Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi di Settembre 2005

Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 27 Settembre 2005 da fiumecheva
 
Tag: Diario
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Abbiamo parlato e riparlato.
Capperi quanto siamo diversi!!!
Pignolo lui, disordinata io.
Concreto e terreno lui, astratta e nuvoletta io.
Non riuscivamo a trovare un punto in comune ieri sera, eppure io sono convinta che ci sono. Lui dice:" Io non credo nei sogni:" e io dico:"Sognare non significa crederci e perdercisi!" "Non amo le falsità!" "La fantasia non è falsità è un modo gioioso di vivere"....
Ma non so che farci,lo amo.
Il suo più grosso difetto è pure il suo più grande pregio.
Lui dice che io in realtà non l'ascolto, ma non è così.
Lo ascolto eccome, e da quando sto con lui mi sento una persona migliore, forse piangerò ancora, ma questo fa parte del crescere e io voglio farlo con lui.
E' un testone, ma credo che pure lui prenderà qualcosa da me :-) , anzi sta già accadendo anche se lui ancora non se n'è accorto :-)

 
 
 

Post N° 96

Post n°96 pubblicato il 25 Settembre 2005 da fiumecheva
 
Tag: Diario
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Domenica passata in apparente serenità.
Gli aquiloni,
i bambini,
un gruppetto di conoscenti.
Qualche scambio di battute,
una risata,
un gelato.
Cose che ho sempre amato, ma che oggi non mi soddisfano a pieno.
Mi manca,
mi manca da morire e i miei occhi sono arrossati...
dalla sabbia e dal vento...

 
 
 

Post N° 95

Post n°95 pubblicato il 24 Settembre 2005 da fiumecheva
 
Tag: Diario
Foto di fiumecheva

"Che bella questa giornata d'autunno.
Forse tu sei ancora un po' arrabbiato per ieri sera, ma a me sta passando.
Non so cosa sia , ma mi accade una cosa strana con te ed è la seconda volta che me ne accorgo. Noi discutiamo e discutiamo e poi all'improvviso mi prende una gran voglia di baciarti, che strano! Non mi è mai capitato di arrabbiarmi con qualcuno e poi di sentirmi più innamorata di prima. Forse è perchè anche da arrabbiato continui a chiamarmi amore.
Sei come il mare mosso, a volte da paura, ma eccitante e vivo e ti adoro."

"Abbiamo litigato al telefono ieri sera, tu non mi capisci, io non ti capisco e un puntino lo facciamo diventare una montagna. Io spesso dimentico la differenza di cultura e di lingua che c'è tra di noi, tu parli meglio di me la mia lingua e dimentico. Di ogni mia cosa vorrei renderti partecipe, avevo finalmente iniziato ad aprirti completamente il mio cuore, così come vorresti tu, e poi per una parola detta male... ecco la montagna e io mi blocco.
No, nessuno a mai detto che sarebbe stato facile....
Oggi non mi hai fatto neppure uno squillo, nonstante gli sms che ti ho mandato, sei al lavoro, lo so...
aspetterò stasera e poi riproverò a chiamarti...
Ci sono gli aquiloni in spiaggia, ora esco e vado a vederli, vorrei tanto che ci fossi anche tu con me....
A volte...
a volte a me basta anche solo sentire la tua spalla che sfiora la mia mentre camminiamo fianco a fianco....
mi manchi.... "

 
 
 

Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 22 Settembre 2005 da fiumecheva
 
Tag: ricordi
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La famiglia di Mario, gli Sgrunc e la mia, i Rocciadura, erano molto conosciute in paese e una Rocciadura con uno Sgrunc era vista come una combinazione strana, noi non la vedavamo così, eravamo giovani e innamorati.
In occasione del nostro fidanzamento i nostri rispettivi genitori si  incontrarono, prima si conoscevano solo di vista, ma l'incontro confermò che i Rocciadura e gli Sgrunc proprio non si piacevano e che avevano idee molto diverse, lavoratori instancabili e generosi i primi, sfruttatori e avari i secondi.
E questa cosa fece soffrire entrambi.
Ora Mario ed io l'avevamo combinata veramente grossa, fidanzati da poco più di mese eravamo già in attesa di un figlio e la notizia fu accolta con molto dispiacere da entrambe le famiglie, volarono tante parole e alcune hanno lasciato un segno per tanto tanto tempo.
Ma c'erà di mezzo un figlio, un figlio che cresceva dentro di me e che io non avevo intenzione di buttare via come fosse una cosa e così i Rocciadura e gli Sgrunc si trovarono ad essere d'accordo su una cosa e senza chiedere tanti pareri a noi diretti interessati, si decise che dovevamo sposarci al più presto.
Furono mesi difficili, preparare l'appartamento, scegliere i mobili, organizzare il matrimonio, il pranzo... e tutto questo cercando di mettere d'accordo entrabbe le famiglie.
In più io non stavo affatto bene fino a quasi la fine del quarto mese ho sofferto di nausee terribili e non riuscivo a trattenere nessun tipo di cibo, già magrissima arrivai a pesare 43 kl. Poi finalmente ricominciai a stare meglio e iniziai a prendere peso.

