troppi spiccioli...

Se…gia, sto se che insegue praticamente tutti prima o poi. A scuola la professoressa d’inglese ci fece imparare a memoria una poesia praticamente spettacolare, letta con la mente di ora, “if” ma io ovviamente soffro di cali di fosforo, di buchi neri della memoria…insomma la poesia non è il mio amore e la memoria non m’aiuta in compiti del genere…quindi, oltre a essere in inglese, la ripudiavo tanto da non studiarla affatto. L’ho letta. Una volta sola. E non ricordo cosa dice. Ricordo solo il titolo…che scopro qualche tempo dopo essere anche una canzone, una canzone dei pink floyd…eeh le poesie no, la divina commedia no, pascoli no, leopardi e foscolo un pochetto, d’annunzio l’ho rimosso…e le canzoni si. Una facilità a imparare le canzoni a memoria..ma solo quelle che mi piacciono…troppo semplice cosi.

Cmq sto andando fuori tema…dicevo del se che ci rincorre, i se e i ma della nostra vita, i rimpianti che spesso si mischiano ai rimorsi, e ti creano quello stato mentale di indecisione su tutti i fronti. Se avessi fatto questo…, ma se non agivo cosi…,se avessi detto quest altro forse…, ed ecco li le paranoie.

Uno stato  mentale confusionale, quello in cui mi trovo ora. Solo che una volta il  mio stato confusionale era limitato a me, a me stessa e alle mie azioni, ora si è ampliato…si prende anche quello che ho intorno…e la mente crea crea senza piu fermarsi.

Se non fossi mai scesa a catania avrei mai vissuto il paradiso e l’inferno al tempo stesso?

Se studiavo di piu prima della maturità avrei evitato di ritrovarmi strafatta di valeriana il giorno dell’esame?

Ed ecco li che un se tira l’altro, e cominci a rivangare il passato, a riesumare cadaveri…a tirar fuori tutto dall’armadietto dei ricordi, che tanto armadietto non è se lo apri perché vieni invasa da una miriade di roba impolverata…giocattoli, foto, pezzi di carta, ritagli di giornali…

Io so che il mio armadio dovrebbe essere risistemato, avrebbe bisogno di un po di ordine, ma so che se lo faccio devo andare a riscoprire delle cose che ho lasciato li perché volevo che prendessero polvere a sufficienza da rimanere nascoste.

Il mio “se solo” gira tutto intorno a questo…se solo decidessi di smuovere quella polvere? Cosa succederebbe? E invece sto qui a fissarla, col panno in mano ma immobile aspettando che se ne crei altra. E mi distraggo pensando ad altro…immedesimandomi in altri.

Come vivrei se fossi quel cane bastonato? Chi sarei ora se avessi avuto una famiglia diversa? Come reagirei se fossi la moglie di quell’uomo in galera? In che stato starei se fossi la madre di un figlio drogato? E se fossi figlia di un padre pedofilo? E se fossi quel gatto al sole cosa penserei? Se fossi dall’altro capo del mondo come vedrei l’italia? Una miniera d’oro, piena di lavoro e bella gente? O mafia pizza e mandolino, terra di idioti che votano idioti che seguono idioti? E se non avessi mai avuto quell’operazione come sarei adesso? E soprattutto se il medico non l’avesse scoperto…come starei ora? Se non fossi nata come sarebbe ora mio fratello?

E intanto la polvere si crea, si accumula…ma il problema della polvere è che basta un soffio di vento e cambia posizione, come le dune nel deserto, ci sono, ma sono instabili, cosi è la mia polvere, cosi il mio umore.

A volte i se fanno bene, fanno pensare, riflettere, decidere quale strada prendere…ma solo quando li troviamo nel presente…quando i se fanno parte del passato è inutile guardarli, inutile studiarli…non hanno soluzioni, non hanno risposte, anzi ne hanno troppe. I se senza risposta sono quelli del futuro, che si fondono alle probabilità, i se passati non fanno riflettere, fanno pensare quel troppo che corrode il fegato, il cuore e il cervello…

Chiedersi se si è fatto bene o male, se sia giusto o sbagliato, guardarsi indietro piangendo il passato, corrodersi di rimpianti, distruggere automaticamente il proprio futuro non serve a nulla. Si dice che sbagliando si impara, ed è giusto che sia cosi, io dai miei errori mi rialzo, ne accetto le conseguenze, prendo atto delle cause e vado avanti, a testa alta, cercando continuamente di imparare cose nuove, perché so gia che una vita è poca per imparare…ma io cerco di sfruttarla al massimo, senza lasciare niente indietro, senza perdermi nulla per strada. È difficile lo so, ma ho capito che coi se non si vive, si vive di respiri, di pensieri, di idee, di opinioni, di gesti, di ricordi…ma non di domande senza risposta.