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Messaggi di Luglio 2014

IL POTERE DELLE PAROLE di O.M. Aivanhov

Post n°803 pubblicato il 29 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

IL POTERE DELLE PAROLE

di O.M. Aivanhov

Questo è il primo video Spirituale e di consapevolezza creato da me e pubblicato su youtube una settimana fa

 

 
 
 

RAPPORTO TRA IL TEMPO-SPAZIO FISICO E QUELLO ASTRALE di Cerchio Firenze 77

Post n°802 pubblicato il 24 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

RAPPORTO TRA IL TEMPO-SPAZIO FISICO E QUELLO ASTRALE

di Cerchio Firenze 77

 

 

 

SPAZIO-TEMPO

 

Precisiamo subito che il tempo, come lo spazio, sono strettamente inerenti alla materia. Questo lo dice anche la vostra scienza. Tanto è vero che essa ipotizza questo: se fosse vera la teoria del big-bang, cioè dell’esplosione iniziale, che culminasse con la traslazione di tutti i corpi celesti; e se questi corpi, giunti ad un certo limite, cominciassero anziché a smaterializzarsi, come spiegano i nostri maestri, a tornare indietro per raggrupparsi tutti al centro del cosmo, formando cosi un nuovo globo di materia; il quale globo desse poi luogo ad una nuova esplosione e quindi al sorgere di un nuovo cosmo, ebbene, la vostra scienza conclude che questo nuovo cosmo molto probabilmente avrebbe tutta una diversa struttura materiale, e quindi spaziale, e quindi temporale.

La stessa scienza riconosce, dalle teorie della relatività in poi, con le successive parziali conferme che si sono avute, che lo spazio è strettamente inerente alla materia e che non esiste più assolutamente uno spazio vuoto,  indeformato,  tridimensionale, infinito, ecc., come ipotizzavano Euclide e tutti gli antichi. Lo spazio è invece come un’emanazione della materia, per intendersi: e questo lo dice la vostra scienza. E quindi, se lo spazio, e con-seguentemente il tempo, è direttamente connesso e dipendente dalla materia, ne consegue che a materie diverse corrispondono spazi e tempi diversi.

Ora, siccome il piano astrale non è che una diversa dimensione, un diverso stato di sostanza — che gli antichi esoteristi hanno chiamato energia — ne deriva che anche lo spazio e il tempo del piano astrale sono estremamente diversi da quelli che sono nel piano fisico; cosi come, analogamente e conseguentemente, sono diversi nel piano mentale.

Allora, fare una relazione fra questi tempi è una cosa estremamente difficile. E anzi, non vi sarebbe assolutamente nessuna relazione se non vi fosse una costruzione comune, se non vi fossero dei comuni denominatori fra gli esseri astrali e gli esseri fisici.

Questo spazio-tempo, ad esempio, nel quale io vi sto parlando, è un comune denominatore fra voi, che vivete consapevolmente nella dimensione fisica, e io che invece vi parlo da un’altra dimensione. Questo comune percepire, questa relazione tra voi e me — che al limite potrebbe essere unilaterale, potrebbe cioè essere solo da parte di chi vive nella mia dimensione — mette in contatto due scorrere completamente diversi l’uno dall’altro.

Per quello che posso dirvi, l’uomo che vive nel suo mondo fisico ha il senso dello spazio perché deve spostare il suo corpo in un certo ambiente: se desidera visitare un luogo, deve traslocare il suo corpo, con atti meccanici, da un luogo all’altro. Nella mia dimensione, invece, la cosa è completamente diversa. Mentre nel piano fisico, ripeto, occorre una certa serie di azioni meccaniche per spostare il proprio corpo fisico, nel piano astrale sapete che è sufficiente un desiderio per trovarsi immediatamente nel luogo che si desidera visitare. Tutto questo, voi capite, dà una visione e una percezione dello spazio totalmente diversa.

Che la concezione dello spazio cambi in funzione del modo di percepire e dell’ambiente cosi percepito, che la concezione della realtà nella quale uno si trova possa radicalmente cambiare in funzione del tipo di percezione che ha, non occorre arrivare al piano astrale per dimostrarlo, ma basta un esempio.

