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Isis, guerre di conquista e guerre tra poveri. L’odio razziale è anche in Occidente

Post n°3348 pubblicato il 01 Dicembre 2014 da ninograg1
 

Fonte: Loretta Napoleoni sul Fatto Quotidiano del 30/11/2014

Nel caos geopolitico in cui ci troviamo, nel labirinto della vita virtuale in cui diventa sempre più difficile distinguere la realtà dalla finzione e di fronte a fenomeni inquietanti come gli scontri di piazza razziali negli Stati Uniti e l’ascesa in Medio Oriente dello Stato islamico, meglio noto come Isis, si alza la voce di Papa Francesco, che come un faro che cerca di squarciare le tenebre esistenziali in cui siamo piombati.

C’è ben poco da stare allegri: sullo sfondo della deflazione e di fronte all’ascesa della disoccupazione, non solo in Italia, ma a giudicare dai fatti di Ferguson, anche oltreoceano, si profila lo spettro del razzismo. L’Isis lo pratica quale strategia primaria per rendere la società il più omogenea possibile, una tattica che facilita la raccolta del consenso all’interno del territorio da questo controllato, il Califfato. La pulizia etnica e religiosa viene amministrata con atti barbari e disumani che a noi europei fanno tornare in mente le atrocità commesse dai Nazisti e dai Fascisti appena un secolo fa. L’accanimento contro il diverso, chi non è come noi, è naturalmente un segno di debolezza, tutte le gradi civiltà al loro apice erano multietniche e lo scambio di idee tra popoli diversi, tra culture diverse, tra religioni, usi e costumi diversi, arricchiva la popolazione. Da Babilonia a Roma fino al Califfato del Nono e Decimo secolo questo è il modello.

La debolezza dello Stato islamico è nota, un’organizzazione armata che vuole strutturarsi come Stato attraverso una guerra di conquista classica, condotta quasi porta a porta, in trincea. Un processo che dal 2011 viene attuato usando tecniche terroristiche, barbare per terrorizzare i nemici, tra cui anche noi occidentali, ed ingigantire l’immagine di potere dell’Isis. Una strategia che allo stesso tempo presenta agli abitanti abilitati a far parte del nuovo Stato – sunniti salafisti radicali – vantaggi mai avuti in passato sotto la gestione statale di regimi sciiti ostili, quello di Damasco e di Baghdad. La debolezza di questa costruzione sta nell’assenza di un processo di costruzione dello Stato basato sulla volontà ed il consenso della popolazione di unirsi, farsi Stato e condividere la cosa pubblica. Al suo posto, infatti, troviamo una guerra di conquista, da qui l’assenza del riconoscimento da parte della comunità internazionale che invece  ha deciso di combattere con una nuova guerra per procura il nuovo nemico che pratica pulizia etnica e giustizia barbaramente gli ostaggi occidentali.

La debolezza dell’Occidente è un’altra ed è tutta economica. La lunga onda recessiva si è trasformata in una marea deflazionista che minaccia il cardine primario della società occidentale: la crescita. Sullo sfondo dell’impoverimento della classe media e dell’assenza di mobilità sociale, quel 99 per cento di poveri e potenziali poveri hanno iniziato a lottare tra di loro. In questa guerra tra mendicanti c’è anche lo Stato, anch’esso affetto dal morbo della povertà, uno Stato che non riesce a sedare la rivolta dei poveri e che invece finisce per farne parte. La decisione delle istituzioni americane di non punire il poliziotto bianco che a Ferguson la scorsa estate ha ucciso l’adolescente nero che armeggiava una pistola giocattolo e di non concedere l’appello a questa sentenza ne è la riprova. Si vuole evitare il dibattito sui perché di questa azione, la paura del poliziotto in pattuglia in una zona principalmente popolata da neri; le tensioni razziali ancora fortissime nel sud degli Stati Uniti; l’aumento della criminalità spicciola quale reazione alle difficoltà economiche e così via.

In Europa Cameron chiede di trattare gli immigrati come cittadini di secondo grado, di ‘istituzionalizzare’ lo sfruttamento di costoro, e molti in Europa gli daranno ragione. A 25 anni dal crollo del muro di Berlino viene spontaneo chiedersi perché è stato abbattuto se il trattamento dell’europeo doc sarà diverso da quello di tutti gli altri, forse i motivi sono legati alla necessità del capitalismo occidentale di trovare nuovi mercati da colonizzare, ragioni che non hanno nulla a che vedere con la diffusione della libertà politica e l’uguaglianza tra i popoli.

