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Attentati Parigi: la strage, il silenzio e lo sgomento (Andrea Scanzi)

Post n°3595 pubblicato il 19 Novembre 2015 da ninograg1
 

Silenzio. Finora non ho detto né scritto nulla sui fatti di Parigi. Me lo avete chiesto di continuo (grazie), ma ho preferito deliberatamente il silenzio. Karl Kraus, in quel capolavoro inaudito che è “Gli ultimi giorni dell’umanità”, notava con toni satirico-allucinati come la Prima guerra mondiale non avesse indotto l’umanità a riflettere di più. Al contrario: tutti avevano un’opinione e dovevano esternarla, generando un cicaleccio inutilmente assordante come la coda della deandreiana La domenica delle salme.

Provo quasi invidia per chi, un attimo dopo la strage, aveva già un parere. O addirittura una soluzione. Ovviamente era quasi tutta gente che non sa nulla, ma proprio nulla, di Abu Bakr al-Baghdadi, di sciiti e sunniti, delle mirabili analisi di Zack Beauchamp, della guerra civile in Siria e del suo sconfinamento inIraq. La stessa rivalutazione (a casaccio) delle capacità “profetiche” di Oriana Fallaci è stata tanto colpevole quanto puerile. E neanche riseco, come lavacro della coscienza, a farmi bastare un avatar col tricolore francese. Beati voi: a me non riesce, non mi viene. So che siete sinceri e senz’altro sbaglio io. Come ha scritto qualcuno – mi pare si chiamassero Gaber e Luporini – mi volto indietro e quel che provo (e trovo) è questo: “Io come uomo posso dire solo ciò che sento/ cioè solo l’immagine del grande smarrimento (..) Di fronte al terrorismo e a chi si uccide c’è solo lo sgomento”. A volte, prima di parlare, occorrerebbe stare zitti (questa arriva tardi, ma arriva).

I due poli. Il dibattito, soprattutto nell’immediato, non pareva contemplare qualcosa che fosse diverso dal pacifismo tout court, che fa tanto sinistra flowerpower peace and love, oppure dal rutto becero guerrafondaio di chi si compiace nel cavalcare gli istinti peggiori dell’uomo. Impossibile una via di mezzo: uno spazio serio di dibattito. Dire (da qui) che Hollande ha sbagliato a dichiarare guerra è molto comodo, ma se la strage fosse accaduta in Italia avrei probabilmente voluto anch’io una reazione analoga. Quantomeno nell’immediato. E non sono certo un guerrafondaio. (Anche per questo, spesso, è meglio stare zitti. Studiare. Riflettere. Per non pentirsi di quello che si è appena detto).

L’odio e Bergonzoni. Allo stato attuale, dopo lo studio e la riflessione, le lacrime e lo smarrimento, il mio stato d’animo si attesta dalle parti del marito della donna uccisa al Bataclan. Era sua moglie, ma non per questo – così ha scritto – i terroristi avranno il suo odio. E’ una lettera bellissima, come lo è l’ennesimo guizzo di genio di Alessandro Bergonzoni, che stamani trasforma sul Fattol’invocazione “O Dio Onnipotente credo in te” in un oltremodo misericordioso – e dunque utopico – “Odio onnipotente/ Non credo in te!/ ma non ti farò una guerra spietata”. Ieri ho goduto delle parole di Moni Ovadia a Ballarò quasi che fossero un balsamo per l’anima, e persino Salvini – quasi mai condivisibile ma certo non stupido – per una volta è stato zitto e ha incassato il colpo. Mi tornano, una volta di più, le parole di Vittorio Arrigoni: “Restiamo umani”. Per meglio dire: torniamo umani. O addirittura diventiamolo: una volta per tutte.

