Anima di cristallo

Oh, che cattiva la mia mamma. Per colpa sua sono rimasto un emerito ignorante. Credevo bastasse credere in Gesu', credevo bastasse recitare con Fede e devozione le preghiere ed amre il "prossimo tuo come te stesso" ... e invece. E invece per essere "un buon cristiano" colto e preparato bisognava studiare tanto, bisognava sapersi scappellare la testa, cercare di interpretare i numeri (un po come al lotto!). Sempre la mia mamma, mannaggia, mi aveva detto che il giorno in cui nasceva Gesu', a Natale se non ricordo male, erano apparsi gli Angeli ed avevano proclamato: "Beati gli uomini di buona volonta' ..." E invece ... e invece avevano ragione i sommi sacerdoti: bisogna sapere tutto! Non e' che a lungo andare avessero ragione anche quel giorno in cui hanno convinto la gente di Gerusalemme a liberare quel tale di nome Barabba al posto di Gesu'? Eh si mamma, per colpa tua adesso faccio una gran brutta figura. Sembro solo un credente, un cristiano e non un uomo colto ... mannaggia! Se a tredici anni non fossi andato in montagna a far pascolare le mie due capre e le mie tre pecore, se avessi studiato magari adesso non farei questa figura. Magari non conoscerei l'amore di Ges', ma saprei rispondere bene a questo post, vuoi mettere che figata! Ciao edmondo ;)

Molto interessante, Elisa. Quello che hai scritto la dice lunga sulla fantastica cultura esoterica essena, di cui Gesù, insieme a Giuseppe fu uno dei più alti esponenti. Hai gettato un prezioso "ponte" sull'altra riva, un solido ponte, che però dubito fortemente possa essere attraversato da qualcuno, perchè il ponte è su un precipizio altissimo e gli uomini non sono dotati nè di grande coraggio nè di sufficiente fede, se non a parole. Non dimentichiamo l'episodio in cui Gesù strofinò fango sugli occhi di un cieco per ridargli la vista...non avrebbe potuto donargliela semplicemente con un atto di volontà..?..Nossignore...quella pratica del fango è stata una pratica di pertinenza essena, quindi questo la dice lunga sulla faccenda...Riguardo alla ricorrenza del numero dodici, basta ricordare che questo numero è quello dei pianeti dello Zodiaco, cioè dei segni zodiacali, per capire che, spesso, si ha bisogno di ricorrere alla totale energia dei flussi cosmici, traendo da loro l'energia sufficiante per operare. Gesù fu un Mago a tutti gli effetti, un Mago bianco, come i tre Maghi che andarono a visitarlo nella mangiatoia, e che i cattolici ribattezzarono Magi, per dare meno evidenza alla faccenda...

Potremmo parlarne fino a Natale del numero 12 e della sua simbologia..da un punto di vista ghematrico esso, per somma, dà tre, il numero perfetto della Triade, binario + unità, cioè il dualismo che trova la sua espressione nel concepimento dell'unità..In sintesi si riferisce quindi anche alla Trinità, ma anche alle triadi egizie, sumere, caldee ecc. Quindi è un concetto universale e non solo cattolico. Poi c'è l'aspetto cabalistico delle Sephiroth, ma te lo risparmio, perchè molto difficile...

Cara Elisa, percchè mi risèpondi un po stizzita? Certo che puoi fare una comunità virtuale. Ci mancgerebbe altro. Che bello se un giorno potessimo avere anche i poveri virtuali, o le ingiustizie virtuali. Le comunità virtuali mancano di lacrime e di sorrisi, di sudore e di dolore vero. Infatti è virtuale. Ma certo che puoi farlo, ci mancherebbe altro, questaè, come dici tu: "csa tua". Ma io "tesoro" non contestavo te. semplicemente mi rammaricavo di tutti i miei limiti intellettuali per poter partecipare ad una ricerca cosi raffinata e sofistica Sai, a me il numero 12 ricorda la fortuna di uno che poteva vincere al totocalcio. Fortunato si ma non troppo, infatti bisogna fare 13 per sperare nella vincita importante. Sai, io sono "un semplice ragazzo di provincia" un po paraocchi. Però ... però "tesoro" non banalizzare il tocco del lembo del mantello, non farlo. E' fondamentale avere, al di là della sapienza e della conoscenza, dell'intelletto e del sapere, avere l'umiltà di sapersi accostare al Signore. Su lembo del mantello Carlo Maria Martini ha dedicato, tanti anni fa, una bellissima lettera pastorale. Sai, probabilmente era anche lui un semplice cattolico paraocchi. Sperando di non aver disturbato troppo te e i tuoi ricercatori dell'assoluto, ti saluto e ti mando un bacio.

