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« Nuovi virus okkioE questa è la scuola parte II »

E questa  è la scuola

Post n°72 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da ninograg1
 
Tag: scuola

immaginate di essere convocati per la rituale e praticamente inutile riunione professori/ familiari e durante la stessa sentirvi dire che il figliolo non si è adattato che sta per conto suo non segue esce e non vuole rientrare che i professori devono seguire tutta la classe hanno un programma e che sarebbe la cosa migliore se il/i ragazzi che hanno di questi comportamenti sarebbe meglio se i genitori (si parla di una I° superiore quindi c'è anche il discorso dell'adattamento ad un ritmo diverso ecc.) andassero a prenderli prima in modo da fare un'atterraggio più morbido con questa diversa realtà e per fare un programma che possa essere seguito anche da costoro e tutte queste manfrine le senti mentre li guardi in faccia e vedi che alcuni sono sfavati ( e a mio parere sono i migliori) e quelli che chiusi nel loro egoismo di dare l'indispensabile non ci pensano nemmeno a dare un centimetro di più.
Ora immaginate che voi sapendo che ci possono essere queste difficoltà fate un passo diplomatico accedendo in parte a questa proposta sulla base delle vostre disponibilità (perchè poi si deve pur lavorare per vivere almeno in questa società di m***a) e poi vi sentite dire che non basta e che vi propongono almeno due (dico 2) ore in meno tutti i giorni finchè non si è adattato perchè sennò non sanno come fare (e sono proprio costoro quelli che sono più chiusi così se ne lavano le mani almeno questa è l'impressione forte molto forte): non vi viene l'impressione che la scuola italiana ormai è morta ed è solo un parcheggio sia per i ragazzi che per queste persone che aspettano la pensione e il loro stipendiuccio a fine mese e che forse un pò licenziamenti non guasterebbero per dare la scossa e, soprattutto, non vi viene voglia di vomitare lì sul tavolo (come fa John Belushi nel film Animal house sul tavolo del preside chi ha visto il film sa di cosa parlo) e dire che possono andare a quel paese e tanto vale finita la c.d. scuola dell'obbligo sarebbe meglio ritirarli dalla scuola tanto per quello che fanno ed imparano è lo stesso che stanno a casa o ad imparare un mestiere (magari a nero)?
Pensate la scuola di cui parlo è, in fatto di accoglienza, la migliore della città in cui vivo ossia Massa - Toscana - si proprio la "civile" regione governata da sempre da una certa sinistra che ha contribuito anch'essa per un malinteso assistenzialismo e liberismo - come la balena bianca in 50 anni nel resto del paese - a ridurre così questa scuola come altre in questa come in altre città come mi risulta da amici e conoscenti che conoscono realtà diverse, e non è questione di colore politico ma solo di potere fino a se stesso e chi vi è legato in vario modo e per vari motivi ci si trova come un pesce nell'acqua ecco perchè è necessario rompere con questa distruttività.
A proposito di quanto raccontato tutto sopra vi giuro che è vero TUTTO VERO e spero che qualche prof di questa scuola, che so che è navigatore internettiano, legga per riconoscersi e per meditare.