Sì, ma la guerra serve? Tutto questo però non è una risposta politica o strategica, ma emotiva: l’unica possibile, per noi che non abbiamo ruoli di governo. Difendere la propria umanità, ove ammesso che sia presente, dovrebbe essere il nostro orizzonte quotidiano. Poi però uno si chiede: la guerra servirebbe? In primo luogo siamo già in guerra. L’Occidente la fa da decenni in Medioriente, con risultati quasi sempre disastrosi. Un certo Tony Blair, professione “macellaio ilare della sinistra” (per questo piace a Renzi), con una decina di anni di ritardo ha ammesso che la guerra in Iraq era sbagliata, e che proprio la guerra ha permesso allo Stato Islamico di germogliare. Tutto vero, ma ora cos’è cambiato? Semplice: adesso la guerra è alle nostre porte. E dunque ci interessa molto di più. Finora l’Europa era stata quasi sempre salvata, a parte Madrid e Londra più di dieci anni fa. Esprimere solidarietà agli Stati Uniti, dopo l’11 settembre, era facile da lontano. Con la mattanza di Charlie Hebdo è cambiato tutto. E ora che il Giubileo sta per cominciare, scopriamo di colpo quanto la nostra vita sia smisuratamente labile.

Crozza Paradox. Ieri Maurizio Crozza ha coraggiosamente sottolineato come tanti italiani si riempiano la bocca (e la bacheca) di slogan tipo “Je suis Paris”, ma poi non glie n’è mai fregato nulla delle morti lontane. Insomma: ipocrisia. Pensate ai curdi: vengono massacrati da decenni, ma non mi risultano fiaccolate nostrane. Di curdi e peshmerga si parla solo adesso perché ora all’Occidente d’improvviso fanno comodo, visto che in Iraq e Siria gli “stivali sul terreno” ce li mettono loro (e stanno” “dalla nostra parte”). Crozza ha ragione, ma è sempre stato così: i morti non sono tutti uguali. Non solo perché alcune morti sono salvifiche (esempio: Hitler) ma anche perché il morto più vicino è più morto degli altri. Perché? Perché il morto vicino che ci ricorda la nostra morte. Spesso, più che compassione, la nostra è egoistica – ma umanissima – paura di morire.

“E’ colpa dell’Occidente”. Certo che lo è, ma dirlo non aiuta a risolvere il problema. Non del tutto. Saddam Hussein, per lungo tempo, agli Stati Uniti ha fatto comodo. La Francia è intervenuta in Siria contro il despotismo di Assad, finendo però col fare il gioco dell’Isis (e dando addirittura ragione a Putin, che infatti adesso in Francia – e non solo – è tornato di moda). Anche l’Italia resta equivoca: che rapporti ha Renzi con gli emiri, che ha riverito anche di recente in alcuni dei suoi viaggi tragicomici? Ed è proprio necessario vendere altri caccia Eurofighter al Kuwait per 8 miliardi con la compartecipazione di Governo e Alenia (cioè gruppo Finmeccanica), con la scusa che “il Kuwait è nostro alleato e pure moderato”? Esaurite l’analisi e l’autoanalisi atte a individuare il colpevole, resta il problema di fondo: che fare concretamente? Bombardare? Non reagire? Azzerare i finanziamenti (a chi? All’Isis, che i soldi se li procaccia benissimo già da solo col suo autogoverno)? Oppure, come sento ripetere ovunque come un mantra, “Operare con un’attenta intelligence?” (che vuol dire, di grazia?). Io non ho soluzioni, ma mi fanno un po’ sorridere quelli che alla mattanza reagiscono prendendosela con Belpietro (che resta Belpietro: lo scoprite adesso?) o invocando la misericordia. E’ un atteggiamento che va certo perseguito come esseri umani, ma se foste governanti cosa fareste? Vale anche per i 5 Stelle, che hanno avuto il merito di attendere prima di dare una risposta – per il frastuono inutile bastavano Fiano e Luttwak – ma che hanno poi dato risposte eticamente accettabilissime ma concretamente fumose.

E l’Italia che farà? Neanche l’Italia lo sa ancora. E’ ovvio che, appellandosi all’articolo 42.7 del Trattato di Lisbona, la Francia non chiede all’Europa soltanto “un appoggio morale”, come tartagliava un po’ pateticamente ieri il rutilante Gentiloni a Otto e mezzo(mamma mia, in che mani siamo). La Francia ci chiede di intervenire militarmente. Magari non con nuove milizie a terra, ma verosimilmente intensificando le attività aeree e di informazione. Al momento la Francia è parsa comprensibilmente confusa e drammaticamente impreparata sul fronte dell’intelligence, ambito – per quanto possa sembrare assurdo – in cui invece l’Italia sa eccellere.

