Creato da trampolinotonante il 14/11/2008

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I suoni degli Angeli

Post n°56 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da trampolinotonante

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I suoni degli Angeli

 

"Non odi nell'aria suoni che dicono l'amore di tutti gli esseri viventi?" ( Haerest thou not sounds i' the air which aspeack the love/ of all articolate beings?) Questi i versi che  Percy Shelley, tenerisimo poeta inglese degli inizi dell'800, nella scena V del secondo atto del  " Prometeo liberato"  fa recitare ad Asia ( simbolo della Natura).

Un interrogativo cui , due secoli dopo, sembra rispondere Bob Dylan in una sua bellissima canzone dal titolo " Tree Angels: " ..the angels play on their horns all day- the whole earth in progression seems to pass by - but does anyone hear the music they play - does anyone even try..."___ ovvero___ " ...Gli Angeli suonano le loro trombe tutto il giorno- la terra intera sembra oltrepassarli- ma nessuno sente la musica che suonano- neppure ci prova-..." 

 

Ci troviamo in una condizione di dialogo distante due secoli, che si muove sull'onda di un sentimento lucido, assoluto e che come miraggio luccica in un deserto senza oasi. Non è soltanto l'eco di un abbandono lirico ma anche una risonanza muta in un mondo interiore. Sono parole che guardano senza sguardo, che parlano senza voce, private del loro stesso respiro ma che vivono di un'incessante contemporaneità. Una domanda morbida, sfumata, sognante.  Una risposta come senso di una coscienza che reclinando su se stessa vive di eterna tristezza, ineluttabilmente umiliata e ricacciata nella propria solitudine. Incessante principio di una domanda e  incessante fine di una risposta.

 Molte parti del mondo  in questi tempi non sentono la musica che gli Angeli suonano ma, questi luoghi , folli e tremanti, sentono l'orrida paura, il sapore della polvere e la vista di templi e grattacieli e case, che divelti, rotolano senza angoli né ripari. Luoghi che, come rappresi in un grumo di simboli,  stentano ad essere il respiro stesso della loro vita subendo l'incessante riduzione della loro memoria, sospinta e indifesa nello scontro fra fedi di ciclopica grandezza o incuneata fra  le mareggianti inconsistenze di un dialogo fra il diritto e la criminalità organizzata. 

 L'egoismo e la durezza orgogliosa non sentono i suoni che dicono l'amore. L'architettura del tempo, della storia degli uomini, esige più qualità che non l'architettura dello spazio. L'architettura del tempo ora va per accensioni e bagliori di fuoco tra intervalli di indifferenza e forse anche in mezzo al nostro distaccato disinteresse.

La tragedia di questi popoli e di queste città  rischia di svaporare in una certa indeterminatezza per cui anche la tenera dolcezza della pietas  che eleva e trasferisce il sentimento nella zona più pura dello spirito, sembra indurirsi come roccia.

Scrive Italo Calvino nella prima delle sue Lezioni Americane: " ...In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutto di pietra: una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava nessun aspetto della vita. Era come se nessuno potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa..." .

In questi luoghi della terra, alcuni lontani, altri a noi vicinissimi,  la volontà di pace e di giustizia marcia contro vento e i venti non dicono mai quello che preparano. Se sono contrari soffocheranno anche i suoni degli Angeli.

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I bassorilievi sono di Agostino di Duccio. Rimini, Tempio Malatestiano