Se voi aveste il senso dell’odorato molto sviluppato, come

lo hanno certi animali, vi accorgereste se in un dato ambiente vi sono state delle persone o degli animali, e quali vi sono stati, anche se ora non ci sono più. Per accorgervi che in una stanza c’è stato qualcuno, a voi occorre vedere degli oggetti spostati rispetto a come li avevate lasciati, o altri segni altrettanto tangibili e visibili. Se invece aveste il senso dell’odorato molto sviluppato, come lo hanno certi animali, entrando in un ambiente vi accorgereste subito, anche se niente è stato spostato, che c’è stato qualcuno; e lo percepireste dall’odore che quella persona

o quell’animale hanno lasciato nell’ambiente. È chiaro che tutto questo vi darebbe una concezione, una sensazione molto diversa della realtà e dello spazio-tempo.

Detto questo, potete ben pensare a quanto sia diversa la concezione della realtà, e la sua percezione, in un piano dove basta desiderare per trovarsi, immediatamente, in un ambiente diverso, in un luogo diverso. E questo, solo per parlare del meccanismo dello spostamento. Se infatti andiamo a parlare della percezione visiva, certo è un modo completamente diverso. E questo modo diverso di percepire attiene a concezioni diverse della realtà: concezioni che sarebbero completamente indipendenti, e non avrebbero nessun punto di riferimento, se proprio non fossero costruite in modo che vi siano dei comuni denominatori, per un piano generale che non vi sto adesso a spiegare; lo stesso piano generale, cari amici, per il quale noi parliamo assieme e comunichiamo da una dimensione all’altra.

 

Tratto da: MAESTRO PERCHE' - risposte dall'invisibile - di Cerchio Firenze 77 - Roberto Setti

 
 
 

ॐ Le Mantra Du Coeur ॐ - MICHEL PEPE

Post n°801 pubblicato il 20 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

ॐ Le Mantra Du Coeur ॐ 

         MICHEL PEPE

 

 
 
 

AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI: LA MORTE DELLA MADRE DI PARAMAHANSA YOGANANDA E IL DONO DELL’AMULETO

Post n°800 pubblicato il 16 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI:

LA MORTE DELLA MADRE DI PARAMAHANSA YOGANANDA E IL DONO DELL’AMULETO

 

MADRE DI YOGANANDA

 

 

 

Avevo circa 11 anni all’epoca del fidanzamento di Ananta (il fratello). Mia madre si trovava a Calcutta a dirigere gioiosamente i preparativi per le nozze, mentre mio padre e io eravamo rimasti soli nella nostra casa di Bareilly, nell’India settentrionale.

Mio padre e io, di umore festoso, pensavamo di raggiungere la famiglia in tempo per assistere alla cerimonia. Poco prima del gran giorno ebbi però una visione infausta.

Era mezzanotte e dormivo accanto a mio padre nella veranda della casa quando fui svegliato da uno strano ondeggiare della zanzariera che avvolgeva il letto. Il velo leggero si scostò e vidi l’amata figura di mia madre.

“Sveglia Tuo padre!”. La sua voce era solo un sussurro. “Prendete il primo treno della mattina, quello delle 4 e venite subito a Calcutta se volete rivedermi”. E la visione svanì.

“Padre, la mamma sta morendo!”

“Hai avuto un’allucinazione, non ti preoccupare”. Mio padre ebbe la tipica reazione di rifiuto di fronte a ogni situazione nuova.

Giunse la mattina, che tristemente ci portò questo esplicito messaggio: “Nostra madre gravemente ammalata. Matrimonio rimandato. Venite immediatamente”.

Mio padre e io partimmo precipitosamente.

Giungemmo nella nostra casa di Calcutta solo per trovarci dinanzi all’agghiacciante mistero della morte. Sprofondai in uno stato di prostrazione assoluta, quasi senza vita. Molti anni passarono prima che la pace tornasse nel mio cuore.

La morte di mia madre provocò una ferita insanabile in seno alla famiglia. Nei rimanenti 40 anni della sua vita mio padre non riposò mai e  assumendo il difficile ruolo di padre e madre divenne più tenero e disponibile.

14 mesi dopo la scomparsa di mia madre appresi che prima di morire mi aveva lasciato un messaggio molto importante.

Ananta porgendomi una piccola scatola, mi riferì il messaggio di mia madre ( che aveva espresso di rivelarlo dopo un anno della sua morte).

 

Non eri che un bimbo fra le mie braccia, quando seppi qual era il sentiero che ti era stato destinato. Ti avevo portato dal mio Maestro Lahiri Mahasaya nella Sua casa di Benares. Ti prese in grembo e posando la mano sulla Tua fronte, ti impartì il Suo battesimo Spirituale.