Cara Elisa, io non voglio che tu scriva? Ci mancherebbe! Dovresti startene in silenzio? E ache prò? Nessuno mi9 obbliga ? Ci mancherebbe altro. Mi dispiace :) che tu ti irriti un pochino, un pochino tanto per la verità! Tanto da invitarmi, neanche troppo velatamente, a non disturbare. Le mie parole fuori luogo? Sai, nella mia semplicità non mi sembrava, volevo solo esporre, a modo mio, un opinione diversa dalla tua. Con un sorriso edmondo.

Cara Elisa, io capisco che nel gergo contemporaneo il termine ”blando” è sostanzialmente un poco offensivo, per capirci equiparabile un poco a … tonto. Io però, che sono un signore anziano, mi fermo al significato letterale della parola: “mite, temperato, ecc …”. Per questo motivo ti ringrazio perché era proprio con mitezza che mi rivolgevo a te, con la mitezza che sai mi contraddistingue ;) e con quella mi affacciavo ad un sinedrio così importante qual è il tuo Blog. A tradire questa tua forma “un po’ offensiva” aggiungi, se non bastasse, anche l’affermazione: “Nessun problema se è diversa dalla mia, posso capirti, cresciuto tra le pecore … che ci vuoi fare”. Eh si “tesoro”, io sono cresciuto tra le pecore, ma mi chiedo, è un segno di demerito, di ignoranza, di dequalificazione a priori? Oh, se fosse così come mi rattristerei per te che sei alla ricerca della verità ma lo fai attraversa una distinzione di classe, di ceto, di razza e di ruolo sociale. Certo poi mi consola sapere che i miei antenati, i pastori, sono stati fra i primi ad incontrare il Signore: Gesù. Certo avran capito poco, però … Poi, mi sorge un dubbio, un piccolo dubbio, chi nella propria infanzia è cresciuto con un falegname ed una casalinga, avrà mai capito? Credo di no. Credo che tocchi a te e ai grandi sacerdoti e saggi che frequentano il tuo sinedrio spiegargli il significato delle sue parole oltre che dei suoi gesti. Del resto se l’avesse capito non sarebbe finito in Croce, anzi! Che dici? Per me però, che sono solo “un vecchio pastore”, va bene così, sono contento. Sai cosa faccio? Ti ricambio un sorriso … “tesoro”! Ciao e un bacio edmondo.

Battutazze? Non saprei nemmeno come fare ... "tesoro"! Ciao, ciao ... edmondo ;)

un abbraccio .. un sorriso... L'aria pura per questa tua giornata.. vivila col cuore ovunque tu andrai! perchè non c'è nulla di più bello della vita.. un bacio ..Hengel

Eh?! Che cosa sta succedendo qui? Davvero non ci sono più le stagioni come una volta. La dimostrazione? E' qui! Un sorriso ;) K3

