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« THE CIRCLE REVIEW N. 7Un anno se ne va »

IL CERCHIO

Post n°503 pubblicato il 21 Dicembre 2014 da lorifu
 

 

Due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio.

Franza Kafka, Aforismi di Zürau, Adelphi

 

Quante interpretazioni poter dare a una frase del genere?

L'ho letta e riletta un'infinità di volte, inserita nel contesto degli aforismi che per sagacia e profondità non sono da meno della ben nota produzione letteraria di questo immenso scittore e nel tentativo di cercarne il  significato ho convenuto che è il tuo che conta, quello che riesci a cogliere con la sensibilità,  il vissuto esperienzale, le scelte, quello che hai fatto o quello che avresti potuto fare.

Ma cosa significa restringere il cerchio? Può essere il rendersi conto  di quelle che sono le proprie possibilità e i propri limiti? Ma si può imbrigliare un sogno, quella capacità di astrazione  che soprattutto in gioventù pervade ogni fibra del tuo essere e ti fa sentire padrone del mondo?

A vent'anni non puoi sapere dove ti trovi nel cerchio, lo allarghi a dismisura in base ai progetti, le aspirazioni e ti fidi, di te stesso, degli altri, vai avanti e non vedi ostacoli alle tue proiezioni finchè iniziano i primi inciampi, le prime delusioni. 

E allora che incominci a restringere il campo d'azione, a ridimensionare il cerchio e a individuare e riposizionare la tua collocazione al suo interno. Spesso diventa una dolorosa presa di coscienza che ti costringe a fermarti e a riflettere.

E' in base alla tua tempra, personalità che scegli se continuare per le vie impervie e accidentate o privilegiare un cammino piano, prevedibile, senza rischio di cadute ma che ti occlude la vista di un panorama mozzafiato.

La consapevolezza non porta con sé scelte sempre felici,   spesso significa rinuncia  e già la parola stessa prelude a  privazione.

E non è facile privarsi dello slancio vitale, quello che dà senso al tutto, quello che ti spinge ad uscire dal cerchio, a nasconderti al di fuori di esso in un tentativo estremo di sottrarti alle leggi imposte dalla ragionevolezza.

 

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Commenti al Post:
gesu_risortoannunz1
gesu_risortoannunz1 il 21/12/14 alle 10:55 via WEB
Che possa essere un giorno speciale fatto di pace amore e serenità, indistintamente per chi crede o per chi non crede. Che possa essere un Natale di pace amore e serenità da trascorrere con chi più si ama in compagnia di un abbraccio di un sorriso delle cose che contano Auguro a chi non sogna un nuovo sogno. A chi non spera una nuova speranza. A chi odia la capacità di amare. A tutti quanti un sereno Natale.
 
 
lorifu
lorifu il 22/12/14 alle 00:03 via WEB
È un bell'augurio. Grazie!
 
catanzarogiusep50_1
catanzarogiusep50_1 il 21/12/14 alle 15:43 via WEB
Non sempre nella gioventù s'è vissuto in una botte dai cerchi larghi, così quando riesci ad avere la tua libertà e qualche spazio in più, anche se sei avanti negli anni, allarghi il tuo cerchio. Stringere il cerchio! Una parola che limita e lo si deve fare solo in casi estremi, potremmo trovarci isolati e vivere in solitudine non sempre è piacevole. Buona domenica e felici festività natalizie.
 
 
lorifu
lorifu il 27/12/14 alle 22:59 via WEB
Conoscendoti so a ciò che ti riferisci. Tu ti troverai sempre nel cerchio per il tuo innato ottimismo e propensione a comunicare. Grazie Pino e Buon Anno..ormai :-)
 
eugenia1820
eugenia1820 il 21/12/14 alle 15:47 via WEB
Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente. Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare. Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro. Se ci stacchiamo da qualcosa che alla lunga rappresenta un peso piuttosto che un aiuto ad andare avanti, poi saremo pronti ad aprirci all’essenziale, a ciò che conta. Sebbene a volte, dall’esterno, questa possa sembrare una perdita, con il tempo finirà per rivelarsi un guadagno per noi e per altri.
BERT HELLINGER
AQ presto e sew non ci sentiamo TANTI AUGURI SINCERI DI BUONE FESTE!
 