Purtroppo siamo abituati a fronteggiare terrorismo e malavita organizzata. E questo ci ha tenuto allenati. Gli stessi Servizi Segreti, quando non deviati, non sono privi di eccellenza. Resta però il quesito dirimente: che fare concretamente? Renzi è un politico imbarazzante quando si occupa di politica interna, di questione morale, di economia. E ha pure una “classe dirigente” che fa quasi sempre pena. E’ un disastro e si sa. In questi giorni, almeno per ora, sta però usando toni equilibrati e ponderati. Ha giustamente tirato per le orecchie il ministro Pinotti (sì, la Pinotti è un ministro), che aveva straparlato di bombardamenti, e lui stesso sarà terrorizzato all’idea di dipendere da Gentiloni. E’ una fortuna – se non altro – che oggi al governo non ci sia un premier guerrafondaio (Berlusconi, Salvini). Renzi sta prendendo comprensibilmente tempo. Forse perché è sgomento pure lui, forse perché un intervento armato non sarebbe elettoralmente redditizio. Non è dato sapere. Ma è già qualcosa.

Il santanchismo. Gli attentati parigini, pensati e commessi – giova ricordarlo – da terroristi ritenuti “troppo eccessivi” persino da Al Qaeda, hanno ovviamente ringalluzzito le carampane querule dell’ignoranza. Sono in servizio permanente in tivù, possibilmente da shampiste fraintese per giornaliste. Straparlano genericamente di musulmani, dimenticando per esempio che l’uomo che ha evitato la strage allo Stade de France era musulmano. O che il 95% delle vittime del sedicente Stato Islamico è a sua volta islamico. Di fronte alle tragedie e alle paure, gli avvoltoi dell’odio sono i primi a volare. Per questo sarà dura non cedere alla rabbia e all’odio. Ma occorre provarci. Anzi riuscirci.

P.S. Qualche caso umano, che non cito perché “se gli sputo li profumo”, ha colto l’occasione in questi giorni per spalare merda su Emergency. E’ gente così repellente, intendo non solo fisicamente, che perfino la repellenza si vergogna di albergare in loro. Io, per quel che vale, trovo che essere connazionale di Gino Strada sia una cosa bellissima. E ne vado fiero.

Da ilfattoquotidiano.it

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/18/attentati-parigi-la-strage-il-silenzio-e-lo-sgomento/2231029/


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SOLO DUE PAROLE: SCANZI SEI UN GIGANTE!!!!
In poche righe hai messo a nudo tutta l'ipocrisia che ascoltiamo dopo ogni attentato o fatto grave di cui i media ci portano a conoscenza.....

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Commenti al Post:
nagi51
nagi51 il 19/11/15 alle 21:42 via WEB
Ben scritto il tuo post...non entro in merito è troppo lungo scriverlo ...in quanto italiana sono onoratissima di avere come connazionale Gino Strada ..buonanotte Nino.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:32 via WEB
nagi51 il 19/11/15 alle 21:42 via WEB NON è il mio post. Ho solo ripreso da triskell
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 19/11/15 alle 22:14 via WEB
Io domenica sera ne avevo sentite e lette così tante, che ad un certo punto ho spento il pc (e soprattutto la tv, buttandomi su Brazil, programma di musica brasiliana di livello alto, su radio1). E ancora ne sento, il guaio è che sul bus non ho il posto guida chiuso ed isolato acusticamente. In compenso ho appena letto questo articoletto: http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/export_armi_italiane_verso_paesi_islamici/notizie/1687627.shtml e si limita a parlare dei canali legali. Condivisibili le parole di Scanzi.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:34 via WEB
jigendaisuke il 19/11/15 alle 22:14 via WEB anche report ne ha parlato.. viviamo in una società, è solo una mia impressione sia chiaro, dove una cosa è l'esteriore un altra è il background e in mezzo ci siamo noi che dovremmo discriminare: un bel problema se non hai i mezzi per farlo, vero?
 
maresogno67
maresogno67 il 19/11/15 alle 22:22 via WEB
passeremo la vita a trovare le colpe degli altri come cancellino delle nostre
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:35 via WEB
maresogno67 il 19/11/15 alle 22:22 via WEB e ho l'impressione che la cosa sia voluta..
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 19/11/15 alle 22:32 via WEB
sottoscrivo tutte le parole di Scanzi, compreso il NB, io adoro Gino Strada.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:36 via WEB
LunaRossa550 il 19/11/15 alle 22:32 via WEB come il sottoscritto...
 
