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Anima di cristallo

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini

Post N° 336

Post n°336 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da elisar_81

Quanto poco so di te
che muta al lavabo di pietra
t'affrettavi a lavare piatti accatastati
d'una famiglia numerosa
tanto voluta, tanto cercata.

Avevo bisogno di perderti
per rivederti china sulla tavola in legno
intenta a lavare i vestitini di noi bambini
con il sapone che profumava di marsiglia,
di odori e sapori che sono andati perduti.

Non ho mai conosciuto profondamente
quella donna che ogni giorno
innanzi al fornello
mescolava la polenta gialla e cremosa
nel paiolo in rame.

Quanto poco so di te
che ridevi mentre mi stringevi,
sorridevi alla gente del paese
mentre a passo svelto andavamo alla prima messa
e ardevi di gioia sgranando il rosario.

Auguri donna!
è la festa degli angeli
è la festa dei nonni
e questo è tutto quello
che oggi so di te.

♫ ♫ ♫

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Post N° 336

civettacate il 02/10/08 alle 13:25 via WEB

Come sa del mio Veneto questa poesia, come mi ricorda la mia nonna paterna... Grazie per questo dolce e delicato giro tra i ricordi, gli odori, i sapori, la bellezza inesauribile di una famiglia! Chissa' se noi diventeremo mai nonni? Mi piacerebbe... chissa'...Tanti auguri a tutti i nonni, ma soprattutto a ciascuno di noi, vegliato e amato da Dio al punto tale che, per ognuno di noi, riserva, un angelo particolare, una parte di se' con cui camminare. Non credo molto all'angeleologia che inquina di new age il cristianesimo, penso a quella giudaica che poi e' quella cristiana. Ringrazio di questo prestigioso regalo che mi ha salvato la vita tante tantissime volte e preservata da errori piu' grandi. Un abbraccio Cate

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elisar_81 il 02/10/08 alle 15:44 via WEB

Vero, rileggendo mi accorgo che tra queste righe c'è la nostra storia, il nostro passato, quello dove si viveva con poco e si era contenti di quel poco, non si voleva di più. Negli anziani è racchiusa la storia delle origini, la tradizione, l'arte. E sorrido ora se penso al nostro veneto, quello dei miei nonni e dei bisnonni che si trovavano intorno al fuoco la sera per cantare e ballare. A quel tempo si campava di polenta e fagioli, erano pochi quelli che si permettevano qualcosa in più. Io mi ritengo tanto fortunata ad aver avuto una famiglia povera perchè ho sentito il gusto dell'essenziale e gioivo del poco, i miei coetanei sono cresciuti diversamente ma ora abbiamo preso strade diverse, molto diverse ed io sono contenta di non far mensa con loro all'aperitivo o in discoteca. Perenne nostalgica di quei tempi d'infanzia, i migliori della mia vita. Ciao Cate.

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frapeace il 03/10/08 alle 14:37 via WEB

Queste figure sono i veri protagonisti delle nostre esistenze... il loro amore ci ha dato dei punti di riferimento incrollabili attraverso cui misuriamo il valore e la moralità delle nostre azioni

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Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.

Ritael
(settembre 2017)