XXI secolo?

Purtroppo la situazione politica fa acqua dovunque..come in Italia cosi la grecia:((((

reginadellamore_200 il 23/02/15 alle 22:55 via WEB altro che fare acqua.. questa è una valanga dovuta alla rottura di una diga..

chiesto già amicizia, ciao anna

credo che non sia facile, forse nemmeno possibile, andare avanti senza mediazioni. Tsipras ha forse fatto promesse che non può mantenere ed è indubbio che dopo Tsipras non può che esserci Alba dorata, ma io aspetterei ancora un attimo a dare per chiusa la pratita... sono una inguaribile ottimista. Notte Nino

LunaRossa550 il 23/02/15 alle 23:44 via WEB ma certo che non si va avanti senza mediazioni, nessun dubbio ma non puoi prendere per il fondelli un intero paese promettendo quello che a priori non vuoi fare... quando poi ci sono precedenti storici che dicono, non senza sacrifici sia chiaro, il contrario.. basta leggere gli stessi sacerdoti del mercato come Krugman per capirlo e non posso pensare che un economista che conosce, o dice di conoscere, così bene la teoria dei giochi non lo sapesse!!!!! No questi ragionano ancora con la testa al '900

Se si toglie il realismo, resta l'utopia che trascende in instabilità e violenze, ergo i neonazisti, stanno preparando gli abiti da cerimonia. Destino che l'estrema sinistra, non vada a nozze con l'arte del saper governare. Si si.. Italia Grecia, una faccia una razza

jigendaisuke il 23/02/15 alle 23:51 via WEB quello che per te è realismo io lo chiamo ridurre i greci in mutande: lo sapevi che lì ci sono bambini denutriti, famiglie che vivon per strada ecc.? E non possiamo nemmeno metterci a pontificare perchè prima o poi toccherà anche a noi.... più prima che poi ma arriverà anche qui: non avere dubbi in merito: magari dopo la firma del TTIP ma arriverà perchè noi siamo , o meglio hanno decido, che noi dobbiamo essere colonia e non possiamo svilupparci sennò altrove qualcuno ci perde dei soldi che ha scommesso contro di noi, chiaro?

I miracoli nessuno li può fare; Tsipras ha da svolgere anche un po' la funzione che fu di Monti. un saluto, M@

ITALIANOinATTESA il 24/02/15 alle 00:20 via WEB e chi parla di miracoli... questa di cui parlo è una cosa chiamata economia !!!!

alba dorata è stata decapitate dal passato governo, che era di centro-destra. I suoi dirigenti sono rinchiusi in galera e comunque è un movimento che sembra marginale. E' più facile che Tsipras continui a governare con quel che gli rimarrà del suo partito se ci sarà scissione. Male che vada, prenderà voti e transfughi di Nea Democratia in nome della salvezza nazionale. Per non andare lontani, basta guardare cosa succede in casa nostra. In Europa non è tempo di rivoluzioni e probabilmente neanche di rivolte. La gente è troppo occupata a cercare di sopravvivere e non ci sono blocchi sociali emergenti sufficientemente coesi

GnothiTauton il 24/02/15 alle 04:19 via WEB quando sei alla frutta o alla disperazione alba dorata, o quel che ne rimane, va benissimo.... io non sono per nulla di quella parrocchia ma in quelle condizioni voterei per chiunque anche per loro

Al peggio pare non ci sia mai fine!
Abbraccione amico mio!
virgola

virgola_df il 24/02/15 alle 11:26 via WEB e no che non c'è..... soprattutto quando chi dovrebbe difenderti ti prende per i fondelli!!!