 
lorifu
lorifu il 27/12/14 alle 23:24 via WEB
Interessante il pensiero di Hellinger anche se la sua riflessione presuppone una sorta di analisi comportamentale che dovrebbe portare a una forma di liberazione da condizionamenti e azioni preordinate. A me premeva evidenziare la difficoltà a razionalizzare tutto ciò che parte da un impulso e bisogno autentico di sperimentazione. Ciao Eugi. Un bacio :-)
 
woodenship
woodenship il 21/12/14 alle 17:25 via WEB
No,non è per niente facile"...restringere il tuo cerchio..."Di quale cerchio si tratta?Conoscendo l'autore assai poco,si rimane senza parole:suona paradossale l'affermazione,a maggior ragione che si lascia leggere come un'esortazione in un momento particolare della propria esistenza,ovvero quando gli spazi si dovrebbero allargare e si hanno,parafrasando il titolo di un film"Grandi speranze"all'orizzonte.Invece il signor K.invita a restringere il cerchio,come se avesse il terrore di perdere la nozione e la cognizione di dove si trovi,di dove ci si possa ritrovare proprio all'inizio dell'avventura detta vita.Mi viene in mente una delle sue opere cosiddette incompiute"Amerika".L'eroe,ad un certo punto,arrivato in Amerika,si perde tra i corridoi e le cabine,su per i ponti del transatlantico che l'ha portato su quei lidi.Tanto che a me lettore si è manifestata una crisi di paura,di claustrofobia,al pari del ragazzo,insomma:un vero e proprio terrore di essersi persi e di non trovare più la strada per uscire fuori indenni da una situazione intricata,come quella in cui,arrivati in terra straniera,si sono persi i bagagli,i documenti e pure la direzione.Dunque che dire di quel:"restringere il cerchio"?Probabilmente si potrebbe leggere come un richiamo a concentrarsi sulla capacità di orientarsi, e quindi di comprendere la propria realtà,in modo da potersi muovere a proprio agio e senza già partire come chi è spaesato e inconsapevole persino di dove si trovi.Anche ne"Il castello"e nel"Processo"come pure nella"Metamorfosi",i personaggi sono sempre sul border line,sul confine tra la razionalità e l'irrazionalità.Rischiano sempre di perdere la bussola perchè il mondo intorno si fa illeggibile e misterioso,determinato da forze e volontà esterne all'individuo.Costui dovrà sempre essere capace di restringere il proprio raggio d'azione per capire anzitutto chi è lui e poi identificare tutto ciò che gli è d'intorno.In modo da potere affrontare la vita con qualche certezza e,con più speranze, di sopravvivenza all'ordine costituito che risulta tanto ostico ed estraneo,per non dire minaccioso e oscuro...Ecco,in questa chiave mi pare che l'esortazione di K.risulti meno paradossale,poichè non chiede di rinunciare ai grandi spazi speranzosi,bensì di cercare prima di avere coscienza di chi si sia e di dove ci si trovi,prima di effettuare il proprio viaggio.Ma ciò,come rammenti nella tua conclusione,arriverebbe a togliere ai molti, quello slancio dato dall'incoscienza giovanile.Uno stato mentale e d'entusiasmo che, alle volte, aiuta a superare le difficoltà,ed altre porta alla catastrofe.Ma evidentemente il buon K.era di natura previdente e cauta,tanto da ritenere l'azzardo giovanile come qualcosa di per sè deprecabile........Come sempre argomenti assai pregnanti e per nulla facili,mia carissima amica.Grazie per lo spunto e per le considerazioni molto belle e stimolanti.......Un abbraccio ed una carezza di vento soave..........W........
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 00:19 via WEB
Non posso che accogliere le tue considerazioni peraltro molto convincenti riguardo all’idea di cerchio alla luce delle opere di kafka in cui il senso di angoscia e di situazioni paradossali che schiacciano l’uomo nella sua individualità e libertà lo porterebbe proprio ad evitare di aprirsi ad esperienze incontrollabili e ingovernabili. Leggere kafka e il suo smarrimento esistenziale senz’altro aiuta a comprendere le angosce dell’uomo moderno che spesso non sa trovare risposte al perchè di certi avvenimenti subendo senza poter far nulla il peso della colpa nonostante il credo nella forza della verità. Grazie per il tuo commento approfondito e articolato...é sempre un piacere leggerti. Un abbraccio, loretta
 
angiolhgt
angiolhgt il 21/12/14 alle 19:35 via WEB
i nostri cerchi sono concentrici proprio come nel tiro a segno ma quello centrale più piccolo con i punti più alti è il cerchio dei nostri valori non negoziabili, della nostra dignità e onorabilità...il nostro perimetro sia elastico con il limite di un nucleo granitico
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 00:24 via WEB
Condivido in pieno le tue considerazioni perché anch'io credo che certi valori siano assoluti e immodificabili.
 
