Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« INCOMPRENSIONIAUTORITRATTO »

VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE

 

Anna Karenina

 

Ho appena letto: “Viaggio al termine della notte” il capolavoro di Celine, grande scrittore francese malversato  in Patria, apparentemente per le idee di collaborazionismo e antisemitismo che gli venivano rivolte e per l’aura di maledettismo che aleggiava intorno alla sua figura, in realtà per la carica di verità che percorre interamente   il suo  “Viaggio” e  che è un’analisi spietata delle  miserie dell’uomo e della società in cui vive.

Un viaggio allucinante in cui la parola speranza non esiste annullata da pagine  in cui l’esplorazione dell’animo umano è una drammatica corsa verso il nulla.

Romanzo largamente autobiografico perché narra le vicende del dott. Bardamu/Celine a contatto con una realtà agghiacciante a partire dagli orrori della guerra in trincea e dell’esperienza coloniale in Africa alla quale seguì  il lavoro in America, presso la grande  Ford a Detroit, simbolo del capitalismo e sogno americano.   Un breve intermezzo d’amore a New York, unica isola felice nella vita del protagonista, poi la professione di medico esercitata nella periferia di Parigi, medico dei poveri dei quali mostra la faccia più disperata ma anche la più disgustosa.

Povertà e sentimenti sordidi e abietti  si fondono in una lucida rappresentazione della realtà alla quale non sfugge  la ricca borghesia parigina, ipocrita e amorale.

Analisi spietata dicevo in cui l’uomo, vivisezionato,  viene mostrato nudo in tutta la sua miseria sia materiale che spirituale e non c’è pietà, né disincanto nel dire le verità che non vorremmo sapere né vedere ma che purtroppo ci sono.

 La sua è una riflessione profonda sui “perché”  della vita e soprattutto su come viene “violentata” dall’uomo diviso nelle varie gerarchie.

 Cinico e dissacrante  anche quando suscita una risata o una lacrima, si ha la sensazione di vivere un incubo e si vuole arrivare alla fine della notte per sentire una nota positiva, ricevere una rassicurazione che non ci sarà.

 

Ci sono pagine di una crudezza che rasenta il nihilismo più assoluto

 

…Quel che è peggio è che uno si chiede come l’indomani troverà quel po’ di forza per continuare a fare quel che ha fatto il giorno prima e poi già da tanto tempo, dove troverà la forza per quelle iniziative sceme, quei mille progetti che non arrivano a niente, quei tentativi per uscire dalla necessità opprimente, tentativi che abortiscono sempre, e tutti per arrivare a convincersi una volta per tutte che il destino è invincibile, che bisogna sempre ricadere ai piedi della muraglia, ogni sera, sotto l’angoscia dell’indomani, sempre più precario, più sordido…

 

 ma altre in cui ti sorprendi che sia lui, Celine, a scriverle come quelle rivolte a Molly, la donna da lui amata, un passo di rara bellezza in cui ti chiedi  come sia possibile che nell’animo umano possano albergare contemporaneamente due modi così contradditori di concepire la vita.

 

 ...“Buona, ammirevole Molly, vorrei se può ancora leggermi, da un posto che non conosco, che lei sapesse che non sono cambiato per lei, che l’amo ancora e sempre, a modo mio, che lei può venire qui quando vuole a dividere il mio pane e il mio destino furtivo. Se lei non è più bella, ebbene tanto peggio! Ci arrangeremo! Ho conservato tanto della sua bellezza in me, così viva, così calda che ne ho ancora per tutti e due e per me almeno vent’anni ancora, il tempo di arrivare alla fine. Per lasciarla mi ci è voluta proprio della follia, della specie più brutta e fredda. Comunque, ho difeso la mia anima fino ad oggi e se la morte, domani, venisse a prendermi, non sarei, ne sono certo, mai tanto freddo, cialtrone, volgare come gli altri, per quel tanto di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato nel corso di qualche mese d’America”. ...

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 29/09/12 alle 16:14 via WEB
Ho letto appena qualcosa di Celine,ed anche una delle sue ultime interviste ad un giornale italiano,quando ancora er aostracizzato per le sue simpatie per il nazismo e la Repubblica di Vichì.Un personaggio davvero interessante e fuori dagli schemi.Il destino ha voluto che non riuscissi ad approfondirne la conoscenza.Per cui,grazie infinite per un post così interessante e divulgativo che apre su aspetti tanto notevoli del personaggio.............Un abraccio ed un fiore per un felice fine settimana.............W.........
 