elyrav
elyrav il 20/11/15 alle 11:30 via WEB
E' veramente un gigante. Niente giustifica una guerra ma effettivamente gli italiani sui social si "lodano e imbrodano" con bandierine o je suis ... ma vai! Con tutto quello che c'è nel mondo!!!
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:37 via WEB
elyrav il 20/11/15 alle 11:30 via WEB esatto.. con tutto quel che c'è mondo.. ma soprattutto sotto casa.
 
   
elyrav
elyrav il 21/11/15 alle 21:54 via WEB
Sì ma è solo il "social" e ciò che deve passare a far rumore e ci cascano tutti ...
 
     
ninograg1
ninograg1 il 22/11/15 alle 18:49 via WEB
elyrav il 21/11/15 alle 21:54 via WEB si il cosiddetto "rumore di fondo della comunicazione"... un classico
 
nina.monamour
nina.monamour il 20/11/15 alle 18:34 via WEB
Sono sempre più convinta che i maggiori atti di disonestà sono quelli che la gente compie con nonchalance nel quotidiano e che poi giustificano agli altri e a loro stessi con un "e vabbè". Per questo non abbiamo nessun motivo di stupirci se il mondo ha preso una certa piega. Hollande che dopo anni di ostilità, bassezze e menzogne sulla Siria e sulla Russia, prontamente rilanciate dai liberal-sinistroidi di casa nostra, chiede a Putin di aiutarlo a far fronte ad una minaccia che la Francia, con la sua politica estera scellerata, ha contribuito a creare. La devastante Canossa di ogni semicolto, impossibile non sorridere soddisfatti. Forse Nino sarò andata fuori tema, ma questo è il mio pensiero, buona serata.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:43 via WEB
nina.monamour il 20/11/15 alle 18:34 via WEB pensiero che, da anche l'idea di sfogo ... i social servono anche a questo, condivido...
 
woodenship
woodenship il 20/11/15 alle 21:09 via WEB
Sono anch'io del parere che Scanzi sia un grande.Spero che ni si consenta solo un piccolo appunto:non è vero che i governi non sappiano cosa fare in questa situazione.E' vero, altresì,che stanno ricavando il massimo dei risultati possibili:stanno riducendo sempre più le libertà individuali,in linea con quanto già attuato in campo economico,in ossequio ai famigerati mercati.Ed espandendo sempre più il consenso alla guerra per la quale stanno lavorando già dai tempi di Bush jr.Poichè dalla crisi non si esce in altro modo, se non attraverso il bagno purificatore di una guerra generalizzata,se non addirittura mondiale.A rafforzamento di questa tesi,c'è anche la politica aggressiva portata avanti dagli USA, da GB,dalla Francia e dagli ascari dell'est Europa nei confronti della Russia.........Un caro saluto e grazie infinite per la condivisione.........W........
 
 
ninograg1
ninograg1 il 21/11/15 alle 07:46 via WEB
woodenship il 20/11/15 alle 21:09 via WEB [E' vero, altresì,che stanno ricavando il massimo dei risultati possibili:stanno riducendo sempre più le libertà individuali,in linea con quanto già attuato in campo economico,in ossequio ai famigerati mercati.Ed espandendo sempre più il consenso alla guerra per la quale stanno lavorando già dai tempi di Bush jr.Poichè dalla crisi non si esce in altro modo, se non attraverso il bagno purificatore di una guerra generalizzata,se non addirittura mondiale.A rafforzamento di questa tesi,c'è anche la politica aggressiva portata avanti dagli USA, da GB,dalla Francia e dagli ascari dell'est Europa nei confronti della Russia] parole tue.. fuori di qui passeresti per anti-occidentale; complottista ecc. inn realtà: HAI FATTO CENTRO pieno perchè i governi devono, e sottolineo DEVONO, fare i conti con i mercati che vedono di buon occhio solo profitti, niente regole, e poc'altro: il resto viene visto come un ostacolo, democrazia compresa!!!!
 
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