“Piccola madre, Tuo figlio sarà uno yogi. Come una possente dinamo Spirituale, condurrà molte Anime al regno di Dio”.

Poco prima della Tua nascita, mi aveva già detto che avresti seguito il Suo sentiero…

Più tardi, Tua sorella Roma e io fummo testimoni della Tua visione della grande Luce, osservandoti dalla stanza accanto, immobile sul letto col visino radioso.

Una mattina il domestico entrò nella mia stanza. “Signora, è giunto uno strano sadhu (colui che è votato all’ascetismo e alla disciplina Spirituale) e insiste per vedere la madre di Mukunda (nome natale di Yogananda). Andai ad accogliere l’ospite e inchinandomi ai suoi piedi sentii di trovarmi davanti a un vero uomo di Dio.

“Madre”, egli disse, dovrai custodire un amuleto d’argento. Ma non te lo darò oggi. Il talismano si materializzerà fra le tue mani domani, mentre sarai in meditazione. Prima di morire dovrai incaricare il tuo primogenito Ananta di tenere l’amuleto per un anno e di consegnarlo poi al tuo secondo figlio. Mukunda  (Yogananda) comprenderà il significato del talismano, dono dei grandi Maestri. Lo riceverà quando sarà pronto ad abbandonare tutte le speranze del mondo e a  iniziare la Sua irrinunciabile ricerca di Dio. L’amuleto rimarrà in Suo possesso per alcuni anni e, quando sarà servito al suo scopo, scomparirà. Anche se custodito le luogo più segreto, ritornerà da dove è venuto”.

Offrii un’elemosina al santo e mi inchinai davanti a Lui con profondo rispetto. Senza accettare l’offerta, mi benedisse e se ne andò. La sera seguente, mentre meditavo, un amuleto d’argento di materializzò fra le mie mani.

“Non addolorati per me, poiché il mio grande guru mi condurrà fra le braccia dell’Infinito. Addio figlio mio, la Madre Cosmica ti proteggerà”.

Mentre entrai in possesso dell’amuleto, fui folgorato da un lampo di illuminazione Interiore, che risvegliò in me molti ricordi sopiti. Il talismano, rotondo e di foggia antica, portava incisi alcuni caratteri sanscriti. Compresi che proveniva da alcuni Maestri di vite precedenti i quali, invisibilmente, guidavano i miei passi. Il talismano aveva in realtà anche un altro significato, ma non si può svelare interamente ciò che si nasconde nel cuore di un amuleto…

(sul talismano era inciso un mantra e possedeva, se pronunciato correttamente, una potenza vibratoria Spiritualmente benefica)

 

Stralci da: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di Paramahansa Yogananda

 
 
 

LA LINGUA SANSCRITA

Post n°799 pubblicato il 14 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

LA LINGUA SANSCRITA

 

 

 aum

 

 

In India, più che in qualsiasi altro paese, i poteri del suono e di “vac”, la voce umana, sono stati oggetto di studio approfondito. La vibrazione dell’Aum, che risuona in tutto l’universo ( la Parola, o la Voce di molte acque di cui parla la Bibbia) ha tre manifestazioni: la creazione, la conservazione e la distruzione. Ogni volta che un essere umano pronuncia una parola fa agire una delle tre qualità dell’Aum. Questa è la ragione per cui tutte le scritture ingiungono di dire sempre la Verità.

L’alfabeto sanscrito ha una composizione perfetta, è dotato di 50 lettere, ognuna  delle quali ha una pronuncia definita e invariabile. L’uso di 50 lettere evita ogni pronuncia errata.

George Bernard Shaw ha scritto un saggio intelligente, e ovviamente anche arguto, sull’inadeguatezza  fonetica dell’alfabeto inglese (basato su quello latino) in cui 26 lettere tentano invano di assolvere il gravoso compito di trasmettere tanti fonemi diversi.

Sanscrito: “levigato, completo”. Il suo alfabeto scritto è chiamato “devanagari”, letteralmente “Divina dimora”.

Il sanscrito, afferma William Jones, fondatore della Società Asiatica, a qualsiasi  epoca risalga, ha una struttura meravigliosa; è più perfetto del greco, più ricco del latino e più squisitamente raffinato di entrambi.

Alcune grandi città indiane, portate recentemente alla luce nel corso degli scavi   di Mohenjo-Daro e di Harappa testimoniano l’esistenza di una civiltà avanzata che deve aver avuto una storia antichissima sul suolo dell’India, e ci riporta a un’epoca che possiamo solo vagamente immaginare.

