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Anima di cristallo

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini

 

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Dal Vangelo di Giuda

Post n°339 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da elisar_81
 
Tag: Esegesi

Premessa:
Il Vangelo di Giuda è un vangelo apocrifo (cioè nascosto), non riconosciuto dalla Chiesa. Non intendo contraddire la Chiesa per tale scelta, voglio solo mettere in luce ogni angolo rimasto nel buio. Il Vangelo di Giuda è stato scritto, è quindi reale. Che in esso siano contenuti "strafalcioni" o meno, questo è a discrezione di chi legge.

"Tu sarai al di sopra di tutti loro. Perché tu sacrificherai l'uomo che mi riveste".
Cristo parla a Giuda

Giuda può avere scritto questo per un senso di colpa, per giustificarsi oppure perchè veramente Cristo ha pronunciato tali parole. Non possiamo saperlo.
Giuda è colui che consegna Cristo alle autorità, è colui che segna il destino di Gesù e quindi dell'intera umanità. Ma questo destino lo segna Giuda o in primis lo segna Dio? E' Dio stesso che traccia la strada di Gesù e Giuda oltre ad essere il traditore è il mezzo attraverso cui Gesù di Nazareth raggiunge il suo scopo, la sua missione.

Attorno a questa discussione, nascono purtroppo centinaia di interpretazioni gnostiche che non voglio menzionare perchè ritengo siano inutili e ci fanno rivivere la storia di Gesù sotto un'ottica diversa, ben lontana dalla storia dei vangeli del Nuovo Testamento.
Il mio intento era quello di far riemergere la figura di Giuda che tanti odiano. Ma Giuda è il discepolo indispensabile per la realizzazione del progetto di Dio. Mi riallaccio dunque al discorso di Soul nei commenti del post precedente: "bene e male sono facce di una stessa medaglia" "non tutto il male viene per nuocere". Giuda fa del male ma con il tempo comprendiamo che questo male è per il nostro bene. Nell'estremo dolore di Gesù ritroviamo il senso della croce, il senso della vita intera.   

 
Rispondi al commento:
flor8
flor8 il 08/10/08 alle 13:34 via WEB
Cara Elisa tempo fa scrissi questo post nel mio blog, te lo ripropongo tale e quale approfittando delle numerose visite che riceve il tuo stupendo blog e della tua gentile ospitalità:-)Naturalmente esso fa riferimento al post della giornata scritto da te. Dopo l'arresto avvenuto sul Monte degli Olivi, è certo che sotto la scossa dell'emozione, quasi tutti gli apostoli credettero che egli avesse tradito Gesù. Ma il suo caso non era tanto semplice, nè così facilmente leggibile quanto ci inducono a credere i Vangeli, infatti non gli diedero scampo, trasformandolo radicalmente nell'archetipo del perfetto traditore! Una ristretta cerchia di discepoli sapeva che il Maestro e Giuda, (uno dei pochi discepoli che sapeva leggere e scrivere) si erano incontrati in privato da Nicodemo e da Zaccheo più volte. Non è quindi da escludere un qualche accordo tra lui e il Maestro che portò in seguito al suo arresto nell'orto dei Getsemani, come sostenuto in "IL Vangelo di Giuda". Sorge spontanea la domanda che tutti probabilmente ci siamo fatti: Che ne sarebbe stato della misssione del Cristo, senza il ruolo terribile svolto da Giuda? Se la crocifissione era, come dicono mistici e teologi, una necessità, bisogna trarne la conclusione che doveva esservi stato un accordo, se non altro sottile, sul piano dell'anima, tra Gesù e l'Iscariota. Altra cosa che mi lascia perplesso e che Giuda non aveva bisogno di identificare il Maestro con un bacio davanti ai romani; il volto del Rabbi era ben noto, e la sua alta statura lo rendeva facilmente reperibile... soprattutto, non dimentichiamo, in un tempo in cui la popolazione di Gerusalemme e della Palestina non era affatto numerosa. Quanto al suo suicidio, è pura leggenda. Giuda scomparve effettivamente per parecchi anni, per evitare le reazioni dei condiscepoli e se questi ultimi erano per lo più incapaci di accettare il fondamento di quanto era avvenuto, tutti sapevano che Giuda era vivo e vegeto, che aveva moglie e figli. Fu soltanto verso la fine della sua vita, dopo essere uscito a gran pena da una lunga depressione, da una buia notte dell'anima, che Giuda acconsentì a scrivere di suo pugno la prima bozza del testo che è giunto fino a noi. Supponendo che ci sia stata una vera intesa fra Giuda e Gesù rispetto alla necessità di un arresto, possiamo crederci, a priori, perchè mai il Maestro gli abbia imposto un compito tanto penoso, che ovviamente avrebbe scatenato uno strascico di rifiuto e odio. Credo che la risposta sia abbastanza semplice...e ce la dà proprio Gesù stesso rivolgendosi a coloro che avevano l'impressione che la sorte si accanisse sempre su di loro, o a quelli che erano schiacciati da una grande sofferenza: "Non maledite mai la strettezza delle porte attraverso le quali vi è chiesto di passare. Una prova è sempre segno che il Padre mio si occupa di voi. Se Egli dissoda il campo della vostra anima, è perchè intende seminarvi qualcosa. Quando le zolle sono rivoltate, le erbacce si ritrovano con le radici per aria... ed è questo, che fa male. Dunque, amici miei, non prendete le vostre sofferenze per una maledizione o un castigo, ma per una preparazione. La parte di voi che ruggisce è l'aspetto più superficiale dell'anima, l'altra, quella che non è mobile come la terra ma solida come la roccia, nella quale sono racchiusi cristalli e pietre preziose, resta intatta, in profondità. Vi dico dunque che ciò che la sofferenza scuote dentro di voi non è il meglio di ciò che siete... non è neppure "Voi", ma l'illusione di voi stessi, da voi alimentata!"
 
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Ritael

 

NELLE TUE MANI

Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.


Ritael
(settembre 2017)

 

A TE SOLO

A Te solo
confluiscano i miei pensieri,
come torrenti impetuosi
si gettino insieme liberi
nella cascata del Tuo amore.

A Te solo 
io elevi la mia lode gioiosa,
come un fiore tra le rocce
le mie parole nel vento
solitarie e nascoste.

Lavami il cuore 
toglimi ogni desiderio umano,
rendimi capace di amare
ogni creatura allo stesso modo,
ch'io non ami più un'anima soltanto.

Te solo Signore!

Ritael

 

 

 

 

NESSUNO LO SA

Mentre sorrido
piango
e mentre di gioia danzo
muoio.

Ritael 

 

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