È davvero molto semplice: due persone si conoscono e succede qualcosa. Succede sempre qualcosa e non c’è niente di sbagliato in questo.
Il problema? Il problema è quando continua a succedere, ancora e ancora, come se fosse possibile posticipare la fine di qualsiasi momento.
Poi, quando smette di accadere, è come se cadesse un bicchiere. Lentamente lo guardi allontanarsi dalle tue mani, sai che si schianterà contro quattrocento bastoncini e che per quanto ci provi, non sarai mai più in grado di attaccarlo di nuovo. . E poi tocca il pavimento facendo un rumore, come un ultimo respiro, non so cosa, e tu rimani lì, a guardare i pezzi, a pensare ai vari modi in cui avrei potuto trattenerti per evitare di cadere …
E tu, era come un piatto di vetro che ho lasciato cadere. In effetti, non sono sicuro se fossi il piatto o tu, il fatto è che ‘noi’ diventiamo cagnolini. Quattrocento cagnolini. Questo è tutto per dire che penso ancora a quelle ore che furono le nostre. E sorrido ancora un sorriso solo per ricordare i nostri capricci, i nostri barbi, le nostre cose. Giusto per ricordare che c’era, anche se timidamente, qualcosa di NOSTRO. Perché dopotutto, è quello che conta alla fine, avere qualcosa di buono da ricordare.♕©