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Hilma Af Klint continues to inspire us to this day

 

Hilma af Klint (1862-1944) è una delle artiste svedesi più stimate. Oggi è celebrata in tutto il mondo, anche fashion. Vogue, Marie Claire le dedicano copertine e servizi. La mostra The Ten Largest al Moderna Museet di Stoccolma  fino all’8 gennaio 2023 le rende omaggio ponendola sullo stesso piano dei più grandi del ‘900 . L’esposizione mette in scena la serie di tele iniziata nell’autunno del 1907 che fa parte di una raccolta  dal titolo “Dipinti per il tempio”, iniziata due anni prima dopo aver ricevuto segnali non verbali dal mondo degli spiriti.

Nata a Stoccolma, Hilma af Klint ha studiato alla Royal Academy of Fine Arts della città, laureandosi con lode nel 1887. Si è affermata come artista rispettata a Stoccolma, esponendo dipinti figurativi e servendo brevemente come segretaria dell’Associazione delle artiste svedesi. Già in giovane età è stata coinvolta nello spiritualismo. Successivamente seguì un vivo interesse per le idee del rosacrocianesimo, della teosofia e dell’antroposofia. Queste modalità di impegno spirituale erano parte dello zeitgeist  – lo spirito culturale che informa una determinata epoca, come si riflette nella letteratura, nella filosofia, nelle arti – e popolari in tutta Europa, specialmente nei circoli artistici e letterari, poiché le persone cercavano di conciliare le credenze religiose con i progressi scientifici e una nuova consapevolezza della pluralità delle religioni.

I dipinti convenzionali di Af Klint sono diventati la fonte di reddito finanziario, ma quella che lei definisce la “grande opera”, realizzata durante la sua vita, è rimasta un’attività separata. Solo il pubblico spiritualmente interessato era a conoscenza di questo corpus di opere. I suoi tentativi di esporre questi dipinti a persone che la pensano allo stesso modo sono rimasti in gran parte infruttuosi e le osservazioni nei suoi taccuini indicano che sentiva che il mondo non era ancora pronto per il messaggio che intendevano comunicare (Foundation).

Hilma af Klimt, pioniera dell’arte astratta, per realizzare le sue opere coloratissime e biomorfe ha puntato tutto su sedute spiritiche ed esoterismo. Narra infatti la leggenda che l’artista svedese abbia scoperto l’astrattismo dopo una di queste sedute medianiche. Uno spettro piuttosto convincente l’avrebbe spinta ad abbandonare la tradizione accademica figurativa per esondare liberamente nel campo dell’astrazione e dell’irrazionale.

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Da quel momento in poi per Hilma (ma anche per la storia dell’arte e quindi per noi) nulla è più come prima. L’artista abbandona ritratti e paesaggi per iniziare un viaggio mistico che la porterà a firmare una serie di 193 quadri rivoluzionari, dai colori decisi, che non assomigliano ad alcuna realtà visibile. Una vera rivoluzione, insomma. Talmente clamorosa da spingere la stessa Hilma a scrivere nel suo testamento che il suo lavoro doveva essere tenuto segreto per almeno 20 anni dopo la sua morte). (MarieClaire)

L'artista muore a Djursholm, in Svezia, nel 1944. Ha quasi 82 anni. Un tram la centra in pieno mentre lei sta cercando di attraversare la strada. Il mondo scoprirà Hilma solo nel 1986, quando i suoi quadri vengono svelati come un dono inaspettato in occasione della mostra The Spiritual in Art – Abstract Paintings 1890 – 1985, allestita dall'altra parte del mondo: al County Museum di Los Angeles. Da allora, le opere della più grande artista svedese non hanno più smesso di girare il mondo. E di parlarci come fossero spiriti evocati per aiutarci a capire un po' di più il mondo.
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Hilma af Klimt Alcuna realtà visibile al Moderna Museet Stoccolmaultima modifica: 2022-12-22T11:18:12+01:00da Dizzly