Anima di cristallo

Non sono d'accordo col tuo nichilismo. Chi si prende l'onere di poetare, perché di onere si tratta, visto che poi la sua poesia va ad influire sull'umore dei lettori, deve tenere presente che, alla base di ogni forma di arte c'è l'Amore, non l'egoismo. Un poeta plasma, per magia, i sentimenti altrui oltre che i propri e quindi deve stare molto attento perchè può costituire un esempio nefasto. Poi considera che il suicidio è sempre un'ammissione di debolezza ed è una sconfitta. Ma te lo figuri quanto è "bella" una poetessa che sa scrivere e trasmettere energia agli altri..? Troppo facile fare le vittime.

Nichilista io? No, proprio no. Questa settimana mi hanno dato dell'animista e qui va bene. Un poeta non scrive per gli altri, scrive perché è obbligato a farlo, perché la scrittura è ciò che la sua anima non può più contenere. È la sua forma di comunicazione. Sulla morte...che c'è di male? Certi bruchi hanno voglia di volare presto perché strisciare è avvilente.Ma sono certa che il suicidio non mette le ali, purtroppo. Le ali hanno bisogno di svilupparsi e ogni bruco ha il suo tempo...il mio sarà lungo, lo so.

Io invece son d'accordo... E non è questione di vittimismo, è che uno è ciò che è, difatti, secondo me, scrivere poesie non è condizione sufficiente per essere un poeta... La poesia è una visione delle cose, e molti geni non sono "altruisti" ... Fanno la sola cosa che possono fare per trovare una ragione... Penso alla frase mitica de L'artista da giovane di Joyce (o meglio di stephen hero...) sulla differenza tra essere poeti e scrivere versi, oppure, e principalmente, a Novalis, ai Pink Flyd, a Leonard Cohen... Ma poteri persino pensare a Thanos di Titano e Leonardo da Vinci... Poi io non capisco una mazza, non sono poeta ne so scrivere versi, per cui è solo una mia opinione buttata lì....

Concordo con te. Ho sempre pensato che uno può essere scrittore e scrivere cose che il pubblico vuol leggere, vedi i romanzi rosa o i gialli, o ancora le poesie in rima a tema. Ben diverso è l'artista che scrive ciò che la sua anima gli detta. Egli non può scrivere a comando per accontentare qualcuno. Un pittore che produce quadri che il commercio richiede a seconda della moda è diverso dall'artista che spara pennellate dal cuore. E qualsiasi sia l'arte che esce all'anima, l'artista è destinato a soffrire per tutta la sua vita. Sfido chiunque a trovare un artista che non ha desiderato di liberarsi da questa vita.

Categoria a rischio? Quasi che il poeta rappresenti un ruolo! La poesia è espressione di vita e di morte, ma vita e morte sono prima della poesia. Un saluto. Luciano