Creato da: fenice.lunatica il 20/08/2008
...closed...

 

 
« Dedicato a...Torno da me »

C'era una volta...

Post n°72 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da fenice.lunatica
 

  

Una ragazza come tante.
Si ripeteva spesso questa frase in testa. Ma non c'era nulla da fare. Lei non è mai stata una ragazza come tante. E nemmeno l'hanno mai vista tale. Le era sempre piaciuto essere "diversa", essere "particolare". Un vanto. Qualcosa di cui andare orgogliosa. Ma negli ultimi tempi non le sembrava più così fantastico. Avrebbe dato qualunque cosa per essere come le altre.
Si sentiva un'aliena. Una straniera anche nella sua città. Una sorta di fantasma.
Sedeva al solito tavolo, nel solito bar. Da sola. Nessuno attorno a lei. Il bar era deserto. I suoi colleghi erano spariti chissà dove. Quei colleghi che, pochi minuti prima, avevano assistito al suo ennesimo fallimento.
Come sempre, si era fatta prendere dal panico. Parlare di fronte ad un pubblico le è sempre risultato piuttosto difficile. La sedia su cui sedeva le sembrava un trono di spine. Scomodo e ingombrante. Avrebbe voluto essere ovunque, ma non lì. Non davanti quegli sguardi. Indagatori. Contrariati. Divertiti. Irriverenti. Impietositi.
Ha detto quel che doveva dire. Non come avrebbe voluto, però. Non è mai riuscita a soddisfarsi. Una vita al 70%. C'è sempre stato qualcosa che mancava. Qualcosa che non riusciva a ottenere. Qualcosa che non riusciva a dare. Finita la tortura è scappata. In ritirata. Come sempre.
Ed ora eccola lì, seduta a quel bar. Unica sua consolazione: una cioccolata in tazza fumante. Sapeva che quelle calorie in più non si sarebbero mai viste. Chissà come, aveva smesso di ingrassare. Un sogno, per molte ragazze. Ma aveva continuato a dimagrire. Ancora. Ancora. E ancora. Ogni anno un guardaroba da rifare. Nella sua stanza le foto di quando aveva un bel viso, pacioccoso, che sprizzava gioia e salute. Ora guardava il suo viso scarno alla specchio e si sentiva "malata". "Cosa c'è che non va in me?".
Questi e altri pensieri affollavano la sua testa, mentre fuori ormai era buio. "Chissà cosa pensa la gente? Ecco, sta entrando un ragazzo. Mi noterà? Chissà cosa penserà vedendomi qua da sola"...
Il tempo sembrava non passare mai.
Ora di andare. Ora di raggiungere la stazione. La voglia di farsi una bella passeggiata era tanta. Ma quella sera aveva paura. Si sentiva "in pericolo". Le strade erano affollate. Gente poco rassicurante. Per quella sera, l'autobus andava più che bene.
Quasi un'ora e mezza di treno. Lettore mp3, cuffie nelle orecchie, volume altissimo. Perdersi fra le note. Azzerare i pensieri. Quasi un'ora e mezza di assoluta libertà. Prima di scendere dal treno e tornare alla realtà.
Un'aliena in mezzo alla folla.

  

Non classificato, non omologato,
indesiderato, non obliterato,
non idoneo, non ammesso,
non allineato, assente sempre ingiustificato.

  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963