FATTERELLI

Post N° 130

Per chi si fosse messo in contatto solo da poco, per chi fosse passato solo ora da questo mercato di frutti, lo tirerei dalla giacchetta per darle l'ultima mela marcia che è ancora buona da mangiare. Nel post 57 mi conoscerete. Ho tanto impressionato espressionismi e surrealismi e grotteschi e metafisici dipinti, ma riprendo questi frutti perché nel post 95 parlai di mio padre, del suo linguaggio, forse uno dei miei post più belli. Ricordo ancora quella fiaba nel post 88, ma anche la mia attuale malattia nel 106. Molti scritti sono apparsi, e riapparsi. Dalla tragedia dell'uomo quarantenne che non trova una donna perché a lui piaccioni i calzini bianchi, portata a teatro da un amico ai molti cortometraggi messi al vaglio degli amici e ritirati per non incorrere negli sciacalli del mercato dei frutti: una REAL FICTION dove un happening farà da scherzo di maternità ad una troupe di soap opera, in TRATTATI DA RE che ne parlai nel buon Natale, ci sono bambini futuri terroristi, INDOVINA CHI VIENE A CENA sta diventando una prova d'improvvisazione teatrale dove due coniugi amanti del quiz televisivo si scagliano a suon di intolleranza religiosa, o un pomeriggio d'aprile tre donne e tre uomini parlano delle stesse cose ma in modi diversi, in una Firenze al tramonto o come quando inviai ad una mia amica siciliana un corto e lo lesse suo padre, lo scambiò per una sceneggiatura porno e da lì nacque la storia vera.

I miei primi 30 post, notizie da commentare, erano prove di urla, nel post 30 c'è il mio romanticismo e in quelli precedenti la mia Alda Merini e le foto di Erwitt. Nel post 84 ancora cerco un produttore che finanzi la messa in scena di BORIS VIAN, e visto che ci siete fate un salto nel teatro nel post 52 e 53. Qualche donna stronza si rivedrà nel post 48? Nel 91 l'amore negato (quello vero ho capito di averlo provato in questi giorni, prima dell'anniversario dei miei genitori, sarà un caso?) e le veline. Nel 100 un pastore tedesco non sarà razzista come il famoso Eros di un altro cortometraggio che moriva asfissiato perché odiava l'amore, ma si sposava inghirlandato con tutto l'establishement mentre una moglie di un petroliere leggeva con la sua bicicletta sull'erba. E appunto nel post 99, la solitudine di Milano in Alice di DeGregori. Nel post 87 regalerò ai saldi di chi è appena passato una vecchia cronaca d'amore, e nel 85 una mia poesia arrabbiata. Nel 103 i politici, i poveri, tradimenti nei pomeriggi fiorentini e concerti di coppia, nel 104 i miei segreti e le reazioni di una cattolica integralista. Nel 108 un muro e i terroristi politici degli anni 70. Nel post 74 ai Mondiali in Germania ho avuto a che fare con la polizia. Nel 71 la sindrome di Stoccolma nei rapimenti d'amore sarà simile ai reality. Nel 69 una banca del seme controllerà anche le carte fidaty, poco dopo scoprirò un video. Nel 68 parlerò invece del cibo pulito ma nel 39 avevo parlato del pissing femminile. Nel 64 il condono nei carceri in una lettera si vedraà cosa ha prodotto, e nei dintorni un ereditiero sardo londinese rifiuterà i milioni e il suo diario l'ho pensato in quel modo, nel 98 i pensionati baby e pornoassistenziati. Nel 94 ho incontrato tra un piatto di noci i fantasmi sui treni viaggianti accanto a noi. Nel 118 e nel 119 il cattolicesimo che ho incontrato e da cui bisogna stare molto lontani. Nel 116 l'Islam, nel 115 l'America, nel 114 un vecchio malato di vento verrà citato per parlare di 'NDRANGHETA e gli allegati saranno utili documenti per chi vuole. Nel 111 Ezra Pound avrà il mio elogio. Nel 93 Esercizi di Stile proveranno a farvi ascoltare cose strane. Nel 73 sarà il mio compleanno. Ora comincia la fase DUE.