la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
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« AUTORITRATTO | DOLORE SENZA FINE » |
Post n°355 pubblicato il 07 Ottobre 2012 da lorifu
Nonostante che la palpabile crisi abbia spazzato via in un colpo solo ottimismo e certezze, centri commerciali, outlet, sale multiplex e store di ogni tipo e misura continuano a crescere come funghi un po’ dappertutto, anche a pochissima distanza l’uno dall’altro. Io non ho che da scegliere, basta una decina di chilometri e li raggiungo in ogni direzione. Shopping centre outlet, cash and carry senza parlare dei numerosissimi Iper con una connotazione più specificatamente food and beverage sono tutte definizioni inglesi visto che il concetto di centro commerciale viene direttamente dagli USA ed è andato sviluppandosi nel nostro Paese in un crescendo mozartiano. All’inizio, per l’italiano appena inebriato dal passaggio all’euro che l’aveva consacrato cittadino europeo a pieno titolo, con in tasca un potere d’acquisto non ancora rosicchiato dalla futura catastrofe economica, divenne la nuova frontiera del consumismo più sfrenato, abbagliato dai rutilanti giochi di luce e scenografie rubate alla più azzardata fantasia. E cominciò a riversarsi a frotte, famiglie intere, due tre figli a seguito non trovavano di meglio che andare a trascorrere i sabati pomeriggio al centro commerciale preferendo riempirsi di odori provenienti dalle varie cucine multietniche dove hot dog e affini avevano la meglio piuttosto che ossigenarsi i polmoni in mezzo alla natura. L’idea metropolitana era tutta qua ma ancora adesso mi è difficile cogliere il senso di questa abbuffata di stimoli in un non luogo reale che ha preso il posto della piazza, luogo deputato per eccellenza azzerando chiacchiere e pensieri da sempre legati a un incontro a cielo aperto. Qui ci si dà appuntamento, si prende l’aperitivo, si compra, ora più che mai diventato un optional, e si fa lo struscio, il rito più sociale e antico che esista ma il più bel manufatto architettonico o la ricostruzione scenografica più felice non possono creare l’atmosfera di una via del centro storico magari affrescata da un cielo stellato. E’ cambiato il modo di relazionarsi, lo stile di vita e questo mutamento di abitudini è diventato oggetto di studi perché paradossalmente, l’accorciamento delle distanze, invece di unire ha diviso e ci sentiamo molto più soli oggi in un centro commerciale affollato all’inverosimile che al limitar di un bosco in un giorno autunnale.
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Sono le nuove piazze, hai detto bene, ma senza quell'aggregazione che c'era nella Piazza del paese. Sono piazze in cui un fracco di gente va e viene, perlopiù incazzata e di fretta.
Devo dire che, quando posso, preferisco il rapporto con il negoziante sottocasa...almeno finchè resiste...
Ciaociao...:o)
La mia fortuna è che, risiedendo nella bassa, non ho di questi - per così dire - "problemi". Per la verità mia nuora ha la manìa dello struscio ( tra l'altro in meridione, ho notato, è ancora una specie di "cult") fra negozi di vario genere, ipermercati etc. un pò per passare il tempo, guardare vetrine, ma anche per adocchiare qualcosa che potrebbe acquistare più in là.. etc. etc.
Invece mio figlio è come me: queste cose non gli piacciono per niente! .. ahahahaha.. Infatti e per quel che mi riguarda, quando esco di casa senza particolari mete, in genere "seguo" itinerari turistici in zona, per esempio intorno allo Stella che è una vera miniera della natura: ogni volta trovo sempre qualche piccola novità sugli stessi itinerari afferenti nidi di volatili, animaletti che vivono in terra, piante di una certa importanza, rigogliosità etc. Percorrere oltre che sulle rive anche in motoscafo il fiume, se possibile fino alle foci, vicino Lignano..
Oppure, tempo permettendo, andare in montagna. Tu sai che, fra l'altro, il F.V.G. è pieno di castelli: fra "ruderi" e altri tenuti molto bene - abitabili volendo, meta di turismo in alcuni casi, ce ne sono oltre 120, ergo..
Mi sa che friulani che ne conoscono almeno una ventina, siano come le mosche bianche! .. aahahaha..
Credo che quei luoghi da te citati - "cattedrali" di pessimo gusto architettonico, oltretutto - siano, specie in estate, meta di persone anziane che, non potendo permettersi un climatizzatore oltre spese sostanziose per il proprio sostentamento di qualsiasi genere, vanno lì per.. rinfrescarsi. E fanno benissimo, oltretutto!
Questi sono alcuni dei uno dei motivi per cui me ne sono scappato dalla città tanti anni fa, luogo certo prodigo di molti confort, ma anche di grande confusione, di vita frenetica e di aria a volte irrespirabile.
Un abbraccio ^___^
"Sicchè quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all’anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: — Roba mia, vientene con me!".
Hai voglia..