Il disegno " Gli Ulivi della Gioia" è di Trampolino Tonante

 
Rispondi al commento:
trampolinotonante
trampolinotonante il 09/10/09 alle 22:41 via WEB
Caro gold, tu vorresti una risposta a questo tuo magnifico commento? qualsiasi cosa io possa dire sembrerebbe scontata. Però un'idea la potrei aggiungere ma più che altro come percezione dell'origine del problema. Intanto il tuo pessimismo che ti trova affianco a Calvino , ti trova anche affianco a me. Non credo assolutamente che i venti possano cambiare direzione, ovvero che possano diventare favorevoli. In campo ambientale, ad esempio, potrei dire che il pianeta ha sempre visto impossibile e proibito il passaggio fra i ghiacci del polo nord, per evitare le lunghissime rotte fra il continente asiatico e quello americano. Ma non stiamo assistendo al fatto che dopo millenni e millenni di ghiacci, ora il passaggio è possibile e IL MONDO INTERO LO SA E LA NOTIZIA TERRIBILE E'GIA' SCIVOLATA COME ACQUA SUL MARMO E TUTTI STIAMO GIA' PENSANDO AD ALTRO MENTRE IL PIANETA , LA CASA DOVE TUTTI VIVIAMO, SI STA LENTAMENTE DISGREGANDO? E' SPAVENTOSO QUESTO DISINTERESSE!!!! E QUESTO E' SOLO UN PROBLEMA AMBIENTALE!! PENSA SE CI STIAMO A PREOCCUPARE DI UN MASSACRO DI UN POPOLO INTERO!!! DOPO DUE GIORNI E' GIA’ TUTTO DIMENTICATO. LA VELOCITA' DI PROPAGAZIONE DELLA NOTIZIA E' DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLA RAPIDITA' DERLLA DIMENTICANZA!! E POI SAPPIAMO SOLO CIO' CHE VOGLIONO FARCI SAPERE. QUESTO E' IL TREDICESIMO COMANDAMENTO!! Poi tu allarghi il discorso sulla COSCIENZA,!!!! mamma mia! C'è stata , c'è e ci sarà gente che passerebbe sul cadavere della madre e dei figli per il proprio interesse. Sono quegli individui speciali che Satana nell'Inferno si rifiuta addiririttura di masticare nelle sue tre fauci!! Altro_che_mela, ( che saluto molto affettuosamente)mi ha rimproverato una volta di citare sempre gli orrori dell'Olocausto poichè anche nei decenni successivi ci sono stati episodi di orribili violenze, episodi da non sottovalutare da un punto di vista umanitario. Mi sto dilungando molto, forse. Oggi da qualche parte nei blog una persona mi ha definito logorroico, ma ognuno ha la sua maniera di dire le cose,e queste espressioni e giudizi lasciano intravedere scorci altissimamente razzisti e a dirla con Dante "... IN VESTE DI PASTOR LUPI RAPACI..". Ritornando a Mela, vorrei dire, che già l'assassinio di Caino da parte di Abele ( così lontano nel tempo) può essere preso come unico riferimento e simbolo dell'infamia e della criminalità presente nel mondo. LA COSCIENZA??? La mp, sopra, imputa alla povertà della gente l'aver scelto di abitare in case costruite sui torrenti. Io dico che ci vuole dell'INCOSCIENZA a trascinare in quelle case anche la famiglia, moglie e figli. Le avran costruite degli esseri senza coscienza quelle case, non v'è dubbio, ma dovrebbe occuparle solo la persona fisica di colui che le ha acquistate perchè sarà stata sicuramente al corrente dei pericoli che si sarebbero corsi! Per i piromani e i disertori delle votazioni in parlamento ho già parlato. Le slides ( ma perchè non le chiami diapositive o con un altro nome italiano? son dovuto andare a cercare un vocabolario, mea culpa!)tu dici "..sono la fine, la conseguenza di ciò di cui stiamo parlando..". ;Ma è chiaro che SONO, IL PRODOTTO ATTUALE DI CIO' CHE C'E' NEL MONDO, E TI DIRO' DI PIU' . ESSE SONO L'ATTUALE ANELLO DELLA CATENA, AL QUALE ANELLO SI AGGANCERA' UN ALTRO ANELLO ED UN ALTRO ANCORA E CHISSA' PER QUANTO TEMPO. E SARA' QUELLA CATENA CHE ALLA FINE CI IMPRIGIONERA' NEL CARCERE DELLA NOSTRA INCOSCIENZA IN UN MONDO DIVENUTO IL SURROGATO NEGATIVO DELLA BELLEZZA PRIMIGENIA!!! Sto parlando di Bellezza primigenia! Essendo tu un amico , ti voglio con umiltà, far dono di una mia riflessione sull'Apocalisse di Giovanni , continuando il discorso inserito nella mia risposta alla mp, facendo inoltre riferimento al sommo Bach. Scatenerò le ire, (nauseabonde), di chi mi oggi mi ha giudicato logorroico. Ma la tua preparazione e la tua sensibilità mi saranno d'aiuto! L'Apocalisse parla di una terribile battaglia , di un terribile duello fra le forze del Bene e le forze del Male alla fine dei Tempi.In quella terribile battaglia, preannunciata appunto nell'Apocalisse, sarà l'Arcangelo