"                              10 ottobre 1980

Il sette dicembre mi sposerò, sono felice, ma nello stesso tempo sono tremendamente triste e mi viene da piangere.
Quale sarà la mia vita?
Ora che sono un attimo in riposo mi rendo conto di aver fatto una gran corsa, vorrei poter rallentare un poco per avere il tempo di riflettere, ma c'è ancora tanto da correre.
Riguardo a Mario non ho dubbi su i miei sentimenti, ma vorrei fermare un po' il tempo, mi sembara di stare invecchiando troppo in fretta.
Sono stata una ragazzina fino a ieri e ora mi ritrovo a diventare moglie e mamma tutto in una volta sola.
Che sarà di me?
Sarò felice?
Potrò fare felice Mario?"

Il giorno del mio matrimonio ero incinta di quattro mesi e pesavo 46 kl, a vedermi nessuno avrebbe detto che aspettavo un bambino, ma io già lo sentivo muoversi dentro di me e le emozioni che mi davano certe sensazioni erano indescrivibili. 

 
 
 

Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 21 Settembre 2005 da fiumecheva
 
Tag: ricordi
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"                                 21 giugno 1973

Carissimo diario, scusami se in tutto questo tempo ti ho trascurato. ma proprio non ho avuto il tempo di scriverti: prima la scuola e poi il lavoro. Ti voglio parlare di un incantesimo durato poco purtroppo.
La signora che abita di fronte a casa mia, l'altro giorno mi ha invitato a casa sua per farmi vedere i suoi lavori di ricamo e maglia. Questa signora ha una bambina di un anno, io adoro i bambini e così l'ho presa in braccio  e nel sentire le sue braccine che mi cingevano il collo l'ho sentita come figlia mia e gli ho dato un bacio sulla guancia, ma l'incantesimo è durato poco e si è rotto quando mia madre mi ha chiamato per dirmi di rientrare a casa, non era la mia bambina e l'ho rimessa nel box e sono andata via un po' triste.
Non dimenticherò mai questo momento.
Oggi mi ha perseguitato il pensiero, anzi il desiderio di avere un bambino tutto mio, solo mio."

"                              18 febbraio 1978

Mio figlio sarà un maschio e sarà un bambino felice. E mentre aspetto anch'io voglio essere felice per potergli trasmettere la gioia di vivere, la gioia di vedere la luce del sole.
Mio figlio sarà un grande uomo, imparerà le cose brutte e quelle belle della vita, ma saprà sempre cavarsela.
Desidero un bambino felice, anche con quel poco che saprò dargli. Dovrà sapersi accontentare e non desiderare mai più di ciò che ha.
Sarà un bambino felice e io sarò felice con e per lui, perchè lo desidero e perchè lo amo già.
Mio figlio avrà muscoli d'acciaio, ma il cuore di un cucciolo.
Saprà dare per quanto io non ho saputo dare, ma saprà anche rirevere.
Ma spero, spero tanto che non conosca mai la disperazione dei miei giovani anni."

"                          11 novembre 1978

Ancora una volta ho il desiderio di un figlio tutto mio, che desideri pazzi mi assalgono!
Chissà se un giorno avrò figli?
Chissà come saranno?
Ogni tanto ho questo desiderio di una vita tranquilla, con un marito e un figlio un po' strillone, ma affettuoso e soprattutto felice. Se avrò figli spero di essere una buona madre, tanto da meritarmi il loro affetto. Desidero dei bambini, non dico felici, ma almeno sereni, soprattutto sereni." 

 
 
 

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