Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« Donne 2 - 8 marzoIl principe ranocchio »

Flamenco

Post n°583 pubblicato il 17 Marzo 2017 da lorifu
 


 

Essere flamenco è avere un'altra carne, un'altra anima, altre passioni,
un'altra pelle, altri istinti, desideri:
è avere un'altra visione del mondo, con il senso grande;
il destino nella coscienza, la musica nei nervi,
fierezza indipendente, allegria con lacrime;
è il dolore, la vita e l'amore che incupiscono.
Essere flamenchi è odiare la routine e il metodo che castra;
immergersi nel canto, nel vino e nei baci;
trasformare la vita in un'arte sottile, capricciosa
e libera; senza accettare le catene della mediocrità;
giocarsi tutto in una scommessa;
assaporarsi, darsi, sentirsi, vivere! Questo.
Elegìa del cantaor - Tomàs Borràs

È riconoscersi in quell’ intrico, volteggio di mani, che assieme al battito ritmico dei piedi danno corpo a un’altra te, in contrasto con quella dei movimenti controllati, pensieri ingabbiati, gesti preordinati da regole stabilite.
È uscire dall’involucro ordinario, prendere altre forme, sentire con le mani e toccare con gli occhi, in un’estensione dei sensi che vanno ad abbracciare l’infinito.
Vivere la musica a pori aperti, farla entrare da uno scalpiccìo di piedi come linfa vitale in ogni centimetro di pelle, vibrante alle sonorità che trasformano il lamento esistenziale in un guizzo di vita e d’amore. E’ pianto e gioia fusi in un unico moto. È scoprire che nella sregolatezza, esasperazione dei movimenti vi è l’armonia del tuo essere unico e irripeti
bile.

 

 

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Commenti al Post:
vivaildivertimento
vivaildivertimento il 17/03/17 alle 13:02 via WEB
Vivere la musica attraverso il ballo è bellissimo. Non so però se ballo "strutturato" come il flamenco mi piacerebbe...
 
 
lorifu
lorifu il 22/03/17 alle 21:49 via WEB
A me piace vederlo più che ballarlo...
 
woodenship
woodenship il 18/03/17 alle 20:40 via WEB
Mi pare che qualcuno abbia detto che,gli spagnoli,siano gli unici a divertirsi mostrandosi arrabbiati.Ed in effetti cos'è il flamenco,se non espressione di una passionalità che monta, controllata allo spasmo?..........Un bacio scintillante di stelle primaverili.........W.......
 
 
lorifu
lorifu il 22/03/17 alle 22:01 via WEB
L'anno scorso l'ho visto dal vivo a Madrid. Non sembravano ballerini ma personaggi autentici che stavano esternando le loro forti emozioni. Ricambio Il bacio :-)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 20/03/17 alle 08:26 via WEB
Gli spagnoli hanno un modo tutto particolare di esprimersi, riescono a mescolare vari sentimenti esprimendoli con la danza, dando vita a qualcosa di irripetibile e difficilmente comprensibile. Un abbraccio.
 
 
lorifu
lorifu il 22/03/17 alle 22:06 via WEB
Mi piace la Spagna e gli spagnoli. Assomigliano molto nell'impetuosità ai nostri meridionali. Sia a Madrid che in Andalusia ho riscontrato una gran voglia di vivere e la danza diventa quasi una terapia per liberarsi dalle tensioni. Un abbraccio forte Rosa :-)
 
Vince198
Vince198 il 22/03/17 alle 06:23 via WEB
Dopo aver letto questo bel post, m'è tornato in mente, con una certa nostalgia, quel .. mostro di bravura che è stato il maestro andaluso di flamenco Paco De Lucia, alle sue "contaminazioni" di uno stile musicale, di una danza classica insieme ad altri grandi chitarristi come Al Di Meola, John McLaughlin, Larry Coryell e Chick Corea.
Nient'altro che piacere nel leggerti, piacere dell'ascolto e sincera commozione ^____^
 
 
lorifu
lorifu il 22/03/17 alle 22:16 via WEB
Grazie Vince. Paco de Lucia è stato un mito. Nessuno come lui ha saputo interpretare il flamenco creando suggestioni uniche. La sua morte ci ha privato del suo genio. Un abbraccio forte caro Vince :-)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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