Ecco la mia interpretazione dei passi in questione.
1. Giairo e la donna si gettano ai piedi di Gesù.
Oltre che in questo passo evangelico si hanno varie testimonianze di gente che compie questo gesto. Mettersi ai piedi di Gesù vuol dire riconoscere la sua autorità, la sua signoria. Giairo lo fa prima di ottenere la grazia perché già credeva mentre la donna dopo aver incontrato Gesù.
2. La fede che salva.
La fede nella signoria di Gesù salva. La disposizione del cuore che è aperto a Gesù. La salvezza non è un fatto di energie o potenze magiche ed impersonali oppure un'azione unilaterale da parte di Dio. La salvezza è un azione cooperativa che include un'apertura e una ricerca sincera da parte del uomo e una grazia concessa da parte di Dio.
3. Il numero dodici
C'è una mezza pagina di citazioni bibliche che riportano il numero dodici, ovviamente molto caro come tema e numero. Comunque Luca è l'unico evangelista che ci dice gli anni della figlia di Giairo, Matteo e Marco riportano solo gli anni di malattia dell'emorroissa. Può darsi che Luca abbia messo un addentellato. Cioè un riferimento testuale che unisca le due donne nella loro vicenda e nella loro soluzione. Il numero dodici nella Bibbia è quasi sempre un riferimento ad Israele. L'addentellato potrebbe far funzionare il riferimento a Israele sempre rappresentato come donna.
4. La forza o potenza (in Marco 5,30) che esce da Gesù
Stupisce questo riferimento "fisico" e non spirituale al potere di Gesù. Effettivamente questo dato è interessante. Cos'è che della sfera fisica, psichica e spirituale di Gesù che ha potere di guarire? Quale consapevolezza aveva Gesù di tutto? Com'è possibile che egli guarisse qualcuno inconsapevolmente o involontariamente? Può darsi che Gesù avesse fatto la scenata apposta per dire che egli è li per incontrare e salvare e non solo per fare da distributore di miracoli? Può darsi che il testo ci voglia dire che c'èmodo e modo di "toccare" il divino, e c'è modo e modo che s'incontra Gesù.
Il testo è certamente molto ricco e significativo ma non ci vedrei alcuna ombra di esoterismo... anzi! in questo testo si nega il valore dell'esoterismo... non è una forza energetica che ci salva ma l'incontro personale con Dio.

Ecchettepareva...?...Eheheh...Quel testo è un estratto di esoterismo vero e proprio, hai voglia a metterci le pezze...!!! Non è una forza energetica, ma è l'incontro con Dio...? Nunsepòssentììììììììììììì...!!! E in tutti i casi Dio non è energia, Roy...? Che concetti strani che devo sentire...e così contraddittori...Cos'è, avete paura dell'energia..?...Ma l'accendi la luce della tua stanza o usi la candela...?...Bah...!!!

E' verissimo quello che affermi, Elisa. La paura, questa nostra ingombrante compagna di vita... C'è la paura delle tenebre, del buio, del Diavolo, che incombe sempre minacciosa...Poi però c'è anche, in rispetto alla legge del dualismo, la paura della luce, ben più insidiosa e temibile..Si ha paura, inconsciamente, di diventare illuminati, per timore di essere abbagliati...

Immaginavo che sarei stato eliminato con una o due battute... basta vedere che scrive ex_pre per sapere che ha torto, eh, poverino gli hanno fatto il lavaggio del cervello! Sapevo che il mio commento sarebbe stato troppo poco illuminato per voi. ...molto meglio viaggiare liberi con la mente. Mi dispiace solo aver perso la pausa pranzo a documentarmi sui libri e scrivere prendendo per serie le questioni portate da Elisa. Che stupido! dare risposte a chi ce l'ha già!

ciao elisar O:)

Cara elisa dalla mia ignoranza provo a darti una spiegazione da un punto di vista cristiano. Nonostante tu abbia attirato l’attenzione di chi legge e la discussione solo su dei punti del brano, ti ricordo che la parola di Dio va interpretata nell’insieme, detto questo un cosa che mette in risalto questo brano è il fatto che l’uomo da solo non può nulla. Ci troviamo davanti a due casi disperati il primo vediamo un uomo di fede un capo della religione, in preda alla sofferenza per la propria figlia, un uomo al quale di sicuro non mancavano risorse economiche ed amicizie per curare la propria figlia, ma è lì impotente a chiedere aiuto al Maestro, l’altra è una donna che ha già dato tutto per guarire sia il denaro che la sua vita, ma non ha potuto nulla e anche lei è dovuta ricorrere al Signore. Per quanto riguarda il prostrarsi è chiaro che a quei tempi non ci si prostrava davanti a nessuno al di fuori delle divinità, e questo ci deve far comprendere che i due riconoscevano in Gesù la sua divinità (Gesù vero uomo, vero Dio). Un altro aspetto importante di questo brano è i tipi diversi di fede, quasi a voler sottolineare che Gesù ci conosce e quindi ci mette alla prova. Nel caso di Jairo abbiamo un uomo religioso che dovrebbe conoscere Dio quindi la sua prova è l’attesa, una fede di pazienza, tanto più che lui era andato da Gesù per essere guarita la figlia ma poi muore e sembra quasi che sia stato tutto inutile anche l’umiliarsi dinanzi a Gesù, ma la sua fede di pazienza fa si che Gesù possa operare, restituendoci la Figlia guarita. Nel caso della donna abbiamo una fede in azione (i violenti rapiranno il regno dei cieli), non conosce ostacoli non ha forze e stremata, ma in cuor suo sa che deve toccare la veste di Gesù, e questa fede la porta ad incontrare Gesù, che incurante della guarigione fisica gli dice la tua fede ti ha salvata, Dio ti ha guarita ma la tua fede ti ha salvata, Gesù non è un prepotente Egli è alla porta e bussa se apriamo il cuore Egli entra e cena con noi. il terzo aspetto è l’amore di Gesù che non ha riguardi a chi siamo, al ceto sociale a cui apparteniamo, Egli guarda il nostro cuore e ci dona secondo la nostra fede. Per quanto riguarda la potenza Gesù quando si battezzò, dal cielo scese lo Spirito Santo su di Lui che è la potenza di Dio affinché potesse compiere il compito che gli era stato affidato e quella potenza guarì la donna. Il dodici ne parlo perché lo hai evidenziato, rappresenta nella Bibbia il popolo d’Israele per la precisione le dodici tribù, e forse anche in questo caso potrebbe fare riferimento ad esso, ma per me lo scrittore lo menziona solo per evidenziare, in una la tenera età e farci comprendere la sofferenza del padre, nel altro caso ci evidenzia la vita spesa inutilmente per risolvere un problema che solo Dio poteva eliminare. Detto questo spero di aver centrato la discussione e spero di aver contribuito a chiariti le idee. Il verso per mantenere fede all’impegno Filippesi 4:4-7 Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Dio ti benedica

