 07/08/06 alle 00:55 via WEB
Balle! E scusami se lo ridico. Balle! Il capitalismo esiste, il proletariato esiste, e la lotta di classe esiste…su questo non c’è alcun dubbio. Se poi qualcuno giudica la lotta di classe obsoleta e anacronistica, avrà i suoi buoni motivi e i suoi interessi che di certo non sono i miei. A Cacciari preferisco ancora, e di gran lunga il buon vecchio Carletto Marx, il quale affermava: "La storia di ogni società esistita finora è storia di lotta di classe". Io aggiungo che è così oggi e lo sarà anche domani.
 
   
passandodiquipercaso
passandodiquipercaso il 08/08/06 alle 00:19 via WEB
Chi vuoi che parli di lotta di classe? Sicuramente non i ventenni che non si definiscono né comunisti né fascisti…Né l’attuale sinistra al potere. Forse la vera lotta di classe la sta conducendo o la conduceva la destra (Berlusconi in primis). E’ cambiato il sistema di voto, sono cambiati i partiti a favore delle coalizioni. Nelle coalizioni si perde parte della propria individualità e dei propri valori…Oggi le ideologie vengono tirate in ballo dalla politica per rinfacciarsi reciprocamente la provenienza e la persistenza di certi comportamenti e mentalità riguardanti un passato infame. Non vengono, certo, menzionate per quei pochi valori positivi su cui facevano perno. E’, in un certo senso, rimasta un’immagine vuota che viene riempita da mostri, intolleranze, sogni totalitari, desideri rivoluzionari di rovesciare l’esistente. Prendiamo ad esempio il fascismo il quale esaltava il culto forzato dei valori, il dovere, il sacrificio e detestava la vita comoda. Possiamo pensare che un estremista fascista oggi porti avanti queste idee? La volgarità di cui si fregia, la prepotenza di affermare tout court le sue convinzioni è frutto del presente, di un nichilismo di massa.
 
     
fabio.1971
fabio.1971 il 08/08/06 alle 09:39 via WEB
Il fatto che non se ne parli più, o che i partiti siano diventati scatole vuote o semi vuote non esclude a priori che il ns. paese sia per cultura per tradizioni un paese classista.
 
     
suresh.06
suresh.06 il 08/08/06 alle 19:36 via WEB
La nostra non è una società classista, ma ferocemente classista. Basterebbe leggere le ultime ricerche ISTAT, basterebbe più semplicemente guardarsi attorno per capirlo. E ti credo che la "sinistra" di potere non usa più il termine lotta di classe, fra sensi di colpa e la continua ricerca di consenso fra la borghesia, il suo ruolo è ridotto a pompiere sociale. Come pompiere sociale è il sindacato istituzionale. Non capisco perché ci si ostini a negare il classismo…quale ne è la ragione? Perché si fa finta di non vedere un tuo simile lavorare come una bestia 8 ore al giorno per un misero salario che non basta per vivere e a volte nemmeno a sopravvivere? Siamo così tutti solidali e pieni di bontà, di carità, quando vediamo la povertà che ci propina la TV a l’ora di pranzo…lo siamo meno con il nostro vicino che arranca per un piatto di pasta. La classe operaia non è morta come qualcuno afferma, ma non ha più rappresentanza. Si sente il bisogno di rilanciare la lotta, lotta di classe contro la borghesia di destra e di "sinistra". Lo ripeto, affermare che l’Italia non è un paese classista significa mentire a se stessi, è evidente. Viviamo in paese diviso in classi sociali, più che in passato, e con meno solidarietà.
 
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aurarosa.it il 07/08/06 alle 18:58 via WEB
solo un salutino senza leggere... non per mancanza di interesse... ma per poco tempo e desiderio di salutare "amici e compagni" di blog!! *__* (quasi quasi, ora lo standardizzo questo saluto...tu sei stato il primo...e così accelero prima della partenza...) Ciao Felice "Notte delle Stelle cademti" e "Favoloso ferragosto"!!
 
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Capita di trovarsi
nelle condizioni di avere
bisogno di una mano.

In genere qualcuno c'è.
Io ne ho avuto bisogno.
Le mani ci sono state.
Adesso le mie,
assieme a quelle
di tanti altri,
sono nel
"Blog for Africa".

Lo trovate qui accanto,
a sinistra.

Sono lì.
In attesa di altre mani....
 

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