Michele che, al grido di " CHI COME DIO?" ( in arabo Mi- CA- EL), ingaggerà la lotta contro Lucifero e le sue schiere e annienterà le forze del Male. " Sterminio di fulmine brucia e percorre lo schianto del tuono", così Goethe nel Prologo in Cielo del Faust. Ed è Johann Sebastian Bach che ha trasportato in musica la violenza drammatica di tale lotta nel coro iniziale della Cantata BWV 19 " Es erlub sich ein Streit" ( Si scatenò una battaglia), composta nel periodo di Lipsia per la festa dell'Arcangelo Michele del 29 settembre 1726, su un testo del poeta Friedrich Herici ( detto PICANDER) . Tale testo, ispirato al brano dell'Apocalisse su riportato nella risposta ad mp, è nel contempo una preghiera a Dio per ottenere protezione tramite i suoi Angeli. Riporto il testo di Bach: " Es erlub sich ein Streit / Die Rasende Schlange, Der Hollische Drache/ Sturmt wider den Himmel mit wutender Rache./ Aber Michael bezwingt, / Und Die Schar, die inh umrinngt,/ sturzt des Satan Grausamkeit" ( ovvero: "Si scatenò una lunga battaglia: Il serpente furioso, il drago infernale si lancia di nuovo all'assalto del Cielo con vendetta rabbiosa. Ma Michele vince e la schiera degli Angeli che lo circondano sconfigge la crudeltà di Satana...").___Questo magnifico coro di apertura, con un movimento analogo ad una Fuga, inizia senza alcun Preludio, violento ed impetuoso su quattro voci che si rincorrono, incalzano con un canto quasi esclusivamente in semicrome e in cui gli strumenti, raramente tematici, hanno solo funzione di accompagnamento. E' la cronaca di uno scontro titanico fra Spiriti liberi, in un tempo e in uno spazio "metafisici". La fantasia di Bach si libera sovrana nel trattare tale tema, derivante unicamente dalla sua profonda fede luterana. Seguono tre recitativi di ringraziamento affidati alle voci del basso e del soprano: " Gottlob! Der Drache liegt..." ( Il drago è sconfitto, Dio sia lodato...decisi e sicuri noi siamo e anche se le sue grida ci terrorizzano, il nostro corpo e la nostra anima sono protetti dagli Angeli...).__ Poi un Adagio introduce un'Aria dolcissima affidata ad un tenore: " Bleibt, ihr Engel, bleibt bei mir!..." ( Restate, voi, Angeli, restate presso di me!...) : il canto si libera accorato in un'atmosfera di raccoglimento mistico mentre una tromba intona la melodia di uno splendido Corale. Aria e Corale si fondono perfetti, scivolano leggerissimi su un tappeto sonoro di violini e violoncelli con un ritmo che Albert Schwaitzer definì " ritmo angelico". " Bleibt, ihr Engel, bleibt bei mir!..." un tema nobile da cui Bach ottiene una continua ricchezza melodica, una grande eleganza di modulazione, una perfetta purezza dell'armonia e il rifiuto di qualsiasi nota insignificante estranea al contesto sicchè sia l'ascoltatore sia l'interprete ne rimangono soggiogati ed ammaliati. Un canto che è una preghiera di esseri mortali dicibili e visibili verso l'invisibile e l'indicibile ed in cui la musica, sulle precise orme della Settima Elegia Duinese di Rilke, come veicolo dell'esercizio del cuore, giunge ancora più in là delle altre arti. Leggiamo Rilke: " Aber ein Turm war gross, nich wahr? O Engel, er war es,../ Gross, auch noch neben dir? Charthes war gross- und Musik/ reichte noch weiter hinan und uberstieg uns ..." (ovvero: "Ma una torre fu più grande , vero? Lo era, o Angelo - grande anche di fronte a te? Chartres fu più grande e la musica giunse ancora più oltre e ci sormontò...!..." ) La Cantata di Bach, apertasi su un drammatico e apocalittico scenario, viene man mano assumendo toni pacati e altamente lirici adagiandosi infine su un sobrio ma solenne Corale in cui l'invocazione all'Angelo si fa dolcisima: " ...Las dein Engel mit mier fahren..." ( ovvero: " Che il tuo Angelo vegli sulla mia anima..Che essa riposi sul tuo seno,.Riempila di gioia e di conforto fino a quando il mio corpo lascerà la terra per unirsi ad essa.".) __Riecheggiano i versi di Jorge Luis Borges in "Cifra" : " Senor , que al cabo de mis Dìas en la Tierra/yo no deshorne al Angel". ovvero: "Signore, che alla fine dei miei giorni sulla terra io non abbia offeso l'Angelo!"____ Questa la mia risposta , caro Gold, affidata alla tua pazienza e alla tua saggezza! un abbraccio. tt
 
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