La tua non è ignoranza, Ociatto, ma vedi la cosa troppo unilateralmente, dal punto di vista cristiano, affermi, ma direi invece da quello cattolico, e ti assicuro che c'è una bella differenza. Ma oltre a questi, ce ne sono moltissimi altri di punti di vista, anch'essi meritevoli di considerazione..

Perchè tutti noi apparteniamo a dodici Famiglie Universali. Israele è il popolo di Dio, vero?

12 Tribù=12 segni zodiacali=12 fatiche di Ercole, che simboleggiano le 12 strade che portano alla conoscenza superiore, dovo avere dominato le passioni terrestri... Si, l'hai sparata grossa... Leggiti: le 12 fatiche di ercole, di A.A.Beily, poi ne riparliamo..

Può anche essere una sciocchezza quello che dico dal punto di vista metodologico, Roy, ma non esiste solo quel punto di vista: ci sono infatti metodologie, sistemi, conoscenze e addirittura logiche di diversa natura.. Da quello che leggo capisco che la programmazione che ti è stata impartita è molto raffinata e difficilmente riuscirai a liberartene, se non con un grosso anelito di libertà...Ma mi sembra molto presto ancora. Quindi qualunque spiegazione simbolica la prenderesti dal punto di vista preconcetta e razionale, e non otterresti nulla di nulla, come nulla ha ottenuto chi si è cimentato con la sola mente alla soluzione degli enigmi della storia.

P.S. uquel racconto si riferisce ad un fatto chiaramente mai accaduto e il suo significato profondo va ricercato, come al solito, nella ricostruzione gematrica dei numeri e dei simboli: ma per far questo occorre conoscere gematria e simbologia...

A prescindere che 12 sono le Famiglie Universali, chiamate anche Tribù, e quando si dice universali significa universali e non solo terrestri, poichè Israele è la parte terrestre del popolo di Dio, che si pregia appartenere alle 12 Tribù... dicevo... il NUMERO 12, secondo una mia personale (e cntraddicibilissima) "intuizione " è composto da 6+6. Giacchè 6 è il numero dell'uomo, 6+6, ovvero dodici, potrebbe rappresentare l'integrazione maschio/femmina. uomo/donna, così come creature scaturite da Dio a sua immagine e somiglianza.

Ma ghematricamente 1+2=3, e assume tutta un'altra simbologia, cioè la fusione degli opposti e la creazione del terzo, come succede in natura tra madre, padre e figlio. La chiesa è riuscita a rovinare anche questa equazione, introducendo il "concetto", completamente arbitrario ed erroneo di uno spirito santo, che nulla a a che vedere con questa antichissima forma trinitaria, riscontrabile in quasi tutte le religioni...E' semplicemente ridicolo e fuorviante.

