troppi spiccioli...

dopo aver prenotato abbondanti giorni prima, dopo esser partita il 7 con il biglietto di ritorno per il 19 già in tasca...

mi sono trovata nel bel mezzo dell'apocalisse padano

il 19 dicembre, alle ore 16, il termometro segnava -4, avvicinandoci a malpensa la temperatura scendeva drasticamente.

al check in chiedo, mi "rassicurano" sui ritardi per via del maltempo (come se non avessero visto mai la neve) e imbarcano la mia valigia....

alle 5 saluto l'essere paziente che mi ha scarrozzato fin la, entro in aeroporo, do uno sguardo al cartellone per vedere quale fosse il mio gate e trovo una sorpresa...

accanto al numero del mio volo c'era un bel "canc"

intanto fuori comincia a nevicare copiosamente (cosi diranno i tg per giorni)

alchè...chiama il santuomo, avvertilo, avverti poi i miei di non venirmi a prendere a fiumicino, e intanto comincia a capire quel "canc" cosa comporta.

alla bigliettera fila disastrosa, mi rifaccio la fila al checkin, c'è l'hostess di prima che appena mi vede mi dice "il volo per roma? devi andare agli sportelli 39 e 40"

mi dirigo e trovo davanti a me un branco di persone ululanti e bestemmianti...

capisco che il peggio non era ancora arrivato.

contemporaneamente al mio volo, erano stati cancellati due voli per amsterdam un paio per il sud italia e un secondo per roma...

mentre si attende il turno si chiacchiera, mandiamo in avanscoperta una ragazza che era davanti a noi e il risultato è:

" baccettate un cambio volo, tra i voli di domani che easyjet vi propone, o chiedete il rimborso, che avrete accreditato dopo un mese"

optare per il giorno seguente, vedendo persone che erano li dalla mattina non era una decisione molto saggia, cosi decido per il rimborso, che farò via web appena rimetterò piede sulla terra ferma non coperta di neve.

il problema era, recuperare la valigia imbarcata.

dalle partenze faccio il giro dell'aeroporto, arrivo agli arrivi, faccio la strada al contrario, chiedo di poter passare la dogana per recuperare le mutande e recupero la borsa...

salita in auto il termometro segnava - 7,520 cm di neve e qualche grado sotto lo zero, bloccano l'aeroporto di malpensa...

con il computer davanti mi faccio forza e mi cerco un treno per tornare a roma per la vigilia, ovviamente con l'alta velocità hanno rimosso quasi tutti i treni a prezzi abordabili, mi devo accontentare del notturno del 23...

il 23 mattina, il telegiornale annuncia un blackout della rete elettrica alla stazione centrale di milano, cancellamenti e ritardi annunciati anche per via dei binari ghiacciati...

vado quasi nel panico, mi armo del sito di trenitalia e monitoro istante dopo istante i movimenti dei singoli treni.

quando compaiono le cifre dei minuti di ritardo, comincio a valutare l'idea di tirar fuori il pollice e tornare a roma in autostop.

400 minuti di ritardo, 150 minuti di ritardo, 240 minuti di ritardo...il treno più puntuale aveva 60 minuti di ritardo.

però nel pomeriggio le notizie erano ottimiste, la situazione alla stazione centrale stava via via migliorando...

altri km, borsa pronta, freddo fuori, poco traffico.

arrivata in stazione trovo l'altra sorpresa.

all'intern un freddo gelido, fuori pioggia mista a neve, dentro gente accampata ovunque, sulle brandine, sulle borse, bambini che piangevano e gente disperata, fuori gente disperata che fumava fumava fumava...

davanti a me il cartellone delle partenze...treno per bologna 300 minuti di ritardo, mestre in partenza, lecce 200 minuti di ritardo...la protezione civile distribuiva bevande calde e noi li in attesa.

il mio treno? era l'unico senza binario, ovvero, se gli altri avevano almeno un binario previsto, il mio manco quello.

arrivano le 22.40 e sbuca un numeretto accanto al numero del mio treno, non era il binario, erano i 30 minuti di ritardo.

nel mentre il treno per bologna, passati i 400 minuti di ritardo viene cancellato, idem per quello che si dirigerebbe a venezia.

ne partono un paio, ma sono regionali

le lunghe percorrenze alternano minuti di ritardo astronomici a cancellazioni..

attendo i fantomatici 30 minuti nella speranza che compaia un qualcosa di simile a una locomotiva, ma al suo posto, i 30 diventano 60.

a quanto pare non dovevo partire, valigia alla mano, e via, lasciamo acqua e panini a chi deve partire per forza e non sa dove andare, e torniamo in quel di capriate.

natale fuori casa, natale lontana dalla famiglia, ospite di una famiglia padana, vigilia con il gruppo di amici del sant uomo...

inutile dire che il panico s'è fatto sentire tutto...

vigilia diversa, niente cenone, brindisi a non finire, casino e gente nuova, sembrava capodanno e la cosa non mi è pesata, anzi...

...

...

sta di fatto che ho passato le feste fuori casa, e mi sono pure divertita, a parte la devastazione totale da cibo alcol e via dicendo...alla faccia mia che credevo di farmela sotto...

ora però si rientra, in auto...quindi se non lascerò più nemmeno una lettera, una consonante o una vocale, un'immagine o una delle tante stronzate scritte nel blog, sappiate che il 29 dicembre qualcuno lassù ha deciso di non farmi tornare ne a casa mia, ne raggiungere casa in montagna per il capodanno, ne rientrare in quel della padania...

adios, e fanculo al 2009!