Scrivi…

Mi afferra ...ai fianchi...la tua frase...quella che zampilla...dagli occhi alla bocca...come spuma...si attacca...più di un bacio...al collo...sulla vena che pulsa...e conosce parole che nessuna lingua pronuncia...squilibrando un pensiero...si ritorce sul corpo che non sa resistere...

 

 

 

 

Scrittura: tutti dovrebbero scrivere una o due pagine al giorno, o almeno ogni fine settimana, raccontando come sono state le loro giornate, parlando della loro vita, delle loro gioie, tristezze, delusioni, felicità.
Per questo non è necessario saper scrivere; sarebbe una specie di diario, da leggere tra 20 o 30 anni, e che un giorno verrà trovato da un nipote o pronipote che, conoscendo meglio le sue origini, come erano i suoi genitori e nonni, potrebbe capire meglio perché sono così come sono.

Tutto ciò che serve è un taccuino e una penna a sfera – e un cassetto con una chiave, poiché queste confessioni dovrebbero essere lette solo da altri con il permesso dello scrittore, a meno che non sia già morto. E pensaci: devi aver attraversato cose che preferisci non ricordare, che sono contenute dentro, represse e che pensi di aver già dimenticato, visto che non ci pensi – chi non l’ha fatto? Non pensi ma sono lì, bloccano le tue azioni, impedendoti di essere liberato da questi blocchi e di essere, di conseguenza, più felice.

Scrivi; scrivi, perché scrivere fa bene. Parlare, sia con il tuo migliore amico, un prete o con lo psicoanalista, non basta. Dire tutta la verità, senza alcuna censura, con totale sincerità, può essere raggiunto solo da noi stessi, e questo è quando abbiamo coraggio.

Facile non è vero. E se certi eventi sono difficili da ricordare, è ancora più difficile metterli su carta. Ma questo è solo l’inizio; dopo i primi giorni diventerà un’abitudine, come se parlassi a te stesso, perché nessuno con più capacità di capire perché hai fatto certe cose, compiuto atti censurati da amici e familiari, di te. Solo tu e nessun altro.

Man mano che gli eventi più difficili vengono scritti, più coraggio avrai per continuare a scrivere, e a poco a poco noterai che sta cambiando. I fatti più dolorosi, in cui non riuscivo nemmeno a pensare, si stanno attenuando; di conseguenza, diventi più leggero. E ti renderai conto che senza il peso che hai portato così a lungo nel profondo di te stesso, è come se ti fossi liberato.

Non dimenticherai i dolori che hai attraversato, ma sarai in grado di vederli di petto, poiché non c’è sforzo più grande che non voler pensare a qualcosa, pensando che in questo modo eviterai la sofferenza. Scrivi a te stesso, senza nascondere nulla, senza alcun pudore per confessare l’imbarazzo che hai passato, la tristezza, e anche i momenti di gloria, anch’essi non facili da raccontare, perché a nessuno interessa sentirne parlare.

Vai per me: scrivendo cambierai. Quando non ci sono più zone oscure nella tua vita, quelle che nemmeno conoscevi erano così pesanti e ti impedivano di goderti tutti i momenti che meritano di essere vissuti, ti sentirai più leggero. Vai, scrivi. Non aver paura di non conoscere bene la lingua Italiana o perché non sai come rimettere il mal di schiena al posto giusto; niente di tutto questo ha alcuna importanza. Credimi: è successo a me, e la vita oggi mi sembra molto, ma molto meglio di prima.

Non mi sono sbarazzata dei miei ricordi, ma dei miei fantasmi, e sono consapevole di essere una persona nuova; una persona che ha molto più piacere di vivere rispetto a prima di scrivere. E non è quello che vogliamo tutti?

 

 

Scrivi…ultima modifica: 2020-09-03T14:36:58+02:00da LiberaDivinaCreatura
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