Se fondata la teoria indiana secondo la quale l’esistenza dell’uomo civilizzato sul nostro pianeta sarebbe estremamente remota, allora è possibile spiegare perché la lingua più antica del mondo, il sanscrito, sia anche la più perfetta.

 

Stralci dalle note di: AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI di Paramahansa Yogananda

 

 
 
 

IL SOLE PUO' INFLUENZARE LA NOSTRA COSCIENZA?

Post n°798 pubblicato il 10 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

IL SOLE PUO' INFLUENZARE LA NOSTRA COSCIENZA?

 

SOLE

 

E’ noto che l’attività solare e i suoi cambiamenti influenzano lo stato di percezione e la salute delle persone. Ma le tempeste elettromagnetiche solari  sono in grado di modificare anche i nostri stati di coscienza, favorendo i cambiamenti, la crescita e l’evoluzione nell’essere umano e nel pianeta? Noi sappiamo ormai che viviamo in un sistema olistico strettamente interconnesso fin nei minimi particolari, dove tutto, quindi anche l’attività del Sole, influenza stati d’animo,  salute e pensieri. Quelle che vengono chiamate “tempeste geomagnetiche” consistono in cambiamenti più o meno profondi nella magnetosfera terrestre e sono dovute alle fortissime emissioni solari di particelle elettricamente cariche. Questi eventi interagiscono e modificano tutti i nostri sistemi di comunicazione, come le reti elettriche, ed incidono profondamente anche sul campo elettromagnetico dell’essere umano. Durante le tempeste, il Sole presenta delle zone più luminose dalle quali espelle enormi quantità di materia elettricamente carica a milioni di chilometri di distanza dalla sua superficie.

Come ricorda la NASA, fenomeni di questa portata possono stravolgere completamente tutta la tecnologia attuale – che si basa sulle forze elettromagnetiche – ed arrivare persino ad alterare radicalmente la nostra salute e le nostre percezioni. Basterebbe uno starnuto del sole per bloccare in un istante tutto l’ingranaggio che muove la società moderna: radio, TV, internet, cellulari, trasporti, luce e tutto quello che è connesso e che funziona attraverso i campi elettromagnetici, uomo compreso. Il mondo così come lo conosciamo si fermerebbe. Se consideriamo che la tecnologia viene considerata il motore dell’evoluzione e della sopravvivenza di intere nazioni e che la nostra sicurezza è affidata ad essa, allora è necessario riflettere attentamente sul funzionamento del nostro sistema planetario e, in primis, sull’attività del Sole.
Come ho riportato nel mio libro Il codice della Luce (Anima edizioni), il 24 aprile del 1984 il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan era a bordo dell’Air Force One quando l’aereo perse tutti i contatti con il mondo esterno e rimase totalmente isolato per più di un’ora. Solo i piloti capirono che la causa di tutto questo non erano i Russi, né tantomeno un attentato terroristico, bensì un capriccio del Sole. L’Area Attiva 4474 – questo era il nome che gli astronomi davano alla superficie solare che stava producendo quelle enormi esplosioni ed una emissione di raggi x mai registrata prima di allora – si estendeva per circa 280.000 chilometri, pari ad oltre venti volte il diametro terrestre. Un’esplosione equivalente a miliardi di bombe H era avvenuta nel Sole a una distanza di 150 milioni di chilometri dalla Terra, e si era propagata nello spazio come una tempesta geomagnetica che aveva raggiunto il nostro pianeta e aveva provocato un blackout nelle comunicazioni radio. L’uomo più potente del mondo era apparso più insignificante di un granello di polvere di fronte a uno sbadiglio del Sole.
Ma facciamo un passo ulteriore ed esploriamo la relazione intima che esiste tra il comportamento della nostra stella e il mondo interiore di ogni individuo. L’attività solare è capace di influenzare potentemente il nostro sistema percettivo, cognitivo e comportamentale, giungendo ad alterare gli stati di coscienza che viviamo, proprio come accade durante l’assunzione di sostanze psicotrope. Le tempeste solari infatti influenzano non solo la nostra tecnologia, ma anche la nostra biologia. Lo scienziato e biofisico tedesco Dieter Broers ha spiegato che possono alterare tutte le risposte psico-fisiologiche (piano mentale-emotivo-fisico) e quindi anche il nostro comportamento, dato che agiscono anche sul sistema nervoso centrale e su tutte le attività del cervello. Quando vengono alterati i campi elettromagnetici che circondano e compenetrano gli esseri umani, si possono verificare sintomi come cambi repentini di umore, irritabilità, nervosismo, ansia, ma anche risposte più gravi come tremore, esaurimento, mal di testa, problemi di memoria, palpitazioni, fino a giungere, quando le distorsioni sono molto potenti, a stati di coscienza simili a quali causati da potenti allucinogeni o da esperienze mistiche. Negli ultimi anni sempre più scienziati hanno sviluppato ricerche sulla relazione tra le alterazioni del campo magnetico della Terra provocate dalle tempeste solari e l’influenza di questi fenomeni sulla nostra percezione della realtà, a cominciare dalla cognizione di tempo/spazio (il tempo si dilata o si accorcia, cambia la percezione dello spazio, ecc). Le alterazioni del campo geomagnetico terrestre provocate dalle tempeste solari possono provocare sensazioni spiacevoli o piacevoli; la nostra reazione dipenderà sia dalla sensibilità individuale che dal grado di evoluzione e preparazione di ogni individuo. La pratica costante della meditazione e la familiarità con i cambiamenti negli stati di coscienza aiuta molto a creare una condizione di equilibrio e adattabilità più profonda a questi fenomeni. Quindi il consiglio generale è quello di approfondire lo studio degli stati di coscienza e acquisire dimestichezza con l’abilità di modificare le proprie percezioni ed aprirsi ad esperienze interiori sempre più raffinate e profonde. La luce solare contiene delle informazioni che possono modificare la materia, l’energia vitale, le emozioni, il campo mentale e la coscienza. Durante una forte tempesta solare queste informazioni arrivano in una quantità molto più elevata, capace anche di accelerare un cambiamento nella coscienza collettiva, oltre che in quella individuale. L’energia fotonica è capace di purificare e innalzare le frequenze delle nostre cellule, delle emozioni e dei pensieri, ripulendo tutte quelle basse e distorte. Per questo durante le tempeste geomagnetiche potrebbero verificarsi dei rilasci emozionali e mentali molto intensi che, dalla mia prospettiva, appartengono a un processo di purificazione e cambio di frequenze del nostro processo evolutivo.

