W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
cosė noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
Post n°495 pubblicato il 11 Ottobre 2012 da nagel_a
I risvolti, le prospettive inusuali, le sfumature. Le parole che creano immagini, mondi. Il viaggio che l'immaginazione evoca, ubriacata dai suoni e dalla pienezza delle descrizioni. Quel quid magico che non esaurisca sulla carta la curiosità indotta, ma irretisca con qualche margine di non detto, con contorni vaghi che permettono fughe e ritorni. Persistente richiamo, tarlo fedele durante il giorno, benedetto e sospirato filtro la notte. "[...] all'alba del quattordicesimo giorno del mese primaverile di Nisan, sul colonnato coperto tra le due ali del palazzo di Erode il Grande, uscì il procuratore di Giudea Ponzio Pilato."
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Post n°494 pubblicato il 04 Ottobre 2012 da nagel_a
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Post n°493 pubblicato il 01 Ottobre 2012 da nagel_a
L'uomo abbassò lo sguardo. "Per me ogni cosa è dolore. Dolore è la moneta dei miei peccati e io ne sconto intera la pena." "Come può non esservi neppure un barlume di gioia o di speranza?". "Questi tuoi barlumi sono per me impietose illusioni di ciò che le mie dita non potranno mai stringere. Il profumo fuori dal forno per il povero affamato. Per me la gioia e la speranza sono solo la sentinella e l'aguzzino. Il mio bagaglio è disperazione. Il mio sollievo è il sonno quando giunge pesante e senza incubi."
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Post n°492 pubblicato il 06 Settembre 2012 da nagel_a
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Post n°491 pubblicato il 29 Agosto 2012 da nagel_a
C'è un'ora in cui le ombre si estinguono poichè le cose stesse diventano ombre, sagome dai contorni netti ritagliate in qualche scuro presagio. C'è un'ora in cui coesistono due mondi, quello che denuda alla luce e quello che assolve nel buio.
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Post n°490 pubblicato il 21 Agosto 2012 da nagel_a
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Post n°489 pubblicato il 22 Luglio 2012 da nagel_a
Sono una moglie del crepuscolo.
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Post n°488 pubblicato il 13 Giugno 2012 da nagel_a
E' rarefatta l'aria che avvolge gli idoli, non smuove i panneggi scintillanti dell'idea. Facciamo museo dell'intangibile, di ciò che abbiamo solo appena sfiorato o immaginato. E sulla pira i sogni bruciano con fredda fiamma azzurrina, lasciando una breve scia nello scuro notturno.
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Post n°487 pubblicato il 17 Maggio 2012 da nagel_a
Ho paura di avere paura... Io non ho paura di nulla. Le paure le fingo per sembrare umana. La mia veste lunga da dea, nasconde bene i piedi d'argilla. Sto all'ingresso di un porto, guardo le navi passare sotto il ponte delle mie gambe aperte. La mia testa sfiora le nubi e sconto questa superbia nelle catene che cingono le mie caviglie.
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Post n°486 pubblicato il 16 Maggio 2012 da nagel_a
Si scuotono sinuose le foglie della palma al vento, un inchino di ventagli al ballo, i tasti di un aereo pianoforte. Nessun albero, nessun bosco, nessun crinale a barricare l'orizzonte dall'assalto di immagini e fantasie. Scenari paralleli si susseguono lungo il filo di note suadenti, di soli che tramontano sull'acqua e barche capovolte, gusci nella notte.
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Post n°485 pubblicato il 14 Maggio 2012 da nagel_a
Quali contorni ha la condanna di immaginare la giungla in ogni albero di un prato recintato?
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Post n°484 pubblicato il 01 Maggio 2012 da nagel_a
Distanza. E' la misura del desiderio. E' lo specchio cui si porge domanda. Soffro della distanza e ne faccio mia difesa. Non la tollero eppure me ne cingo. E' la mia cintura di oricalco. "Ma io amo crudelmente, sappilo."* (* Anton Cechov, Vita attraverso le lettere)
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Post n°483 pubblicato il 15 Aprile 2012 da nagel_a
E io sono colei che insegue il volo delle rondini nel cuore dell'Hoggar. Come and take a walk on the wild side
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Post n°482 pubblicato il 11 Aprile 2012 da nagel_a
Di piombo volano gli angeli sotto i rami protesi e le nuvole gravide.
* R. M. Rilke, Elegie duinesi |
Post n°481 pubblicato il 03 Aprile 2012 da nagel_a
... e rimango come un soldato che sgomento abbia perso la sua bandiera e non s'avveda che la guerra è finita.
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Post n°480 pubblicato il 01 Aprile 2012 da nagel_a
Sono residuo, sedimentazione sofferente e sofferta. Ho filtrato nel mio fango, nel mio essere creta, ogni colpa, ogni innocenza. L'innocenza del mio istinto animale, la colpa del mio essere umana.
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Post n°479 pubblicato il 25 Marzo 2012 da nagel_a
E' sutura l'amore. Forse. E prima ancora è taglio, è coltello. Vedo cieli da fotografare, sfondi da fissare alle pareti. Fotogrammi di una storia rappresa nella memoria, eppure proiettati in un futuro che rimane vuota speculazione o sogno fantastico, per lenti ciniche o romantiche. (Per certi viaggi non occorre carburante... a volte riusciamo a essere autosufficienti per creare mondi, come per distruggerli)
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Post n°478 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da nagel_a
La distanza è sempre stata il mio metro e il mio limite: quella sopportabile e quella insostenibile, quella progettabile e quella che si nasconde, quella da cui non si fugge e che atterra. Una premessa lunghissima come sempre mi capita di fare quando mi trovo a commuovermi e a doverne rendere conto. I colpevoli diretti di questa commozione sono archetypon, d4ny3L4 e Only4words... colpevoli di aver evocato il fantasma di Nagel (e l'ironia è il terzo indizio del carattere dopo i primi due sopra criptati): Ora sono convinta che non riuscirò a seguire correttamente tutte le istruzioni e sbaglierò qualcosa ma ci provo (quarto indizio: non riesco a tirarmi indietro di fronte ad una sfida). last.exit vania Odette vocevera beside_me lightdew Lola Giulia je_est_un_autre ebenezer.le.page psico_crazia boezio (... poi dovrei segnare i profili che non hanno blog ma i cui commenti e messaggi hanno più che spesso una ricchezza che mi stupisce: Basilico, Tancredi, dis.creta.mente, Golden Mist, Preshi, Misterfar, Suzuribako ... ecc.) quinto indizio: non riesco a essere esaustiva perchè mi piace lasciare varchi nei recinti. p.s. GRAZIE :)
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Post n°477 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da nagel_a
Caro V. non so contare le ore che dividono ogni nostro incontro. Il tempo è un fiume che scorre senza misura da quando i nostri sguardi si sono incrociati quella prima volta. Non faccio che pensarvi, non faccio che tornare sulla Charlotte, al rumore del vostro passo sul legno del ponte, a quel vento che gonfiava le vele e portava spruzzi di sale e di spuma nell'aria. Non so quale forza misteriosa mi abbia indotta a guardare verso di voi proprio in quel momento, quale filo sia stato teso per far sì che i miei occhi ritrovassero ogni risposta nei vostri. Sì. Non so come altro spiegarvi quel senso di quiete che mi appaga solo che mi stringiate tra le vostre braccia. Ogni inquietudine si dissolve, ogni dubbio svanisce, come voi foste la mia certezza e la mia saldezza. Vi attendo Vostra J.
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Post n°476 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da nagel_a
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
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Inviato da: cassetta2
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