Ho vissuto in diretta con i miei amici greci i giorni duri dell’incontro/scontro del governo di Atene con l’Eurogruppo e risultava evidente che Tsipras e Varoufakis avrebbero aperto una breccia importante nel muro dell’austerità e della mancanza di democrazia, in un’Europa che difende strenuamente il non-cambiamento.
Infatti Tsipras ha il merito grandissimo di aver imposto la riapertura di una discussione sull’Europa, sul nostro futuro, sulle nostre vite, perché non di un problema greco si tratta, ma di un problema Europa.
Senza dimenticare che, cosa del tutto improbabile, ha fatto riaprire il dossier sul proprio Paese conquistando il diritto a una sua ridiscussione e anche il diritto di proposta sulle misure che intende adottare.
Ma i soloni nostrani pontificano senza tener conto del contesto in cui si è svolta la dura trattativa tra l’UE e la Grecia.
Tsipras ha incontrato il capo della Commissione europea Jean-Claude Juncker e i primi ministri di Italia, Austria, Francia, Cipro, mentre Varoufakis ha visto il presidente della BCE Mario Draghi e cercato alleanze anche fuori dall’eurozona, in Gran Bretagna. In ogni incontro lo stesso copione: aperture impegnative e promesse di sostegno, seguite il giorno successivo da altrettanto chiare ritirate. Era evidente che la Germania lavorava alle costole i suoi partner.
Arrivati all’Eurogruppo, Varoufakis si è trovato da solo contro 18 colleghi.
Chiunque in questa situazione si sarebbe semplicemente arreso.
Ma Varoufakis, pur arretrando tanto nel linguaggio quanto nel merito, ha ottenuto ciò che era realisticamente possibile e forse anche qualcosa di più.
L’Ansa, che ha potuto vedere il documento che Atene ha mandato all’Eurogruppo, scrive che dovrebbero esserci solo due misure sociali per affrontare la crisi umanitaria: la possibile estensione del salario minimo e buoni pasto-energia e sanità per i poveri. La lista sarà ispirata in parte al «primo pilastro» del «programma di Salonicco e conterrà le rateizzazioni delle tasse e il blocco dei sequestri delle prime case per chi non riesce a pagare il mutuo. Ci saranno poi le misure per lottare contro l’evasione fiscale, la riforma per un fisco più equo, lotta al contrabbando, riforma e ricostruzione della pubblica amministrazione, tagli alla burocrazia.
Alla faccia!!!
Oggi pomeriggio le discuteranno in teleconferenza.
Ma c’è ancora qualcosa che pare essere sfuggito ai soloni nostrani, critici a priori.
Syriza, anche in campagna elettorale, non ha mai dichiarato di voler sforare i limiti di budget fiscale imposti dalla Troika, dunque non c’è motivo di scontro su questo punto.
La realtà è che l’attuale governo greco non vuole cedere sulle privatizzazioni e sulle riforme di liberalizzazione del mercato del lavoro imposte in maniera dogmatica a qualunque Paese, Italia compresa, si sia trovato sotto il torchio della troika.
E’ questo è il vero motivo del contendere.
Varoufakis ha reso evidente che alla troika non interessa che si sforino i deficit di bilancio. Nessun, ad esempio, ha fatto troppe storie quando la Francia ha rimandato per l’ennesima volta il rientro dei deficit fiscali agli anni a venire. Più importante è riuscire ad imporre le privatizzazioni e le liberalizzazioni sul mercato del lavoro. Tutto il resto è fuffa.
Il governo greco è riuscito a mettersi nella condizione di vedere fino a che punto la Troika è in grado di forzare la mano, se è persino disposta, in sostanza, a mettere in gioco l’irreversibilità dell’euro.
Ed era questa la vera fibrillazione e il “di più” messo sul tavolo da Varoufakis.
Ma come possono capirlo le tre civette sul comò che non vedono, non sentono e non parlano fino a che un’ombra non si muove nella stanza allora alzano la testa e starnazzano senza ritegno e cognizione di causa?
Per quanto riguarda Glezos, con tutto il rispetto per la sua immensa figura, sta dando voce al Kke che avevano deciso di non allearsi con Syriza perché non volevano trattative con l’UE, sostenendo che che ogni tentativo di “riformare” l’Europa sarebbe fallito e che bisognerebbe invece uscirne subito (il 75% dei cittadini Greci non lo voleva) e tornare alla dracma.
Tuttavia le sue parole sono macigni, ma si può e si deve non essere d’accordo perché è proprio ora, durante questa dura e dolorosa trattativa, che si deve essere accanto e non contro il governo e Tsipras.
sempre con molta pazienza, amico mio ^__*

