Q&A Copilot: Terapia di prima linea nel carcinoma uroteliale

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La terapia di prima linea del carcinoma uroteliale in stadio avanzato era basata sulla sola chemioterapia a base di derivati del platino, generalmente per un massimo di 6 cicli 1. Tuttavia, recentemente, l’Agenzia italiana del farmaco ha ammesso alla rimborsabilità avelumab, per il trattamento di mantenimento in prima linea di pazienti adulti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico senza progressione dopo una chemioterapia a base di platino 2. Avelumab è stato approvato per questa indicazione dalla FDA nel luglio 2020 e dall’EMA nel gennaio 2021 2. Avelumab ha dimostrato di dare grandi benefici e di aumentare i tassi di sopravvivenza anche di nove mesi, secondo quanto ha stabilito lo studio clinico di Fase III JAVELIN Bladder 100 (aggiornamento ASCO GU 2022), con una condizione del paziente mantenuta o migliorata, grazie alla limitata tossicità del farmaco

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Q&A Copilot: Terapia di prima linea nel carcinoma urotelialeultima modifica: 2024-01-16T00:06:29+01:00da XagenaMedicina