Più un individuo ha sviluppato consapevolezza dell’energia emozionale e mentale e della propria sfera spirituale e più sarà in grado di collocare questi fenomeni interiori ed esteriori nella giusta dimensione. Una delle emozioni chiave è la paura. Comprendere la sua natura e familiarizzare col fatto che è semplicemente una carica di energia che possiamo osservare senza farci fagocitare semplificherà ogni processo. Essere coscienti dei propri processi interni aiuta a convertire ogni tipo di esperienza in un’opportunità piacevole di evoluzione. Mi piace pensare alle tempeste solari come a delle accelerazioni evolutive che arrivano in questa parte dell’Universo e che possono determinare un’apertura nella coscienza umana collettiva e contribuire a una nuova visione della realtà. Molte persone le avvertono poco prima che accadano: cambi di umore, nuove emozioni e stati d’animo, alcuni sono spinti ad attuare grandi cambiamenti e ad aprirsi a nuove possibilità. Certo è che la coscienza collettiva umana, al livello evolutivo attuale, vive immersa in uno stato ipnotico, alterato ed incosciente. Un cambiamento di frequenze potrebbe aprire milioni di coscienze e creare i presupposti per generare un reale cambiamento globale e farci passare da una fase evolutiva basata sulla competizione, sulla violenza e sull’individualismo ad un nuovo momento, dove riusciremo realmente ad applicare coerentemente i principi di cooperazione, di pace e consapevolezza. Che il Sole e le sue tempeste siano una sveglia il cui timer sta iniziando a suonare?

di - lunedì 03 febbraio 2014
 
 
 

DHAMMAPADA di Buddha - Capitolo 1: VERSI IN COPPIA (13-16)

Post n°797 pubblicato il 08 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

DHAMMAPADA di Buddha -

Capitolo 1: VERSI IN COPPIA (13-16)

 

http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_13.jpg

 

13. Proprio come la pioggia si infiltra attraverso un tetto di paglia mal costruito, così la passione penetra in una mente poco evoluta.

14. Proprio come la pioggia non si infiltra attraverso un tetto di paglia ben costruito, così la passione non penetra in una mente evoluta.