 
lorifu
lorifu il 30/09/12 alle 08:41 via WEB
Io penso caro W che quando siamo davanti a un autentico capolavoro tutto dovrebbe passare in secondo piano, simpatie, appartenenze, ideologie. E’ come disconoscere l’opera di Nietzsche o Ezra Pound, già condannato per le sue idee di destra. Celine, del quale ho letto solo il “Viaggio” in tono dissacrante mostra la realtà come la vede lui, il suo pensiero può non essere condiviso (anche per la sua totale mancanza di ipocrisia) ma nei suoi confronti c’è stata una vera e propria campagna di emarginazione. Buona domenica a te, caro amico. :-))
 
roseilmare
roseilmare il 29/09/12 alle 20:13 via WEB
Mi pare un libro inquietante. Solo l'amore per Molly riscalda il protagonosta. Troppo poco però. Ma il libro ti è piaciuto?
 
 
lorifu
lorifu il 30/09/12 alle 08:51 via WEB
Ho affrontato questo libro non con quella leggerezza con cui si legge un buon libro d’autore ma con la consapevolezza che sarei andata incontro a perplessità, indignazione, compassione verso i protagonisti della vicenda. Sapevo chi era Celine ma di lui non avevo letto nulla. Sin dalle prime pagine sono rimasta sconcertata per il linguaggio senz’altro innovativo e di rottura nel panorama letterario di quei tempi, mi sono dissociata dalla brutalità di certe descrizioni e dalla critica feroce nei confronti del potere, della società, falsa e ipocrita ma non ho potuto non cogliere nelle sue invettive un disperato inno alla vita, quella che avrebbe voluto fosse. ;-))
 
Leone.ssa13
Leone.ssa13 il 29/09/12 alle 22:04 via WEB
sembra un libro molto interessante e penso che mi piacerà! ciao buonanotte ^_^
 
 
lorifu
lorifu il 30/09/12 alle 08:53 via WEB
Non è comunque una lettura da fare a cuor leggero. Ciao, un affettuoso saluto, loretta
 
zuaro2
zuaro2 il 30/09/12 alle 08:37 via WEB
Per scrivere un commento più appropriato dovrei conoscere meglio il personaggio ed aver letto qualcosa di suo, cmq la parte che più mi ha colpito del tuo commento è la speranza e l'incertezza dell'indomani, quasi come se la vita fosse vissuta giorno per giorno. E' una sensazione questa ed a volte una realtà molto ricorrente anche ai giorni nostri per una serie di motivi che tutti noi sappiamo benissimo. Tolte poche cose, se andiamo a ben vedere, la realtà e forse la vita sono molto squallide e la maggiora parte della gente le colma con surrogati "esterni" per renderle più accettabili, ma è un'illusione, arriva la sera o la mattina ed il muro si ripresenta, probabilmente non è quella la strada giusta. La conoscenza della storia, la lettura e l'approfondimento dei drammi altrui, soprattutto quelli collettivi, potrebbe servire a qualcosa, quanto meno a far riflettere.
 
lorifu
lorifu il 30/09/12 alle 09:31 via WEB
Hai colto nel segno Elvio. La vita descritta da Celine, è la vita che potrebbe riguardarci tutti, è la vita dei salariati, degli operai alla catena di montaggio il cui mondo finisce in fabbrica. E’ la vita in cui gli ideali sono solo parole, in cui la povertà è considerata una malattia senza guarigione. E’ la vita senza finzioni, è la vita in cui gli uomini sono soli, impauriti, in preda al loro destino. E’ la vita in cui anche uno come lui, che ha deciso di stare dalla parte dei poveri, curandoli gratis, si ammalerà della stessa loro malattia. E’ la vita senza speranza e per certi versi può assomigliare a quella che stiamo vivendo.
 
Less.is.more
Less.is.more il 30/09/12 alle 10:07 via WEB
Non ho letto nulla di Céline e non ne conosco nulla, lo confesso. Ma so bene che non manca mai fra le letture dei palati raffinati, è anche esibito talvolta (non è il tuo caso) perché fa chic. Il tuo post mi ha incuriosita e molto invogliata alla lettura. Voglio sapere come tratta, riga dopo riga, la vita vista come momento agghiacciante. Emblematici i brani che hai scelto. Mi sento pure di comprendere quello scritto pensando a Molly, la cui intensità di contenuto mi avevo fatto ben intuire nella sintesi del racconto. :-)
 
 
lorifu
lorifu il 01/10/12 alle 19:30 via WEB
E’ un libro che non lascia indifferenti, nel bene e nel male nel senso che andrebbe letto anche da coloro che ne ravvisano l’odore anarchico, di chi non crede a niente e a nessuno. Nella lettura non ho cercato di immedesimarmi in quella squallida realtà ma di comprendere le ragioni di quella corsa verso gli inferi o meglio di quella che per lui è la vita: …una scheggia di luce che finisce nella notte. Un abbraccio.
 
