L’Italia si spezza. Sulle notizie infauste di queste ultime ore.
I forti temporali che hanno investito la penisola, le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova e il Terremoto in Molise di magnitudo 4.7 della vigilia, (per fortuna senza gravi danni), segnano un ferragosto nero. A napoli L’anima sonora ncopp ‘o tamburo si ferma.
La Paranza Tammorra del Maestro concertatore Carlo Faiello, con #LinaSastri #VincenzoSparagna, per#LaNottedellaTammorra 18° edizione – Rotonda Diaz di Napoli – prevista per i festeggiamenti del 15 agosto, si ferma in in segno di profondo cordoglio per Genova.
Su decisione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele, assieme a Il Canto di Virgilio, organizzatori della “Notte della Tammorra”, e agli artisti in programma, è stato concordato di rinviare la festa in programma sul lungomare a Settembre alla Festa di Piedigrotta, in segno di vicinanza alla città di Genova tragicamente colpita dal crollo del viadotto Morandi.
Tammorra, Tammurriata, Tarantella, Taranta, Saltarella, Ballarella, dalla Puglia alla Campania e in tutto il meridione sono riti popolari, ritmi di danza e musica con una radice comune ricca di “gioia di vivere che il tempo ordinario sembra voler distruggere. La musica del nostro io” – spiega il musicista Carlo Faiello; una danza di passione, eros e poesia e “di sussulto – citando l’altro grande artista di musica popolare Eugenio Bennato – come la Taranta, magica e misterica, che in fin dei conti è guarire il maleficio del ragno nero, cioè allontanare quelle influenze negative e melanconiche che ci rendono quasi incapaci di ragionare“.
Così forse avremmo tutti voluto battere in queste ore i tamburi che avrebbero risvegliato i sensi sopiti. Ballare la notte della Tammorra capace di liberarci proprio dal mal di vivere di questa giornata insopportabile, di esorcizzare le paure miste ad un senso d impotenza.
La sua rinunzia un sacrificio. Ma un gesto alto. Nessuno spettacolo può andare avanti.
Dizzly
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