l'edi'olante

Buonasera e scusate se m'intrometto in questo scambio di battute: a volte si è più propensi a credere alle notizie che circolano su internet perché vengono meno i filtri naturali che fanno sorgere il dubbio riguardo alla veridicità della notizia. Spesso si tratta di notizie girate da amici o conoscenti e proprio per questo si è più portati a prestare attenzione alla questione che viene portata alla nostra attenzione. Aggiungiamo il sensazionalismo o la singolarità di alcuni scoop che volentieri gireremo ad altri conoscenti è il gioco è fatto. Sono stato uno dei tanti idioti a credere alla storia dei gattini bonsai di qualche anno fa, ma da allora ho imparato a difendermi, consultando siti anti bufala ad esempio, oppure aggiornandomi sulle leggende metropolitane che sono anche un delizioso argomento di conversazione. Ora non ho nulla da obiettare riguardo al fatto che chiunque inizialmente possa bersi 'sta storia dell'Olocausto, ma esistono dei modi per verificare se una notizia è falsa o meno, cominciando dal chiedersi perché accade qualcosa prima di andare ad evangelizzare il prossimo. Altrimenti è come dico io, qualsiasi scemo con una adsl e una tastiera pensa di essere in grado di cambiare il mondo e comincia la sua campagna moralizzatrice. Tra l'altro e concludo, credo di non essere il solo a pensare che il termine Olocausto, per il suo diretto riferimento ad una cerimonia religiosa, sacrificale è vero ma comunque di cerimoniale si tratta, sia un termine inappropriato riferito allo sterminio operato dai nazisti.