Vince198
Vince198 il 22/12/14 alle 14:37 via WEB
Mi viene da pensare che un giusto mix di consapevolezza ed intuito di volta in volta possano indicarci la via da seguire, la migliore possibile. Se sia quella giusta non lo so con assoluta certezza, però so per certo che è quella che si avvicina di più all'optimum desiderato. Quel gioco di perenne equilibrio, nella nostra vita, è un alternarsi della ragione e della passione senza permettere che ciascuna di queste peculiarità prenda sopravvento definitivo sull'altra .. ^______^
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 00:26 via WEB
Un gioco di equilibrio a salvaguardia del nostro benessere interiore. Grazie Vince :-)
 
Dilorman
Dilorman il 23/12/14 alle 12:39 via WEB
io voglio essere una particella anti-materia: essere ovunque ma anche in nessun luogo :D
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 00:29 via WEB
È la paura di sbagliare...o la ricerca della perfezione?
 
ranocchia56
ranocchia56 il 24/12/14 alle 16:03 via WEB
Infatti come tu dici quando si è giovani il cerchio si allarga sempre di più alla ricerca di tantissime cose, e quando ci si trova davanti ad ostacoli, inevitabilmente si inizia a stringere un pò quel cerchio, altre delusioni, altri ostacoli e sconfitte e il cerchio un pò alla volta inesorabilmente si chiude. No, questo non deve accadere mai, è vero che consapevolezza vuol dire far svanire tutti i sogni, fare grandi sacrifici, essere privati della libertà di spaziare con la mente, ma visto che è inevitabile che il cerchio si stringa, sta a noi non chiuderlo definitivamente. Come? Magari smettendo di allargarlo in un derminato punto e provando ad allargarlo un pò da un altro. Ci si può fare, basta volerlo.. Ti lascio un augurio di realizzare ciò che più desideri un grande abbraccio e un bacio:)) Rosa
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 09:56 via WEB
Mi piace il tuo spicciolo modo di far convivere desiderio di starci nel cerchio e senso di inadeguatezza per gli avvenimenti della vita. Riuscire ad adeguarsi alla logica del cerchio con gli opportuni accorgimenti denota grande capacità di adattamento e ottimismo. Ti abbraccio con affetto, loretta
 
Vince198
Vince198 il 24/12/14 alle 16:04 via WEB
Sol per lasciarti i miei più affettuosi auguri di Buon Natale cui aggiungo quelli di un Anno Nuovo che sia sul serio prodigo di beltà (auguriamocelo e con il cuore).. ^________^
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 00:31 via WEB
Ricambio con affetto carissimo Vince. Aspettiamoci sempre qualcosa di meglio ricordando però non soltanto il peggio di quel che é stato. :-)
 
bepaapranz
bepaapranz il 24/12/14 alle 16:31 via WEB
Chissà se fuori del cerchio c'è la felicità. Ciao Beppe
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 00:31 via WEB
Bella domanda. :-)
 
Led_61
Led_61 il 27/12/14 alle 21:48 via WEB
Come gran parte di quanto scrive Kafka, rimani intrappolato dal suo modo di vedere la realtà in modo deformato, nel portare al paradosso le situazioni della vita e le sue frasi ti rimangono impresse. E' sicuramente una frase di un pessimista da qualunque punto di vista la si guardi, ma sicuramente ci fa capire che qualcosa di irrazionale e illogico nel nostro percorso ci sarà sempre.
 
 
lorifu
lorifu il 28/12/14 alle 10:00 via WEB
Ecco, la differenza sta in quel "irrazionale e illogico" da cui il senso di angoscia nei confronti della vita.
 
Dilorman
Dilorman il 29/12/14 alle 00:39 via WEB
credo che il cerchio sia di un diametro proporzionale alle energie che metti in campo nel corso dell'esistenza...quando senti di aver scollinato, comincia a restringersi per poterti permettere di mantenere il controllo della realtà e dei sogni che puoi o sai gestire...ciaoooo!
 
 
lorifu
lorifu il 29/12/14 alle 23:13 via WEB
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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