Con un certo divertimento sto pensando a quanto gireranno i marroni in questo momento alla trimurti fini - casini - bossi. Sempre più certi che al diversamente alto aspirante priapista l'overdose di viagra ha ormai obnubilato gli ultimi neuroni rimasti. E pensare che glielo anche detto che va facendo una vaccata via l'altra. E lui nulla. Va deciso per la sua strada.
Gireranno ulteriormente per la raccolta firme che ha avviato in questi giorni. Sul cui risultato numerico si potrebbero dire molte cose (solo un paio di esempi: si poteva firmare via mail, per cui immagino che bondi si sarà portato un portatile anche in bagno per poter continuare a firmare come un invasato anche mentre era sulla tazza, e poi, almeno nei gazebi che mi è capitato di vedere, non c'era uno straccio di notaio o amministratore di qualsivoglia grado per autenticare le firme. Il che vuol dire che chiunque poteva passare la giornata a firmare zompettando da un banchetto all'altro), ma lasciamo perdere, e prendiamo per buono il risultato ufficiale: 7 milioni e passa (pirla anche prodi che fa il dubbioso sulla reale consistenza delle firme).
La prima cosa da dire è questa: tutte queste firme non servono A NULLA. Assolutamente a nulla. Sabato mattina ne ho girati alcuni per fare foto. Ad uno succede questo. Arriva un signore di una certa età, tutto trafelato. "Voglio firmare, voglio firmare". I baldi giovani gli danno il modulo. Lui imbraccia la penna e scrive. Poi si alza soddisfatto e chiede: «Adesso come funziona? quando cade prodi? quando torniamo a votare?». I giovani, evidentemente non ancora promossi all'esame da imbonitori, gli dicono: «No, ma mica cade». E lui: «Come non cade? ma se raccogliamo tante firme, allora va a casa». E loro: «No, no non funziona così. Questo serve solo per fargli capire che la gente non lo vuole. Ma non è automatico che cada. E adesso favorisca un euro, grazie al quale potrà aver questo giornaletto intitolato: «Prodi a casa» e il libro». L'omino, perplesso, ha versato l'obolo, preso la roba, e si è allontanato con l'aria delusa e velata da un malcelato senso di sodomia. E poi, male che vada, se prodi cade e rivince il diversamente alto, il giorno dopo si fa una raccolta di firme anche noi e così via....
Non solo non servono a nulla, ma da un'operazione simile era oggettivamente difficile portare a casa un risultato positivo (e i tre sopra, che fanno politica e null'altro da una vita, l'avevano ampiamente capito). Perché, quando l'ometto tutto gaudente dirà: «Più di sette milioni di italiani non vogliono prodi», non bisognerà essere dei geni (ma i nostri potrebbero anche non arrivarci) per dare una di queste due risposte:
A) 7 milioni di cittadini non ci vogliono: visto che l'italia ha 59 molioni di abitanti, vuol dire che 52 milioni ci vogliono
B) Alle ultime elezioni forza italia ha preso 9 milioni di voti alla camera e 8 al senato. Tutte le spallate dell'omino non solo ci hanno fatto una pippa, ma gli hanno fatto perdere uno o due milioni di consensi
Ora, si potrebbe dire anche qualcosa sul nuovo partito che il viagra man vuole fare. Ma lasciamo stare. E' più interessante notare le storie di ordinario razzismo che, sotto sotto, stanno nascendo. Da qualche parte, in veneto, è nato un bar padano, con ingresso, come da cartelli affissi, inibito agli extracomunitari (a me ricorda molto un pezzo di La vita è bella, quando si vieta l'ingresso nei negozi ai cani ed agli ebrei). Il gestore ha pensato anche di vietare l'ingresso ai coglioni, ma si è reso conto che, così facendo, lui non sarebbe più potuto entrare nella sua attivitò. Da un'altra parte, non mi ricordo dove, un sindaco legaiuolo, ha stabilito che solo chi guadagna una certa cifra, ed ha una casa con certe caratteristiche, può stare in quel paese. Gli altri smammare. Al di là dei pensionati con la minima, che lì non potranno mettere piede, penso con gioia all'eventualità che quell'imbecille perda il lavoro, e un bel giorno si veda il vigile bussare alla porta di casa e dirgli: «Mi spiace, signor sindaco, ma se ne deve andare...fora di bal, barbun».