Dark side of Mars...

Un Volo d'ali...

"Nelle storie spesso succede che prima si sta bene, poi si sta male. In alcuni casi, si "sta".
Si sta e basta, nè bene, nè male.
E lei stava mettendo la sua vita fra le mie mani. Troppa responsabilità, troppa fragilità, troppa paura.
Accogliere la vita di una persona fra le proprie braccia significa molto, forse troppo per me.
Significa prendersi tutto: i suoi sogni, le sue paure, i suoi desideri, il suo modo di pensare, i suoi valori, il suo modo di amare, di fare l'amore, di parlare. Perfino gli orari del suo lavoro, il suono della sua sveglia, che la mattina suonava prima della mia."
(Fabio Volo, "Il tempo che vorrei")

Verissimo.

In alcuni casi, si "sta" e basta. Quello che succede qui e ora.
Si "sta" perchè l'altro non vuole lasciarti andare, si sta perchè a volte la situazione economica non consente di andartene per la tua strada e fare ciò che vorresti, oppure non te lo consente il tuo "senso dell'onore", cosa declassata e sopravvalutata, lo so bene, ma per me contano ancora i valori che mi ha trasmesso mio padre, e così è. Voglio guardarmi nello specchio a testa alta, la mattina.

Però mi accorgo che ci sto perdendo me stessa.

Sto perdendo il sorriso, l'allegria, la voglia di stare a casa mia.
Sto perdendo la voglia di alzarmi la mattina perchè so che ci sarà un'altra discussione che non porterà a niente.
Sto perdendo la voglia di comprare quel vaso per casa, sto perdendo il piacere di concedermi una serata come mi piace, sto perdendo lo slancio di fare quella gita perchè è una cosa per me, solo per me. 
Sto perdendo il gusto delle piccole cose, sto perdendo la ragazza che ero e forse non sarò più, ma sto perdendo anche la donna che ero convinta sarei diventata.

Questo perchè molte volte si guarda allo stare insieme con troppa leggerezza. Si pensa di poter cambiare la propria vita, di adattarla a quella di un altro senza considerare tutte le cose che dice benissimo Volo, compresa la sveglia che suona molto  prima della tua, e per te è l'incentivo ad alzarti e preparare la colazione e un sorriso con un bacio... e quando queste cose non sono apprezzate, conviene farsi delle domande. Ma prima.
Prima che tutto degeneri e prima di rovinarti la vita.
E prima che tu possa guardarti indietro e accorgerti di mille cose a cui avresti dovuto dare un peso, e che invece hai scelto di ignorare parte inconsciamente e parte perchè pensavi fossero solo tue fisime senza importanza.

E invece no.
Ho imparato l'importanza delle piccole cose.
Ho imparato che quando la tua persona non ti bacia, è perchè non ne ha voglia e qualcosa non va.
Ho imparato che vagonate di baci virtuali non ne fanno uno reale.
Ho imparato che quando non si accorge delle piccole cose, qualcosa di grande, non va.
Ho imparato che quando non si parla, o non si viene ascoltati, bisogna urlarla, la propria, se necessario.
Ho imparato che dietro le parole ci devono essere i fatti, o non se ne fa niente.
Ho imparato che quando qualcuno ti dice che sei importante, ti ci devi anche sentire. Ma la cosa PIU' importante, non una delle tante, una che c'è perchè non c'è altro di meglio. Una che c'è perchè è stata scelta, sopra tutte le altre.
Una per la quale fare di tutto non solo a parole, ma con i fatti.
Una che non lasci andare così, come nulla fosse, perchè senza di lei, non respiri, e se così è, non è abbastanza, per me.
Ho imparato ad ascoltare anche me stessa, oltre che sempre gli altri, e capire che se non mi sento a posto, allora anche per me, qualcosa di grande non va.

Ho imparato.

"Ho imparato che il contrario dell'amore non è l'odio. L'odio è assenza d'amore, così come il buio è assenza di luce. L'opposto dell'amore è la paura. Per la prima volta nella mia vita, non avevo paura, o meglio, avevo imparato a fare in modo che la paura non mi dominasse. Dal momento che avevo riconosciuto le mie angosce, esse avevano iniziato a perdere il loro potere su di me. Prima mi sembrava di poter fare solo poche cose nella vita. Adesso le mie possibilità mi sembravano infinite. La mia vita era sconfinata."
( Fabio Volo, "Un posto nel mondo")

E ora spero solo di poter avere la grazia e la forza di volerle davvero fare, queste cose.
Di non guardarmi indietro a settant'anni e dire che ho sprecato la mia vita troppo presto. Che avrei potuto e non ho fatto. Che mi sono accontentata di chi non teneva abbastanza a me da volermi nella sua vita a tutti i costi, o di chi pur non avendo voglia di tenermici, non si decideva a lasciarmi libera perchè era troppo comodo mantenere l'apparenza di una vita "normale".
Che mi sono accontentata e basta.
Questo sarebbe forse lo spreco più grande.
O no?

E comunque.

E' un mondo difficile.

Phoenix* cogitans