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Installazione

Tanto più apparentemente scorre quieto e lo sguardo su di esso, più lo spessore della profondità appare e lascia accedere.  Di fronte all’immagine catturata del soggetto unico e forma disposta a farsi riconoscere, altrettanti sembranti popolano molteplici livelli senza uno spazio ordinante, come fogli di mondo.

Siamo nel pieno dell’ennesima avventura di artisti e curatori che si riconoscono nel principio del cenacolo di Silvio Pasqualini artista e direttore artistico della Blue gallery  di Venezia “dove gli autori sono promossi sull’apprezzamento artistico e sul rispetto personale respingendo le pratiche espositive convenzionali. “

Muse evasive ed elusive che le Muse ritornino

La liaçon  sviluppa e consente una programmazione fuori dall’ordinario, sorprendente per qualità scovata con stima tra gli innati artisti, oltre l’apparenza dei fenomeni.  LA MUSA EVASIVA di Innocenzo Odescalchi a cura di Bruno Ceccobelli e Silvio Pasqualini è il progetto del prossimo 14 ottobre alla galleria Blue, inserita nella splendida cornice veneziana e “distinta dal colore blu avio”. Blu, il materiale informativo nella cartella stampa* per la nota curatoriale di Bruno Ceccobelli, il tuderte artista internazionale, che del principe Odescalchi artista ha suggerito un trittico di opere considerato fondamentale nella ricerca  pittorica dell’autore:  “che effigia le Muse delle Arti con un eccellente esempio di rigore compositivo coloristico e sante intenzioni, per una lotta continua contro la moltitudine di pennelli ignoranti” – scrive  in “Muse Elusive” spostando la metafora di evasive in elusive, con particolare attenzione alla percezione delle parole e alla metafisica;  concetto che lo stesso Silvio  Pasqualini riporta nella sua testimonianza: “Direi che la ricerca di Innocenzo si concentra su un continuo ampliamento della percezione […] vengono integrati elementi figurativi, astratti, concettuali e multimediali. Le Muse evasive sono da considerare un progetto, una sorta di scenografia mentale, nella quale si proiettano diversi piani di comunicazione […], la fusione di piani creativi con piani percettivi per guardarsi dentro di sé; per ritrovare la bellezza della vita e la verità perduta. “

Dunque – chiosa Ceccobelli – “una  mostra che è una straordinaria opportunità per le anime sensibili alla luce di disintossicarsi e riscaldarsi e che le Muse ritornino.”

Un raro artista innato Nulla è nell’intelletto che non fu già nei sensi

Il trittico in mostra appartiene al periodo 2010-2019 dell’Odescalchi (Galleria Andrè Roma 2016, e video performance  Museo Bilotti 2020  un cui frame oggi appare nella locandina di Blue gallery), a questo si  dispongono altre due opere complementari scelte dai curatori. Un periodo particolarmente fecondo in cui dall’astrazione di un primordiale ordine caotico e innumerevoli “Senza Titolo” del periodo precedente  (si torna indietro fino all’epoca in cui non c’erano ancora i nomi. E, insieme ai nomi, i destini), l’artista pare accedere meditativamente,  tramite portali temporali, varchi disegnati a tutto sesto e arco gotico,  ad  una visione del mondo con archemboli percorrenti le tele e una delicatissima “geografia e antropologia” di sedimentazione e connotati mitologici in cui il segno diventa scrittura  (“Scritture perdute“) come immagini assenti da tempo.  S’intuiscono i sembranti, gli attori della storia, uomini rappresentati dalle forme (  ombra o vuoto o varco), e dei sarcofaghi e come mummie, avvolte di lino. Spesso ombre o cenni di forme sulla scena. Nulla dei contorni perfetti, ombre nette e colori piatti e spazi prospettici della pittura metafisica tal quale ma meta come oltre o al di sopra della fisica.  Innocenzo ci rappresenta da quel momento un viaggio pittorico senza vere coordinate di tempo e spazio: li lacera appercepito tra immanenza e trascendenza, creando una  quarta dimensione e  fogli di mondo. Se volessimo determinare ove si trovi l’autore operante attraverso la sua medesima osservazione al mondo delle idee  e con l’ausilio imprescindibile delle Muse; dalla stratificazione di colore come materia, dalle sue  pathosformel, è nel mondo possibile della vibrazione: quella che genera “corpi di forze  e forze di forme” e che l’artista esplicita ancora meglio nel nuovo periodo, dal 2020. Pertanto supersimmetrica, con stringhe di una sezione di mondo innato che mescola ad altri mondi possibili l’inedito mistero. Con Muse Evasive ciò è inequivocabile. Al punto di un pennello e altre tecniche principesche.

Si vorrebbe poter dire che i wormholes di Innocenzo Odescalchi con le Muse Evasive aiutano a comprendere l’Ade, quel grande basso da cui non è concesso il ritorno ma che già la sumera Inanna, alle origini del mito che avrebbe voluto poter dire che gli inferi erano un altro suo territorio, pensò ad una sostituzione per stazionarvi. Spogliando e rivestendo ciclicamente il tempo di un pregiato telo di lino.

SiTNews feel

 

LA MUSA EVASIVA dal 14.10.2023 al 14.11.2023

OPENING  14.10 ore 18.00 Blue Gallery, Campo S. Margherita, Dorsoduro – 3061 Venezia  Da Martedi a Domenica h 11-19. Ufficio stampa Cristina Gatti. Foto credits :  ufficio Stampa

 

LA MUSA EVASIVA |VENEZIA Innocenzo Odescalchi alla Blue galleryultima modifica: 2023-10-11T11:13:00+02:00da Dizzly