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Calcio pizza e mandolino 

Post n°122 pubblicato il 12 Novembre 2007 da Biosbios
 

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Piove, mattina, colazione in autostrada, sorseggio un cappuccino. La coda aumenta alla cassa, uno davanti chiede un sacco di informazioni fuori luogo e fa perdere tempo al cassiere, dietro la coda bestemmia. Sta piovendo fuori con tutta la cattiveria della pioggia in autostrada, con quel buio in piena mattina che fatichi a crederci, con quel rumore scrosciante al passare di un mezzo ad alta velocità e le gomme che schizzano ai lati grandi getti d'acqua. Lavoro, una giornata di lavoro con il maltempo e le prime frustate di freddo vero, su al nord, lavoro e maltempo. Mi trovo vicino all'espositore dei libri, mi scappa l'occhio su quello di Moggi. Davanti vedo un uomo azzannare un cornetto farcito di marmellata, la pasta secca si sbriciola all'affondare dei denti, briciole scendono a terra come neve, in autostrada i cornetti fanno proprio schifo, 1 euro, quello mastica a fatica la poltiglia spugnosa, si aiuta sorseggiando un cappuccino, Moggi ha scritto un libro. La mafia applicata al calcio è Moggi, ha barato, ingannato, corrotto, deluso, offeso, per interessi economici, cosa ci fa in giro ancora? Non è vero che fece tutto per vincere e fare più grande il blasone di un club. I tifosi hanno un cuore. Lui ha fatto tutto per interessi economici, e basta. La sua tesi è nota, lo hanno fatto fuori perchè serviva decapitare una testa nota, la sua, ma il marcio nel calcio c'è ancora tutto, ed è vero. Ma perchè lo vedo ancora, chi lo chiama? Lo vedo in tv, lo sento in radio, ha scritto un libro, chi lo sostiene, gli italiani? Chi è l'editore del suo libro? Piove, piove forte, arrivo in auto solo grazie all'ombrello. Nel grande parcheggio i grossi mezzi dei camionisti che hanno passato la notte nelle loro cabine oscurate, 2.000 euro. Mi chiedo quale emozioni si provano a dormire in un parcheggio di autostrada mentre piove d'inverno. Riprendo la marcia, il tergicristallo è alla massima velocità, ieri hanno ucciso un ragazzo in autogrill, vicino ad Arezzo, un tifoso della Lazio, si è preso un proiettile nel collo, 3 euro, a sparare un poliziotto. Sembra che tifosi di Juve e Lazio si sono incontrati per caso in quella stazione di servizio, erano diretti ai loro ripettivi stadi, nasce una rissa, pochi tifosi su due auto, una scazzottata da bar in pratica. Finita la scazzottata risalgono sulle auto per ripartire, questo poliziotto spara, quel ragazzo muore. Ovviamente scatta la caccia all'ultras. Negli studi televisivi, facce indignate a commentare l'accaduto. Giletti, la Ventura, Timperi, la Perego, 2.750.000 euro, tutti indignatissimi. La Perego, tra gli ospiti, al suo fianco, ha Moggi. Tutta colpa dell'ultras ovvio, ha sparato la polizia ma la colpa è dell'ultras. Moggi è lì che dice la sua, un amico mi dice che era pure dalla Bignardi, 400.000 euro, l'altro giorno. Ma se proprio vogliono affrontare l'argomento in tv perchè non invitano mai un rappresentante del tifo organizzato? A bergamo gli ultras atalantini sfondano un pannello di protezione, 700 euro, in curva, li vedi rabbiosi sfondare quel vetro blindato con un ariete di fortuna, con i tifosi milanisti fanno interrompere la partita, ma come, dicono, avete interrotto il campionato per Raciti, 1950 euro, e non lo fate per un tifoso morto ammazzato? La partita viene sospesa. Un giornalista d'elite dirà il giorno dopo, oggi, sulle colonne di un quotidiano che è follia cedere a certi ricatti, di certa gente poi. Un camion davanti solleva una nube d'acqua che mi impedisce la vista, lo supero, mi sposto sulla corsia centrale, manca poco all'uscita del casello, sono un po' in ritardo, dovrei accellerare ma c'è traffico, c'è pioggia ovunque, evito manovre azzardate. Ormai gli scontri negli stadi non sono più tra tifoserie ma con le forze dell'ordine (perchè?). Dalle reti nazionali è univoca condanna, gli ultras vengono definiti i soliti imbecilli, i violenti, i teppisti, Moggi ha sempre una telecamera puntata addosso, ma tra gli ospiti nessun ultras, scorrono immagini, vedi ultras rabbiosi che prendono a bastonate divise in fuga, incendiano, svellono, percuotono, frantumano, rabbia da ultras, sembra che non possano parlare questi giovani, ma solo essere violenti. Ma la loro è ancora rabbia da tifoso? O è rabbia da recluso? Da deluso? Mi viene in mente cosa è diventato il calcio, cifre enormi per ingaggi e stipendi, lo scandalo doping, partite tutti i giorni della settimana, i morti e i diffidati, lo scandalo Moggi, partite truccate in diretta e in differita, squadre con 22 campioni e squadre con 11 giocatori, eserciti negli stadi a sedare (o provocare?) i violenti, 8 ore di calcio in tv la domenica, Biscardi, Mughini, la raccolta pubblicitaria, Altafini. Devo rallentare, sono arrivato al casello, ritorno sulla corsia di destra, metto la freccia e scalo le marce, pago e lascio l'autostrada. Nel prossimo fine settimana si fermeranno i campionati di serie B e serie C. Lo ha annunciato il presidente della Figc, Giancarlo Abete, al termine del vertice che si è svolto nella sede della Federcalcio. Per la serie A lo stop era già previsto, visto l'impegno della Nazionale in Scozia. Rabbia da ultras.

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