Pneumologia Newsletter by Xagena

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Pneumologia ALERT

Top News / Carcinoma polmonare

L’analisi dei dati aggregati di 4 studi CheckMate ha mostrato un aumento di tre volte della sopravvivenza globale con Nivolumab nel tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata

Una analisi aggregata di 4 studi CheckMate ha mostrato che Nivolumab ( Opdivo ) può avere un beneficio di sopravvivenza a lungo termine nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSC …

Pazienti selezionati in base all’espressione di PD-L1: Atezolizumab per il trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico

L’efficacia e la sicurezza dell’anticorpo monoclonale anti-PD-L1 Atezolizumab ( Tecentriq ), rispetto alla chemioterapia a base di Platino, come trattamento di prima linea, per i pazienti con tumore a … 

Asma

Tezepelumab riduce le riacutizzazioni in un’ampia popolazione di pazienti con asma grave

Nuove analisi dello studio di fase 2b PATHWAY hanno dimostrato che il trattamento con Tezepelumab ha ridotto le esacerbazioni e l’infiammazione dell’asma in un’ampia popolazione di pazienti con asma g …

Bronchiettasia

Bronchiectasia: trattamento con Brensocatib, un inibitore DPP1

I dati della sperimentazione di Brensocatib per il trattamento della bronchiectasia hanno fornito indicazioni incoraggianti. Lo studio in fase 2, WILLOW, pubblicato su The New England Journal of Me …

COVID

Il trattamento domiciliare con Budesonide, un farmaco per l’asma, sembra accelerare i tempi di recupero nei pazienti COVID-19

In base ai risultati dello studio di fase III PRINCIPLE, il trattamento precoce con Budesonide per via inalatoria ha ridotto i tempi di recupero di una mediana di 3 giorni tra i pazienti COVID-19 con …

COVID: Report by Istituto Superiore di Sanità

Infettivologia.net

Istituto Superiore di Sanità: decessi in Italia dopo l’inizio della diffusione del virus

La letalità, intesa come numero dei morti sul totale malati, provocata dalla diffusione del virus che causa Covid-19 in Italia è pari, al momento, al 5.8% dei casi totali. Il dato è aggiornato al 13 marzo, quando l’Istituto Superiore di Sanità ( ISS ) ha pubblicato un report sul tema, analizzando nel dettaglio alcuni dati relativi ai deceduti in Italia, dall’inizio della diffusione del nuovo coronavirus.

L’età media dei decessi

Il report ha evidenziato come l’età media dei pazienti deceduti e positivi a Covid-19 sia pari ad 80 anni, più alta di circa 15 anni rispetto ai casi di persone risultate positive. Le donne coinvolte sono il 28.4%. Sempre considerando i dati in mani agli esperti in data 13 marzo, sono stati due i pazienti deceduti e positivi di età inferiore ai 40 anni. Si tratta di una persona di età di 39 anni, di sesso maschile, con pregresse patologie psichiatriche, diabete e obesità e di una persona di 39 anni, di sesso femminile, anch’essa con pregresse patologie. Proprio a proposito delle donne decedute dopo aver contratto infezione da Covid-19, queste hanno un’età più alta rispetto agli uomini ( l’età media per le donne è di 84.2 anni, mentre negli uomini di 80.3 ). Un altro dato segnalato è che la letalità aumenta in maniera marcata dopo i 70 anni.

Due fattori di rischio

La letalità stratificata per fasce di età non è più alta di quella di altri Paesi. In Italia l’età media è molto alta e una percentuale significativa della popolazione ha più patologie, un fattore che aumenta il rischio di morte. Non a caso il numero medio di patologie osservate nei deceduti è di 2.7.

La letalità in uomini e donne

Negli uomini la letalità risulta più alta, il 7.2%, mentre nelle donne è del 4.1%. La differenza nel numero di casi segnalato per sesso aumenta progressivamente in favore di soggetti di sesso maschile fino alla fascia di età compresa tra i 70 ed i 79 anni. Infine, nella fascia di età che contempla pazienti con più di 90 anni, il numero di casi di sesso femminile supera quello dei casi di sesso maschile, probabilmente per la struttura demografica della popolazione.

Fonte: ISS, 2020