Le parole del Papa sono preziose perché ci ricordano che gli uomini sono tutti uguali, questo è il primo sacrosanto diritto umano. Sono parole coraggiosissime, pronunciate in Turchia, un Paese a stragrande maggioranza musulmano, e che incitano all’apertura non alla chiusura attuale nei confronti dell’Islam, che suggeriscono la necessità di fare uno sforzo per intavolare un dialogo informale, rozzo, con chi è vicino allo Stato islamico, per capire e trovare una soluzione non bellica, ma pacifica a quanto sta accedendo in questa parte del mondo.

Discorso analogo vale per la guerra tra i poveri, lo Stato deve avere il coraggio di Francesco per fermarla redistribuendo la ricchezza a favore di quel 99 per cento. La parola ‘nazionalizzazione’ dovrebbe essere rispolverata dal vocabolario della politica e pronunciata pubblicamente.

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Commenti al Post:
desideria_io2009
desideria_io2009 il 01/12/14 alle 08:48 via WEB
La frase più bella ,sentita ...siamo tutti uguali .Nino leggerti x me un onore . Un abbraccio
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 21:54 via WEB
desideria_io2009 il 01/12/14 alle 08:48 via WEB è mio l'onore di vedere molti commenti fra cui il tuo...
 
   
desideria_io2009
desideria_io2009 il 01/12/14 alle 23:16 via WEB
idem e grazie del tuo sul mio a cui ho risposto con piacere ,un abbraccio Nino
 
     
ninograg1
ninograg1 il 02/12/14 alle 21:34 via WEB
desideria_io2009 il 01/12/14 alle 23:16 via WEB ciao desideria.. è stato un piacere
 
ormalibera
ormalibera il 01/12/14 alle 09:04 via WEB
Le parole anche se pronunciate da un papa non mi colpiscono più. Restano solo parole. Sono i fatti, oggi, a fare la differenza. E questi sono di impoverimento dei popoli occidendali. Forse fatto ad arte per provocare una ribellione e conseguente dittatura globale. Di certo l'invasione degli stranieri ha portato ad un impoverimento drastico degli italiani non straricchi o ladri di alto borgo. Niente di casuale, tutto attentamente programmato.Mi accusano di razzismo quando dico che TUTTI gli stranieri senza un lavoro ben retribuito devono andare via. Cameron sta facendo quello che la gente del suo paese vuole. Qui di aiuti umanitari non c'è assolutamente niente. Questa gente andava aiutata, veramente, nei loro paesi d'origine. E chi entra in un paese straniero o deve avere i soldi per mantenersi o un lavoro ben retribuito. Il datore di lavoro che sfrutta l'immigrato sta derubando anche il cittadino italiano che non può lavorare per 5 o 10 euro al giorno, per tutto il giorno. Quando un popolo sta bene può permettersi il lusso di essere generoso. Se in casa hai la fame non puoi ospitare un altro affamato. Per questo sto con Salvini che almeno promette di uscire da euro ed europa, e controllare l'invasione. Non è un santo, ma se riesce a fare ciò che intende per me lo sarà.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 21:58 via WEB
ormalibera il 01/12/14 alle 09:04 via WEB la vera invasione è quella della finanza e della eurovrazia impastata con la prima..... è lei ad avere determinato l'impoverimento dei popoli... non credo all'idea degli extracomunitari che ci levano il lavoro... non ci ho mai creduto anche perchè quando eravamo noi ad emigrare abbiamo avuto lo stesso trattamento: ma questo tendiamo a dimenticarlo
 
virgola_df
virgola_df il 01/12/14 alle 09:49 via WEB
Lo Stato dovrebbe avere coraggio, lealtà, imparzialità, cuore, disponibilità, verità e chi più ne ha più ne metta ... ma lo Stato, si sa, ha solo interessi e questi, ahimè, non portano da nessuna parte se non nelle tasche di pochi e non certo eccelsi!
Un saluto e un abbraccio.
virgola
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 21:59 via WEB
virgola_df il 01/12/14 alle 09:49 via WEB quel "dovrebbe" spiega tutto...
 