Vince198
Vince198 il 30/09/12 alle 10:14 via WEB
Conosco poco Celine però mi pare che questo debba essere il suo "best seller". Mi riprometto di leggerlo per poter dare, poi, una risposta più adeguata, senza cercare di dire cose, esprimere pareri a pelle, a "intuito". Sicuramente mi piacciono poco i nichilisti che pongono in discussione qualsiasi cosa, amanti loro del "non sense"..
Non credo possa esserci qualcosa di particolarmente costruttivo ed istruttivo con chi, per l'appunto, la realtà corrisponderebbe al "nulla", più o meno.
Personalmente preferisco proposizioni più concrete, dato che finora ho certamente "vissuto" e in modo molto concreto.
Comunque hai tirato fuori un argomento, a mio avviso, alquanto "pruriginoso"..
Ciao Loretta, buona domenica con un abbraccio ^___^
 
 
lorifu
lorifu il 01/10/12 alle 19:46 via WEB
E’ vero, Celine è stato catalogato tra gli scrittori scomodi o meglio un nichilista puro anche se in realtà la sua vita fu tutta improntata all’azione, alla quale non si sottrasse nonostante il suo scetticismo di fondo. E’ chiaro che un pessimismo così dirompente in cui non trova spazio né la fede né la speranza può diventare un terreno di discussione sul quale confrontarsi. Ciao Vince :-)
 
Led_61
Led_61 il 30/09/12 alle 22:13 via WEB
Celine è dopo Miller uno dei miei scrittori preferiti, la mia lettura risale a parecchi anni fa ma mi ritornano ancora in mente certe descrizioni di Parigi o della campagna dove per un periodo si trasferisce, il suo è un raccontare crudo, senza molta retorica ma vicino alle persone del popolo di cui racconta miserie e debolezze.
 
 
lorifu
lorifu il 01/10/12 alle 19:51 via WEB
E’ uno scrittore di rottura. Il suo Viaggio è un libro che scuote le coscienze ma, proprio perché si pone come una provocazione, non poteva non trovare resistenze tra pubblico e critica dei suoi tempi. Buona serata, loretta :-))
 
E1818
E1818 il 01/10/12 alle 17:34 via WEB
bentrovata Loretta, non conoscendo il personaggio, mi sono andata ad informare su internet, ma mentre leggevo il tuo post, ad intuito, mi ha ricordato BUKOWSKI e con sorpresa ho letto che proprio Bukowski, definiva Celine il più grande scrittore degli ultimi duemila anni.Il suo stile letterario era ammirato dagli scrittori che rappresentavano "la beat generation americana".Io adoro lo stile dissacrante di Bukowski, descrive la vita per quello che è, senza filtri, pregiudizi o censure.Mi piace, chissà forse rappresenta la parte trasgresssiva, ribelle, non schematica, e quindi non gestibile che sonnecchia all'interno del nostro io aspettando il nostro permesso x manifestarsi. ciao ^___^
 
 
lorifu
lorifu il 01/10/12 alle 22:41 via WEB
Celine , Bukowski, Miller si possono accomunare tutti per l’urgenza di raccontare raccontandosi vomitando tutto lo sdegno, in modo diversi, nei confronti di una società che disprezzavano. Ho letto Tropico del Cancro di H. Miller ma non mi è piaciuto perché eccessivamente trasgressivo e sboccato, di Bukowski ho letto qualche poesia , veramente bella, ma Celine lo trovo senz’altro il più grande per come è riuscito a raccontare, adeguando anche il linguaggio, la vita nei suoi risvolti peggiori senza che l’uomo possa fare alcunchè per cambiarne il corso. Ciao carissima, a presto. :-))
 
Lolablu7
Lolablu7 il 02/10/12 alle 22:34 via WEB
Non conosco l'autore, per cui non mi addentro in commenti che potrebbero apparire banali o svilire il contenuto del tuo bel post. Tra l'altro lo leggo per metà. Al prossimo. Un abbraccio:-)))
 
 
lorifu
lorifu il 03/10/12 alle 22:47 via WEB
Un saluto affettuoso per la tua graditissima presenza. :-)
 
giramondo595
giramondo595 il 03/10/12 alle 06:07 via WEB
Buon risvegliooooooooooooooo. Non conoscevo questo scrittore e questo libro. Bacioni
 
 
lorifu
lorifu il 03/10/12 alle 22:48 via WEB
Grazie giramondo. Anche un blog può servire a qualcosa. :-))Buona serata.
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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