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Stupide parole

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Perchè stasera mi guardavi così?

Ti ho portata a ballare,

con il pelato ti diverti, come chiedi e desideri.

Perchè io ti guardavo così

mentre tu mi guardavi così?

Ti dicevo cosa pensavo,

le parole contano nulla, e ti vedevo dire

si, approvare la mia affermazione, ti vedevo che sorridevi

e annuivi col capo e sentivo perfino,

nel casino del locale, i tuoi si

ribaditi, ripetuti, si, si e si, ancora si.

Però quante donne ti guardavano.

Da come balli attiri tutti, tutti

i gusti. E poi, dico, contano i gesti, le azioni,

gli avvenimenti, mica le parole, che sono solo

possibilità di movimento, ma non sono affatto

movimento, anzi, le parole sono statiche,

ma nemmeno statiche, statico è un sasso,

le parole sono ipotesi senza sicurezza.

Ma tu balli, eccome, ecco il movimento,

quello che conta, e davvero domani

ci vediamo?

Mi chiedi, ti chiedo.

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