 

http://what-buddha-said.net/images/Dhamma_Images/old/Dhammapada_15.jpg

 

 

15. Chi compie il male piange adesso e piange dopo la morte. Piange in entrambi i mondi. Si lamenta ed è afflitto, ricordando le proprie azioni malvagie

16. Chi compie il bene gioisce adesso e gioisce dopo la morte. Gioisce in entrambi i mondi. Gioisce ed è felice, ricordando le proprie azioni virtuose.

 

 

 Fonte: http://www.saddha.it/wp-content/uploads/audio/Dhammapada/pdf/Dhammapada-1-Le-coppie.pdf

Fonte: http://what-buddha-said.net/Canon/Sutta/KN/Dhammapada.htm

 
 
 

BAMBINO DI TRE ANNI RICORDA LA SUA VITA PASSATA

Post n°796 pubblicato il 05 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

BAMBINO DI TRE ANNI RICORDA LA SUA VITA PASSATA
BAMBINO-REINCARNAZIONE
Un bambino di tre anni della regione del Golan, vicino al confine tra Siria e Israele, ha detto di essere stato ucciso con  un'ascia nella sua vita precedente. Ha mostrato agli anziani  del villaggio dove l'assassino ha sepolto il suo corpo e lì  hanno trovato lo scheletro di un uomo. Ha anche mostrato  agli anziani dove trovare l'arma del delitto; dopo aver  scavato lì è stata effettivamente trovata un'ascia. 
Nel suo libro, ‘I bambini che hanno già vissuto: la reincarnazione oggi’, il terapista tedesco Trutz Hardo racconta la storia di questo bambino, insieme ad altre storie di bambini che sembrano ricordare le loro vite passate con una precisione verificata. La storia del bambino è stata testimoniata dal dottor Eli Lasch, meglio conosciuto p er lo sviluppo del sistema sanitario a Gaza, come parte di un'operazione del Governo israeliano nel 1960. Il dottor Lasch, morto nel 2009, aveva raccontato questi eventi sorprendenti al terapista Hardo.
Il bambino era di etnia drusa e nella sua cultura l'esistenza della reincarnazione è accettata come dato di fatto. La sua storia però ha avuto il potere di sorprendere la sua comunità.
È nato con una lunga voglia rossa sulla sua testa. I drusi credono, come fanno altre culture, che le voglie siano legate alle morti in vite passate. Quando il bambino è stato abbastanza grande per parlare, ha detto alla sua famiglia di essere stato ucciso da un colpo alla testa con un'ascia.
È consuetudine per gli anziani portare un bambino all'età di tre anni nella casa della sua vita precedente se la ricorda. Il bambino sapeva da quale villaggio proveniva, così andarono lì. Quando arrivarono nel paese, il bambino ricordò il nome che aveva nella sua vita passata.
Un uomo del villaggio disse che l'uomo che il bambino affermava di esserne la reincarnazione, era scomparso quattro anni prima. I suoi amici e familiari pensavano che potesse essersi smarrito nel territorio ostile nelle vicinanze, come talvolta accade.
Il bambino ricordò anche il nome completo del suo assassino. Quando affrontò quest’uomo, il volto del presunto killer divenne bianco, ha detto Lasch a Hardo, ma non ammise l’omicidio. Il bambino poi disse agli anziani che poteva portarli nel luogo in cui il corpo era stato sepolto. In quel luogo trovarono lo scheletro di un uomo con una ferita alla testa che corrispondeva alla voglia del ragazzo. Trovarono anche l'ascia, l'arma del delitto.
Di fronte a questa evidenza, l'assassino ammise il delitto. Il dottor Lash, l'unico non druso, fu presente attraverso l'intero processo.

Fonte: http://www.epochtimes.it/news/bambino-ricorda-vita-passata-identifica-assassino-e-luogo-dove-era-stato-sepolto---126288

 
 
 

LE DIFFICOLTA’ SONO OPPORTUNITA’ PER ENTRARE “DENTRO DI NOI” di O.M. Aivanhov

Post n°795 pubblicato il 03 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

LE DIFFICOLTA’ SONO OPPORTUNITA’ PER ENTRARE “DENTRO DI NOI” di O.M. Aivanhov

 

