Lectio pop per la stupidità BIUMOR 2020

Il mondo dei social network ci costringe a riflettere sulla stupidità e su una moltitudine di comportamenti stupidi. Con la presenza degli “utonti”, contrazione di utente e tonto, e degli “webeti” che incarnano i peggiori sentimenti della rete. Ma non possiamo relegare la stupidità ad ameno stato di alcuni. È infatti necessario tener conto della componente di stupidità, come di altre categorie di comportamento, che è presente in ognuno di noi e da qui cercare di scoprirne le sue origini. “Stupido è chi lo stupido fa”, era il leitmotiv di Tom Hanks nei panni di Forrest Gump. Ma è davvero così?”.

Popsophia con “Biumor 2020”, Biennale internazionale dell’Umorismo nell’Arte, il festival dell’umorismo seconda edizione torna in autunno a Tolentino (Macerata) con  la collaborazione dell’Amministrazione comunale. In calendario le date del festival, che viaggia su una tre giorni da giovedì 26 a sabato 28 novembre.
La stupidità sarà il tema caldo di questa edizione, che indagherà l’argomento utilizzando il suo mix di linguaggi massmediali, incontri con filosofi, lectio pop e spettacoli filosofico musicali.
Voltaire diceva di rispettare molto la stupidità umana. “È la sola cosa che mi dà un’idea dell’eternità”. La stupidità va allora presa molto sul serio, in considerazione proprio della sua costanza, la sua stabilità.

L’arduo compito del festival seguirà vari spunti, dalla legge di Murphy alla stupidità della burocrazia, dalla superstizione agli errori di prospettiva. E non solo.  Mostre importanti affiancheranno Biumor 2020 e non mancheranno le doverose celebrazioni degli anniversari di Sordi e di Gassman che Tolentino omaggerà riesumando le figure iconiche della stupidità di alcuni capolavori del cinema italiano.

Nel 2019 al Biumor artisti e ospiti erano stati chiamati su una parola d’ordine politicamente dirompente e culturalmente dominante: “l’odio”. Un’urgenza contemporanea e tema d’attualità predominante. Un linguaggio degli odiatori che finisce per abbattersi persino sugli odiatori stessi.