swala_simba
swala_simba il 01/12/14 alle 10:52 via WEB
grazie Nino per aver pubblicato questo articolo che, secondo lo stile di Loretta Napoleoni, è esaustivo ed oggettivo.
Fa male pensare che ogni volta c'è una motivazione per scatenare la bestia che comunque dorme in noi.
Sullo sfondo di una crisi economica e sociale, condita da disordini e paure metropolitane, il ruolo fondamentale, come sempre, lo gioca l’imprenditoria della paura, quel sistema di capitalizzazione del timore collettivo che, della minaccia percepita dai cittadini per il proprio benessere e la propria identità, ha fatto la propria fortuna politica.
Io questo “sistema” l’ho conosciuto al Nord: ha saputo toccare la pancia e i nervi più nascosti della gente sdoganando pensieri che, evidentemente, dormivano nel profondo.
l'operazione era iniziata coi meridionali. Quante “forza Etna” “Svegliati Vesuvio” abbiamo dovuto cancellare dai muri delle nostre città. E si parlò di secessionismo ammantandolo sotto le belle vesti dell’economia del Nord da salvaguardare. Poi si passò all’immigrato, ai rom, ai gay e chi più ne ha più ne metta.
E’ questo l’humus di cui si nutrono costoro e su questo terreno istigano e fomentano momenti di barbarie. Quante maschere hanno indossato costoro e quanto tempo ci è voluto per capirlo!!!!
Ora, mettendosi il vestito buono della simpatia (sigh) e della faccia pulita (arisigh!!), esportano il verbo e pensano al governo nazionale monetizzando paure e malessere generati da questa crisi globale le cui conseguenze più o meno gravi si fanno sentire senza pietà in termini economici, politici e culturali, tanto da minare l’assetto stesso del Paese, il suo modello di sviluppo, il suo equilibrio sociale..
E così si espande quel perverso pensiero in cui, in nome di pretestuose paure e di invocate sicurezze, si negano i più elementari diritti, quei diritti che costituiscono lo zoccolo duro su cui costruire un futuro di convivenza.
Senza di essi, si entra in una spirale di deficit collettivo e contagioso: oggi sono gli immigrati e i nomadi, domani saranno i poveri e gli emarginati italiani.
Perché i diritti non possono essere negati in nome del passaporto e del colore della pelle, della latitudine e della longitudine, dell'economia e del proprio personale benessere perché questa negazione finisce per indebolire lo spazio stesso della democrazia dando origine a oscene guerre tra poveri e ad estremismi che da tempo ormai hanno perso il concetto stesso di umanità.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 22:05 via WEB
swala_simba il 01/12/14 alle 10:52 via WEB condivido il tuo pensiero... c'è poco da aggiungere sennò che in tempi bui e di crisi tutto serve allo scopo, nemmeno tanto recondito, del potere di preservarsi
 
briciolabau
briciolabau il 01/12/14 alle 11:09 via WEB
Un affettuoso augurio per un sereno inizio di settimana, con un abbraccio Isa......(clicca)...
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 22:07 via WEB
briciolabau il 01/12/14 alle 11:09 via WEB ciao isa un saluto e una serena serata
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/12/14 alle 13:11 via WEB
Credo che proprio gruppi, sempre più grandi, autonomi e frazionati, come l'Isis o Boko Aran o gli Shebab somali che ora ammazzano anche in Kenya, insieme ai cani sciolti che grazie ad internet si nutrono di queste teorie, cani sciolti che sono ovunque, magari anche il nostro vicino di casa che, come in molti casi, ha sbroccato e se non va a combattere nelle fili dell'Isis, fa un attentato o lo progetta, nella sua città. Ecco, tutto questo non fa che alimentare la paura e un non troppo velato razzismo
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 22:10 via WEB
jigendaisuke il 01/12/14 alle 13:11 via WEB sono tutti figli della rapine occidentali e in qualche caso sono stati addestrati dagli occidentali ... in particolare dagli americani!!!! chi è causa del suo mal pianga se stesso. per tacere del numero sempre maggiore di occidentali, che sempre in tempi di crisi, vi aderiscono: chiediti perchè!!!!
 
tocco_di_principessa
tocco_di_principessa il 01/12/14 alle 14:57 via WEB

Sereno Pomeriggio e Felice Inizio di Mese. Leica

 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 22:11 via WEB
tocco_di_principessa il 01/12/14 alle 14:57 via WEB un saluto leica...
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 01/12/14 alle 15:26 via WEB
Un Dio, un "UNIVERSO" ...sino a giungere ad una sola Dignità che si può affibbiare all'Uomo. Poi esistono le speculazioni ...strumentalizzazioni ect: Un saluto, M@.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 01/12/14 alle 22:12 via WEB
tutto è uno... nessuno e centomila
 
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