MEDITAZIONE

Prima di lamentarvi o di ribellarvi alle prove e agli ostacoli, provate a considerarli come occasioni per imparare a contare unicamente sulle forze spirituali che sono in voi. Se foste tranquilli, soddisfatti, se nulla vi disturbasse, rimarreste alla superficie delle cose; invece, nell’isolamento e nella tristezza, siete obbligati ad abbandonare la superficie per cercare l’aiuto  dentro di voi. Il ruolo dell’iniziazione è appunto quello d’insegnare al discepolo a rientrare in se stesso per trovarvi la vera forza, il vero sostegno. Un tempo, l’Iniziazione avveniva nei templi; ora, avviene ovunque nella vita, e nei momenti in cui uno meno se l’aspetta. Voi pensate: «Ma perché non veniamo avvisati da qualche segno circa le prove che dovremo attraversare? Perché, nell’imprevisto, siamo costretti a cercare la salvezza molto profondamente in noi stessi, facendo quindi sforzi maggiori.

 
 
 

I DISCHI VOLANTI E IL RETICOLO ELETTROMAGNETICO TERRESTRE

Post n°794 pubblicato il 01 Luglio 2014 da alf.cosmos
 

I DISCHI VOLANTI E IL RETICOLO ELETTROMAGNETICO TERRESTRE

di Carlo Morsiani
(Relazione del III Meeting Internazionale di Ufologia dell'USAC 13-14-15 Ottobre 2000)

 

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Nella casistica ufologica si trovano numerosi avvistamenti accompagnati da anomalie elettromagnetiche, motori di auto che si spengono, disturbi radio, bussole che impazziscono, ed anche anomalie gravitazionali: i giroscopi impazziscono. In casi di atterraggio di UFO o volo molto radente al suolo si sono riscontrati fenomeni come la disidratazione di microorganismi e la presenza di composti che solo una forte esposizione a microonde può produrre. Gli UFO compiono manovre di volo complesse, arresti improvvisi, possono stazionare in un punto ruotando su se stessi, possono ripartire con accelerazioni impossibili agli aeromobili convenzionali, possono compiere svolte ad angolo retto, scomparire e riapparire in un altro punto, di notte presentano una forte luminosità il cui colore è variabile, di giorno la loro superficie presenta riflessi metallici. Ma si hanno segnalazioni di differenti aspetti: anche la forma è varia, non solo dischi, ma cilindri, triangoli, forme a delta, a “V, sfere di piccole dimensioni.

Questi fatti non sono spiegabili attenendosi alla scienza insegnata nelle università. La quasi totalità degli esponenti del mondo scientifico nega addirittura la realtà dei fatti. La motivazione è che, non essendo questi fatti studiati da esponenti del mondo scientifico, il materiale esistente non è da ritenersi scientifico. Invece esistono alcuni ricercatori universitari che applicano rigorosamente il metodo scientifico agli studi ufologici, ma si tratta di iniziative individuali, mentre è accettato solo ciò che ha l'approvazione istituzionale ed è pubblicato sulle più accreditate riviste scientifiche. Essendo le riviste ufologiche e i convegni considerati non scientifici dal mondo accademico, tutto ciò che è presentato non é considerato degno della minima attenzione ed è lasciato ai commenti scherzosi dei giornalisti, che trattano l'argomento come folklore. Tutte le documentazioni ufologiche presentate fino ad oggi non sono servite a modificare questa situazione. Alla ricerca di qualcosa che possa essere utile per le ricerche ufologiche ho scoperto che nella storia della scienza vi sono molti elementi trascurati.

A proposito del discusso Esperimento Filadelfia, non è mai esistito nessuno che potesse competere con Tesla nel vedersi accreditata la paternità della tecnologia necessaria per un fenomeno come la sparizione di una nave, la sua breve apparizione a Norfolk (Virginia), poi la riapparizione a Filadelfia, un viaggio interdimensionale, proprio come fanno gli UFO. Furono proprio gli avvistamenti ripetuti di ispirare il Capitano Bruce Cathie, pilota neozelandese, che cominciò ad annotare le rotte seguite dagli UFO sulle mappe aeronautiche. Questo lo portò alla scoperta che gli UFO viaggiano lungo le linee di un reticolo, non visibile, non materiale, ma pure esistente, e viste le sue proprietà, può essere descritto come elettromagnetico. Non è visibile in condizioni normali, ma avete osservato i fulmini? La distanza più breve fra due punti è una linea retta; come mai i fulmini procedono a zig-zag? E’ semplice: percorrono non la via più breve, ma quella di minore resistenza elettrica, lungo i canali del reticolo elettromagnetico, esattamente come le scariche prodotte da Tesla con le sue bobine.

