Cronache di Toki

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Creato da GiuseppeToki il 03/05/2009

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Review

Post n°71 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da GiuseppeToki
 

Burlesque (Steve Antin, 2011)

Nato in inghilterra verso la metà del 1600, il fenomeno Burlesque ha modificato negli anni la sua natura prettamente satirica e polemica migrando verso lidi più consoni al costume popolare, sposando lo spettacolo sexy dapprima e la rappresentazione pop allo stato odierno.  Il film omonimo non si preoccupa minimamente di affrontare le radici dell'universo in questione, limitandosi a proporre la classicissima parabola pop della giovane talentuosa di provincia che a suon di personalità e numeri da vendere scala i piani del successo uscendo dalla semipovertà. La Popstar Christina Aguilera si rivela una scelta errata dal punto di vista della prestanza professionale al servizio della scrittura vera e propria, ma d'altra parte il film è un sontuoso videoclip con risvolti sentimentali, più che un film con una trama degna di tale dicitura. L'altra nota e più attempata cantante Cher (che di norma non sopporto) veste più che dignitosamente la parte della coordinatrice del locale teatro degli eventi, riuscendo persino a cantare una canzone molto bella (You heaven t'seen the last of me), in corsa per la vittoria del premio oscar. Da segnalare inoltre la presenza di Stanley Tucci e di Peter Gallagher nei panni dei collaboratori alla gestione del locale, giusto per ricordare che sì, receitano anche veri attori. Dunque riassumendo: trama di una banalità ovvia e meno emotiva di altre pellicole analoghe, scenografie e costumi discreti, qualche bel brano musicale e una corposa dose di sensualità che farà la gioia di molti maschietti, o perlomeno che eviterà sbadigli a ripetizione. Un'esperimento in prevalenza fallito, ma sufficiente dal mero punto di vista musicale grazie ad alcuni sipari interessanti.

Voto : 5.5

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Gianni e Le Donne (Gianni di Gregorio,2011)

Mmmmmh... Non v'è alcun dubbio che l'esperimento un pò fuori dai canoni registici del buon Di Gregorio porterà Gianni e le Donne a riscuotere ottimi consensi di critica, ma vedere in questi periodi un racconto riassumibile cinicamente in un "storia di un vecchio arrapato in cerca di carne fresca ma privo di forza sessuale" non restituisce ad una mente occupata da tristi vicende politiche la lucidità necessaria ad affrontare una commedia originale e alquanto sottile come questa. Il protagonista, un pensionato interpretato dallo stesso regista, vive con una moglie totalmente avulsa da qualsivoglia sentimento (escludendo la compassione) occupandosi inoltre della vecchia e svampita madre sprecona e viziata, cercando come molti uomini della sua età di riempire le giornate. Ossessionato dalle belle ragazze e dalla mancanza di quell'appeal posseduto fino a pochi anni prima della pensione, farà la spola come trascinato da una corrente fra ex compagne ancora in forma, vicine di casa scapestrate, vecchie amiche della madre rompiscatole e amici ossessionati dal viagra e dal sesso. Fortunatamente il personaggio disegnato da Di gregorio viene tratteggiato con delicatezza e sottile tragicomicità alla Woody Allen, risultando perlopiù vittima dei suoi stessi limiti, a differenza del capo del governo (credetemi, vi verrà in mente il paragone) specialmente in una scena finale particolarmente riuscita che schiarisce un'ora e mezza di perplessità con il diretto intento del regista. Per molto Gianni e Le Donne sarà la piccola gemma del cinema italiano di inizio anno, per il sottoscritto si tratta di un'occasione sprecata nonostante un pugno di momenti riuscitissimi.

Voto : 6

 
 
 
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