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Il buon Romano non si da pace, lo scherzo subito non l'ha digerito. Adesso s'impunta: o questa maggioranza o niente governo. Il 10 Aprile è lontano, doveva durare cinque anni è invece ha avuto una gestazione di 9 mesi e quindi un aborto. Sono stati 9 mesi di gravidanza a rischio, ma lui, imperterrito, ha proseguito per la sua strada. Un colpo al cerchio ed uno alla botte, ma è stato un lungo periodo di sofferenza. Una sofferenza che lui ha deciso di condividere con gli italiani dando vita ad una finanziaria "lacrime e sangue" e inutile. Una finanziaria che sta già producendo i primi effetti. C'è, comunque, da capirlo, lui serio, calmo e determinato si è ritrovato disarcionato dalle bizze del cavallo mancino. Adesso spera in un nuovo incarico però vuole la stessa (non) maggioranza. Mi auguro che il Presidente Napolitano ci rifletta bene prima di fare una mossa così avventata. L'Italia non ha bisogno di Prodi con la maiuscola ma di prodi servitori dello Stato. L'Italia ha bisogno di persone responsabili, di coalizioni veramente coese e prive di inserimenti nostalgico. oltranzisti che porterebbero solo nocumento. Con i nostalgici, i dietrologi e gli estremisti non si va da nessuna parte. Il Paese non cresce, non matura e può, al limite, continuare a fare girotondi e manifestazioni. A proposito di manifestazioni, udite udite, domenica prossima scenderà in piazza il popolo di rifondazione. Motivo di questa discesa: sostegno a Prodi. Ragazzi, non scherziamo, con quale coraggio questi signori che non hanno esitato a scendere in piazza contro Prodi e la base di Vicenza adesso osano scendere in piazza a favore di Prodi. Questa è follia pura, neanche Pirandello sarebbe stato capace di mettere in scena un commedia del genere. Insomma, romano è caduto e la confusione rossa è al massimo storico. Per il bene dell'Italia mi auguro che si vada ad un governo di transizione, un governo che si occupi della riforma elettorale e che ci porti a votare nella primavera del 2008. Per ora mala tempora...