Cari amici, non vengo qui per rispondere al numero 12, anche perchè se dovessimo cercare anche la cabala in Gesù stiamo freschi. Vengo invece per ricordare il numero 10, nella fattispecie i 10 lebbrosi che Gesù ha prodigiosamente guarito: solo uno di essi tornò indietro per ringraziarlo. E gli altri nove? Io credo che la vera Religione, e non tanto quella cattolica o vattelapesca, ma quella UNIVERSALE di Gesù Cristo, che è il Re, così in Cielo come in Terra, sia quella di ringraziare Dio. La divina Volontà compie miracoli ogni microsecondo dell'esistenza nostra e di tutto il Creato, ma non non ce ne accorgiamo. Ogni battito del nostro cuore ed ogni respiro dell'Universo è un miracolo del Signore, ogni cellula che nasce,vive e completa un ciclo è un miracolo che ha in Cristo il suo taumaturgo, ma non ce ne accorgiamo. Anzi siamo presi a pensare a mille cose ed incombenze e non riflettiamo quasi mai che tutto ciò che abbiamo lo dobbiamo al Padre che è nei Cieli: dovremmo inchinarci a tanta grazia e misericordia, invece troppo spesso ce ne dimentichiamo e attendiamo un Segno, un successivo auspicabile Segno che Dio possa operare in noi e nelle persone che amiamo. Noi siamo i nove lebbrosi guariti che nemmeno si voltano per ringraziare... e se per una volta tornassimo indietro per ringraziarlo davvero, il Signore ci direbbe che la nostra gratitudine vale come pegno d'amore per tutti gli altri nostri fratelli, così come una sola preghiera rivolta al Padre, può salvare milioni di anime, così come un solo uomo, Gesù, può salvare e redimere l'intera umanità di questa Terra.

Le "cazzate" che scrivo, come qualcuno afferma io scriva, mi vengono totalmente di getto. Ti voglio bene.

E vorrei far notare a tutti che l'unico lebbroso che si volta indietro a ringraziare Cristo, gettandosi ai suoi piedi, è uno "straniero". Si dovrebbe pure ragionare su questa peculiarità... o forse aprire un poco di più il cuore: un poco di più.... senza lambiccarsi troppo le meningi dietro a sovrumane interpretazioni. Sovrumane.

Ti ringrazio... e per un solo motivo: grazie che - anche tu - stia facendo notevoli passi verso i tuoi fratelli e stia testimoniando Cristo. Poichè Cristo sta realmente tornando! Non sai quanto ti voglio bene!

Semmai...12+1, non 11+1...eheheheh...Sono prematuri per te questi ragionamenti, Elisa...

Ho scritto infatti: una mia (contraddicibilissima) "intuizione".... Ma fra una cazzata e l'altra, guarda a quelle che hai scritto anche tu! Con affetto...

Gli apostoli erano 12 Più zia Meddy (Gesù) fanno 13...Testonaaaa...

"E qui ritroviamo ampio spazio per gli esoteristi in quanto Gesù non dice di aver salvato la donna ma è la fede della donna che salva. questo dimostra che tutto è mente, che esiste solo ciò che noi vogliamo esista." Questa non è una cazzata?

Ricapitoliamo: se contii personaggi del quadro vedi che sono tredici, ma quello vicino a Gesù è la Maddalena, quindi manca Giovanni...Ma sono sempre tredici in totale...Tra la Maddalena e Gesù si vede chiaramente tracciata una V...simbolo del femminino sacro... Ti ga capio...?...ehehehh..

Ca ... spita! Ma per salutarti devo spostare questa folla di sofisti?! Ciao Ely, ciao e un bacio Ed ;)

scusa Ely, ma a' stì due che gli hai dato dà fumà?????

Sapevo queste cose già da molti anni Elisa, il codice da vinci ha scoperto l'acqua calda... La V è simbolo femminile per eccellenza, mentre la stessa V rovesciata è simbolo maschile...Le due V incrociate sono il simbolo massonico della squadra e compasso...Zio Leo ci pensava eccome, cara, perchè apparteneva agli Illuminati di Baviera...eheheh...

Mia cara, non scordare che i Vangeli sono 86, e di solito se ne consultano solo quei 4 che la chiesa ha "ordinato" di consultare...Ma la verità è sempre nel mezzo...

Un ricercatore serio non screma nulla, cara...se lo facesse dovrebbe cancellare mezza Bibbia..