Le svolte degli UFO ad angolo retto avvengono nei punti di incrocio del reticolo. Questi punti di incrocio sono vortici elettromagnetici, si trovano in coincidenza di luoghi come, ad esempio, il "Triangolo delle Bermude". Ciò spiega la sparizione di aerei e navi attraverso il tunnel interdimensionale prodotto dai vortici in particolari momenti, esattamente come quando gli UFO scompaiono improvvisamente. Nei punti di incrocio troviamo la grande piramide di Cheope, Stonehenge, persino la zona di Long Island, Wardenclyff, dove Tesla costruì la sua Torre, poi abbattuta, ma ne rimangono le fondamenta e lo stabile adiacente, ora di proprietà della Agfa-Gevaert. C'è il progetto di stabilirvi un museo dedicato a Tesla. Attualmente l’unico museo si trova a Belgrado, ma può essere visitato mediante internet. Proprio a Long Island c’è la base radar di Montauk, e, come in moltissimi altri punti del reticolo elettromagnetico, si trovano basi militari americane o NATO. Anche nel porto di Filadelfia c’è un punto di incrocio, ed una linea del reticolo lo congiunge con Norfolk.

Le coincidenze sono troppe per pensare che siano tutte casuali. Bruce Cathie, calcolando le distanze angolari fra i punti del reticolo, ha creduto che esistono rapporti matematici con la velocità angolare della luce, ed ha potuto calcolare le variazioni della velocità della luce fra lo spazio libero e le adiacenze degli astri, dove la velocità della luce diminuisce, e ha trovato i valori del campo gravitazionale e le rispettive variazioni dall’equatore ai poli. Le basi dove sono avvenute esplosioni nucleari sono collocate ai punti di incrocio, e grazie ai suoi calcoli Cathie ha scoperto che le esplosioni non sono fatte a caso ma solo in determinati momenti, che è stato anche in grado di prevedere in anticipo, perché seguono una legge ben precisa. Anche il CERN di Ginevra si trova in un punto di incrocio. Tutto questo fa concludere che il reticolo elettromagnetico ha un ruolo fondamentale per gli esperimenti nucleari. Non potrebbe essere diversamente: il reticolo elettromagnetico è esteso a tutto l’universo ed è il mezzo di tutti i fenomeni ondulatori.

La formazione della materia avviene per effetto della decelerazione della luce, che stabilisce un campo gravitazionale, in modo da consentire la formazione della materia, che altro non è che fluido eterico rotorivoluente, un’onda stazionaria pulsante che forma sfere, dandoci così l'illusione di una natura corpuscolare. Cathie ha finalmente risolto la formula di Einstein, sostituendo ad M, cioè massa, il suo equivalente espresso in termini energetici. La pulsazione della materia è ciò che noi chiamiamo tempo. Tutto questo spiega come gli UFO, attraverso i punti di incrocio del reticolo possano cambiare dimensione e viaggiare a fantastiche velocità nello spazio e nel tempo, senza subire gli effetti della gravitazione e dell’inerzia, ed essere alimentati dalla infinita energia di cui è pervaso l’universo. Le evoluzioni degli UFO sembrano fatte apposta per dimostrare che si tratta di esseri intelligenti, che possono manovrare i loro mezzi come vogliono, facendo cose che noi non sappiamo fare.

Con questo sono conscio di non aver dimostrato alcunché, se non, grazie alla realizzazione di Claudio e Marco, che la scienza è ben lungi dall’aver scoperto tutto, dato che la teoria attuale fallisce di fronte ad un esperimento come quello presentato. Ho soltanto voluto indicare dei percorsi di ricerca per coloro che desiderino farsi un’opinione personale, e non vogliano dipendere dalle apparenti “verità” preconfezionate dalla scienza ufficiale, i cui esponenti sono convinti che basti applicare su ciò che gradiscono l'etichetta di "scientifico"” per screditarne i contenuti agli occhi della gente. Lo spazio concesso non consentiva un’esposizione dettagliata degli argomenti elencati, ma questo può interessare solo a pochi ricercatori. Lo scopo della mia esposizione era piuttosto quello di dare una visione generale di ciò che può servire agli ufologi, perché penso che per comprendere meglio il fenomeno UFO sia utile comprendere meglio la realtà che ci circonda e la nostra stessa natura.

Fonte e articolo completo:  http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.9213

 
 
 
 
 

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