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Tu sai spiegare il mio orgoglio dove va a finire quando ti rivedo? I tuoi occhi bergamaschi che tanto sanno di me, il tuo volto con quei tratti da uomo, cammini come un topo bianco in cerca di formaggio ma la trappola per me sei tu, vedi, tieni ancora i capelli corti che ti chiesi di accorciare, sapevi quanto mi piaceva spremerli tutti in una mano come biancheria bagnata mentre mi ansimavi in faccia, e mi piaceva guardarti i capelli a tua insaputa quando parlavi con la gente o spegnevi la cicca sotto la punta della scarpa, perchè da lì nasceva il tuo collo nobile vetta di montagna senza nubi che non nascondevi mai, il tuo collo calda grotta dove mi rifugiavo per addormentarmi mentre il fuoco teneva lontane le bestie senza cuore di questa vita senza testa e tu me lo offrivi finchè volevo come fa una madre con i suoi capezzoli che si protendono ad accogliere la bocca di un figlio sviscerato da sé e quando ti rivedo tu esci dal letto già perfetta anche se tutta la notte abbiamo abusato e il mio orgoglio sono quelle ciabatte enormi perchè mie dove usavi imbarcarti per andare in bagno e ti guardavo salpare nuda agitando le natiche invincibili con cui tanto ho discusso di guerra e pace e canticchiavi sempre qualche canzone mentre facevi le tue cose e una volta mentre questo succedeva ricordo che il fluido del tuo canto si insinuò più del solito nella mia mente abbandonata sul cuscino e vidi uscire dal tuo corpo aperto un figlio che era tuo e anche mio stavolta e prese a cantare la tua canzone appena fuori la testa che io proteggevo nelle mie mani insanguinate ma sei uscita dal bagno e tornata sul mio corpo nel letto e quando aprii gli occhi mi accorsi che il batticarne nella penombra mi strizzava l'occhiolino con un sorriso beffardo e ti baciai di nuovo come solo riuscirei a baciare la mia donna.
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Sesso: M
