Vi sarà sicuro capitato di vederla: di solito avviluppata in un paio di jeans aderentissimi, è truccata di tutto punto e ha una giacca a vento attillata (bianca molte volte) con del pelo morbido che le accarezza la cervice.
Cammina su dei tacchi alti come i piloni del ponte Europa, è piena di gingillosi accessori quali occhiali da sole cinture orecchini anellini braccialetti e frequentemente tiene tra dito medio e indice una sigaretta, dalla quale aspira con occhio di triglia intrigante (grazie agli occhiali da sole che le coprono gli occhi...).
Sarebbe anche un bell'esserino in genere alla vista, davvero, non propriamente rispondente al mio gusto personale se posso esprimere un parere spassionato ma devo riconoscere che attira l'attenzione. Solo che tale esserino è molto nervoso ed in perenne fibrillazione. Sembra per certo infatti che una serata non possa mai cominciare e finire in uno stesso posto, in quanto la "situazione" dopo un po' o stanca o non è l'altezza e quindi l'esserino diventa inquieto ed infastidito. Tu potresti anche pensare che in fondo lo scopo dell'uscita non è quello di essere immersi in una"situazione" particolare bensì quello di godere della compagnia di qualcuno, ma -stolto- non azzardarti a dirglielo!
Perchè siamo di fronte ad un esserino con dei rigidi tassonomici ed inequivocabili atteggiamenti peculiari, caratterizzanti oserei dire, e che traggono di sovente in inganno l'osservatore ingenuo e lineare, che quindi deve star ben accorto a non esprimersi liberamente.
Per esempio tratto distintivo è che si vanta con una certa gioiosa enfasi di essere complessa o -con la sua tipica terminologia- stronza, magari anche bugiarda. E tu la stai anche a guardare un pochetto, perchè ti dici: "beh, io se volessi far colpo su di una persona mica glielo dico pronti e via la prima sera che ho l'alluce vago, aspetto almeno la seconda o la terza e nel frattempo vedo di curarmelo un po'" e quindi deduci che non le interessi poi più di tanto in fondo.
Mai interpretazione fu più errata: perchè nella testa di tale soggetto essere complesso, stronzo e bugiardo è una nota di merito, non un demerito. E infatti a riprova di ciò generalmente ha un rapporto non ben definito con un qualche non precisato fortunato ragazzo, da cui però è libera cinque sere su sette, tenendo conto che una se ne sta a casa.
Ma a prescindere da tale legame si lascia volentieri accarezzare dalle lusinghe del ragazzo dall'aspetto curato dell'occasione, cincischia e flirteggia, senza mai esagerare ma occupando un bel po' di tempo che altrimenti non saprebbe come spendere, dato che "Amici" non lo fanno ogni sera.
Questo sempre che non trovi il tipaccio davvero malandrino, uno con le sembianze da Lenny Kravitz e possibilmente con una montagna di spigolosità caratteriali, sociopatico e anche drogato. A quel punto ogni sua resistenza verrà meno -come poter resistere per l'appunto ad un tale esemplare?- e quella tra l'altro sarà anche l'unica possibilità reale e concreta che abbandoni il suo ragazzo storico.
La cosa che ho sempre invidiato in tale esserino è comunque la capacità di discernimento istantanea, ha verità inderogabili su ogni aspetto della vita, se rubi sei un malvivente, se rubi in modo furbo e simpatico sei un grande, se non esci ogni sera sei uno "sfigato", se le dici che esci con lei e poi non ti presenti sei uno che le potrebbe piacere. In generale comunque, con un semplice sguardo sei un dio o sei una nullità. Nel secondo caso forse ti va pure bene, nel primo continuano di sicuro i fraintendimenti.
Perchè allora lei comincerà a dimostrarti dell'interesse, e tu col cavolo che la assecondi, ti ha appena detto che è complicata, stronza e bugiarda e tu in sincerità hai anche una vita tua da portar avanti, hai degli interessi, e magari anche qualche problemuccio qua e là che quindi ti leva la voglia di trovartene degli altri proprio così gratis. E allora dici no grazie, stasera giocano scapoli contro ammogliati e io devo fare il vice guardalinee di sinistra, non posso.
A quel punto segue pari pari una reazione di completa e violenta sorpresa: ma come? Tu sei maschio, io sono bella e ti dimostro dell'interesse, perchè non cadi ai miei piedi perdendo rivoli di schiumosa bavetta di fronte a tutto questo splendore che generosamente ti concedo (di guardare solo però! che ti credi, ho il ragazzo io!), sicchè io possa scostare il mio delicato piedino e possa abbozzare una smorfia di malcelato disgusto di fronte al solito cascamorto che senza alcuna dignità si prostra al mio cospetto?
E continuerà manifestando della rabbia repressa che ti ricorderà Mastella quando ascolta un intervento di Travaglio (viva Travaglio!), e ti accuserà di non essere stato chiaro con lei, avanzerà esplicitamente dei dubbi tra i suoi amici sui tuoi gusti sessuali e ti rinfaccerà pure di essere stato carino -come se questo volesse dire che sei perso per lei- quando tu semplicemente hai cercato di conoscerla un pochetto e appena ti sei accorto di come buttava la faccenda elegantemente te la sei data a gambe levate. E ci mancherebbe mi verrebbe da dire.
Comunque cavolo hai ragione, di solito si comincia sempre col "particolare", ma anche con un molto rassicurante "non sono del tutto a posto"...
E poi, eh... hai ragione, chiedo scusa. E' che io c'ho le mie fisime: sto cercando di farmele passare, ma cavolo è difficile. Un giorno forse ce la farò! Forse. Un giorno però. E sempre forse.
Il blog di gischio
Ah quella del "tormentata" è un filone particolare, di solito poi si scinde e segue la strada del "tu non sai cos'ho passato io". Che in certi casi poi è pure vero, c'è un passato difficile e niente da dire, ma in certi altri...
E' un mondo difficile....