swala_simba il 24/02/15 alle 11:52 via WEB ti ringrazio della pazienza ma neltuo bellissimo commento, credimi che dire bellissimo è fargli uno sgarbo che non è voluto perchè è molto di più, trovo moltissimo cuore ma pochissima logica politica e men che meno economica, e mi scuso dicendo questo perchè NON E' ASSOLUTAMENTE mia intenzione quella di offendere, chiaro? Tutte le cose che dici sono "spiegazioni" che sono altro rispetto alla realtà che è la seguente: 1.in soli due anni la Grecia ha sestuplicato il debito pubblico, come mai è a causa di chi? Questa sarebbe stata la prima cosa che capire e da mettere in evidenza (l'equador l'ha fatto e ha reso pubblico tutto, il fmi se l'è filata!!!!); 2. il vero motivo del contendere è la parola d'ordine dei mercati "fermare" la Grecia che si risveglia perchè sia di lezione alla Spagna di podemos che così riceve un bel colpo alla sua credibilità: colpiscine uno per educarne 100, ricorda qualcosa? Concordo sotto quest'aspetto con Massimo Rocca di Radio capital (meglio noto come il contropelo di radio capital); 3. L'ipocrisia dei politici è tanta: cosa si aspettava Tsipras andando in giro per l'europa? che gli aprissero le porte per salvare i loro paesi? Quando hai a che fare con ipocriti è così che devi trattarli! 4. Il problema è l'europa? No, il problema è la cricca finanziaria che se ne è impadronita per creare ill mercato unico sul modello americano da esportare ovunque eliminando quello europeo e il suo welfare.. come fare? Creando i presupposti per una bella crisi finanziaria, che guarda caso è esattamente quello che è accaduto!!! 5. la radiocronaca degli eventi non serve, serviva invece picchiare duro secondo lo stesso sistema che usano i liberisti e i loro sodali: si chiama "shock and awe" e se hai letto o sentito parlare di persone, non noti socialcemocratici, come rifkin o la klein o stiglitz o, per certi versi, krugman e al gore sai di cosa parlo, lo sai perfettamente! 6. un sano realismo in politica va bene, nessun dubbio... ma dipende di cosa parliamo: se si parla di politica estera è un conto ma se si parla di risollevare dalla miseria una intera nazione e non consegnarla mani e piedi agli squali della finanza ne converrai che sono due cose diverse. 7. infine un altra cosa: il partigiano va bene quando fa da portatore d'acqua e va male quando dice la propria? Secondo te se i nostri partigiani morti otessero risollevarsi dalle tombe per vedere come abbiamo ridotto il loro sogno ne sarebbero contenti e rifarebbero quel che ne han fatto? Temo di no.....

Continui a citare l’Ecuador, che pur apprezzo nella soluzione che ha adottato, comparandolo alla Grecia.
I due casi sono effettivamente paragonabili?
In realtà le differenze sono numerose sia per la diversa struttura del debito, sia per le due diverse economie.
Circa metà dell'economia ecuadoregna è basata sulle esportazioni di petrolio ed esportare petrolio se si vuole fare default dà una grande garanzia. Infatti all'indomani del default la Cina si fece avanti, offrendo immediatamente al paese un prestito da un miliardo di dollari in cambio di accordi petroliferi .
Così a pochi mesi dal default il governo di Correa ricomprò dai suoi creditori il 91% dei titoli di stato su cui aveva fatto default a un terzo del loro valore originale. Senza dimenticare che Correa ha avuto dalla sua molti partner dell’America Latina con cui percorrere la strada dell’illegittimità del debito.
Nel nostro continente, invece, divincolarsi non è altrettanto semplice, soprattutto se si è lasciati soli e si è alla fame più nera.
Finora nessuno ci ha provato, anche perché è facile fare il “muoia Sansone con tutti i filistei”, più difficile percorrere la strada che sta tracciando il governo greco proprio nel rispetto del benessere e della salvaguardia del suo paese.
Per il resto "col cuore" resto salda nelle mie posizioni.
Notte buona

swala_simba il 24/02/15 alle 23:36 via WEB si potrebbe parlare anche della corea del sud o dell'islanda tutti non paragonabili fra oro ma tutti che hanno detto no alle "istituzioni".... inoktre quado sei alla fame cosa hai da perdere visto che la gente ti ha votato proprio per il programma che hai proposto e non per la bella faccia che si ha, non credi? Sono convinti che i greci, e fra qualche anno anche noi, saranno disposti a molto, non a tutto intendiamoci, pur di riprendersi dalla devastazione prodotta: ci vuole coraggio, tutto qui: l'islanda cos'ha? Poco eppur si muove disse qualcuno..

Buon pomeriggio, con un kiss ed un abbraccio Isa.......(clicca)...

briciolabau il 24/02/15 alle 14:15 via WEB ciao isa, serena serata

tocco_di_principessa il 24/02/15 alle 19:10 via WEB ciao leica un abbraccio :)

Sinceramente preferisco ancora attendere i primi passi in solido del governo.Dunque se veramente avrà abdicato nei confronti della troika,oppure se le sue misure riusciranno a far passare in secondo piano ciò che hanno dovuto cedere del loro programma.Del resto,come ho sempre sostenuto:nessuno da solo va da nessuna parte.L'unica strada è quella della trattativa......Un caro saluto.........W........

scusa ma per circa 30 anni fra politica e sindacato ho imparato una cosa solo: il buongiorno si vede dal mattino!!!