Il ricercatore screma, eccome! Se gli altri Vangeli fossero veramente scritti dagli apostoli sarebbero tenuti in considerazione dalla comunità primitiva. D'altronde non c'era una chiesa che facesse il suo comodo, quando gli apostoli e gli altri "apostoli" scrivevano il cristianesimo non esisteva ancora, chi avrebbe detto qualcosa. Quando Pietro provò a dire che anche i non-ebrei avrebbero dovuto circoncidersi ne venne fuori un bel casino. Le divisioni più antiche all'interno della comunità primitiva sono documentate negli scritti. La gnosi (alla quale si fa riferimento) è sempre vista come qualcosa di estraneo. Se i libri gnostici sono stati dimenticati a Nag Hammadi per 1800 anni ci sarà un motivo.

Dimenticati a Nag Hammadi..?...Sicuro che non siano stati volutamente seppelliti..? ..e delle migliaia di frasi gnostiche attualmente in circolazione tra gli iscritti...?..Il ricercatore screma secondo il suo misero "metro", Roy, e molto spesso accantona cose fondamentali alla comprensione...come il Pistis Sophia.

Che casino! ciao K3

La conclusione che tutto sia mente è un vero schiaffo alla religione e alla trascendenza. A meno che vi sia una mente così illuminata (magari ce lo dimostri) da cingere tutto lo scibile dell'Universo, materiale ed immateriale e abbia in sè i connotati della Conoscenza... al punto tale da potersi considerare a tutti gli effetti un semidio, se non addirittura un deità. Ma sono solo parole, parole.... e finchè non si userà un po' di umiltà, fra qualche minuto, ora o giorno, arriverà un nuovo illuminato a sottoporci la potenza della sua mente. Per quanto riguarda invece il fatto che esistano realtà riferite a "entità" che proveniendo dal Cielo, sono giunte e giungono su questa Terra, ti bastino le ottime conclusioni a cui giunge questo studioso dell'antichità: http://www.edicolaweb.net/edic0664.htm. In ultimo: non vociferare per presupposizzioni, nei miei riguardi: perchè se tu avessi letto ciò che ti ho proposto di leggere, non saresti qui a sbadigliare la tua schizzata incredulità. Con affetto!

La malattia è solo disarmonia dei centri preposti. Dal cattivo o nullo o esagerato funzionamento di un chakra si può andare dal benessere, al raffreddore, al tumore..

Può essere... Puoi recarti presso il letto di morte di un uomo, ma non gli riferirai dei charkra, ma di Dio.

Questo antico concetto di un Dio, possibilmente antropomorfizzato non lo reggo sinceramente più...nè tantomeno se è esterno a noi..Chiamiamola divinità, intendendo per essa un concetto purissimo e archetipale...un principio primo non creatore, qualcosa che non si può trarre fuori dalla natura e ne avremo una visione sufficientemente valida..Se poi non ci pensiamo per niente, come sostiene giustamente Elisa, non facciamo un soldo di danno, mi pare...

Elisa... ho un altro modo di vedere la "cosa Dio".

Boh... visto che conosci così bene Dio, ti lascio alla tua contemplazione (con la M).

Mi sono rotto. Perchè cercare un confronto se ho un blog che parla da solo? Visitalo, e se mai commenta. Se veramente tu avessi veramente idea di cosa ci aspetta di là, e tu avevi ancora sette anni da nascere che già io cominciavo ad interessarmi a tutto ciò che è metafisico, non cercheresti il confronto con me, ma una luce. Non posso starmene pacifico quando gli amici e le amiche di questi blog parlano di Dio e delle cose celesti senza una minima cognizione di causa, solo per avere letto un po' di libri. Per il resto non mi metto alla ricerca di nessuno da convincere, ma esprimo solo ciò che conosco e credo, per testimonianza: se poi il fratello o la sorella mi ascolteranno, buon per loro, altrimenti esistono altre molteplici strade per arrivare alla Conoscenza.

Ciao Elisa e ciao a tutti i frequentatori, perdonate l'orario ma oggi capita così. In questa corposa sequela di commenti ho trovato tanti ragionamenti, esibizioni di muscoli più o meno strutturati. Non voglio e non è eticamente corretto sciovinare giudizi, asserisco solo che è piacevole quando passo di qui e trovo l'aria fresca di Elisa. Ciao.