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>> LA SCUOLA... ah, la scuola! su Il Mondo Nuovo
Ricevuto in data 06/10/06 @ 10:00
Oggi ho letto il post di un blogger che mi ha particolarmente colpito e quindi ne voglio parlare....
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Commenti al Post:
tonidany
tonidany il 05/10/06 alle 23:23 via WEB
E' stato così triste e deludente ritrovare la scuola dopo averla vissuta da studente e ritrovarla come genitore! Mi sono chiesta se per caso il tempo aveva abbellito i miei ricordi ,oppure la scuola era completamente fallita e purtroppo la mia risposta è stata la seconda. Fallita nella sua missione di formare gli adulti del domani, nel dargli regole e valori. Molti potranno obbiettare che questo è compito dei genitori, dimenticando che gli stessi genitori sono stati prima figli e studenti; e gli studenti di ora saranno i genitori di domani. Non voglio fare della dietrologia dicendo che andava meglio prima, non è vero, e quantomeno inutile, ma vorrei che fosse chiaro l'intensità della delusione che mi è familiare da quando ho superato, molto rapidamente, l'emozione di riavere un primo giorn di scuola, anche se attraverso un figlio, e la rabbia che provo per la rassegnazione serpeggiante fra i genitori e anche fra il corpo docente ( è così, che ci si puo'fare? Accontentiamoci)questo fatalismo tutto nostro che non ci porta altro che al nulla. "il nostro è un paese disgregato, sgrammaticato,popolato di persone senza passato e senza futuro" N.Ammaniti - corsera 5/10/2006 "scusate, non mi lego a questa schiera morrò pecora nera" F.Guccini
 
franco460
franco460 il 06/10/06 alle 01:42 via WEB
A me non sono mai piaciute le generalizzazioni e anche nel caso della scuola credo che ci siano tante realtà per cui mi sembra ingiusto un giudizio così lapidario.La scuola è cambiata, ma non solo nella classe docente, ma anche negli alunni che spesso non hanno il senso del dovere e del rispetto verso gli altri. I genitori diventano qualche volta i sindacalisti dei loro figli e invece di spronarli a impegnarsi seriamente nello studio ne raccolgono le lamentazioni, dettate da pigrizia e indolenza, e vanno all'assalto della scuola con l'obiettivo di rendere ancora più facili e banali i programmi scolastici oppure di chiedere l'impunità per ragazzi maleducati e violenti.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 06/10/06 alle 02:31 via WEB
caro franco460 io non generalizzo affatto è solo quello che ho vissuto sulla mia pelle poche ore prima di scrivere il contributo che tu hai letto: ma sarò ora lapidario. Quello che ti sembra ingiusto io sono 8 anni che lo vivo con i professori (dalle elementari ecc.) ma il clou l'ho raggiunto stasera con ripeto la forte impressione che si badava a interagire il meno possibile; sono d'accordo che i ns ragazzi non hanno il senso del dovere e del rispetto ma con gli esempi che hanno di fronte (tv, scuola, e altro)è per i genitori difficile inculcarglielo tsnt'è che basta guardarsi intorno per capirlo; io il sindacalista lo faccio quando ritengo che ci sia una qualche ragione non quando la scuola mi dice "guardi dobbiamo badare ai tanti non possiamo pensare ai singoli" comodo troppo comodo e lì che ci stanno a fare? il mio è spronato ma di fronte all'esempio di altri (studenti e non) è battaglia persa, la scuola l'ha scelta lui non io e non ci conosciamo ma chi mi conosce bene sa che non sono il tipo da coprirlo senza una ragione; la scuola ha abdicato alla sua funzione principale ossia la formazione di futuri cittadini e invece sforna perfetti ignoranti(l'OCSE non io dice che i ragazzi italiani sono fra i + ignoranti insieme agli americani); poi il problema della maleducazione e dell'ignoranza non mi tocca perchè non è questo il punto in discussione ma se leggi bene è chiaro non sono della pasta che insinui ma al contrario sarei d'accordo con te se fosse questo il problema ma non lo è, semplicemente hanno detto che loro hanno da fare e non si possono fermare ad aspettare stop
 
   
franco460
franco460 il 06/10/06 alle 19:50 via WEB
Io capisco e rispetto la tua esperienza e il mio intervento non era solamente rivolto a te ma voleva essere una riflessione sulla situazione didattico educativa delle nostre scuole. Ribadisco che non si può emettere un giudizio su tutta la scuola basandosi solo sulla propria esperienza perchè esistono innumerevoli realtà nelle quali gli alunni vengono accolti e seguiti con professionalità e disponibilità umana e affettiva. Esistono anche moltissimi insegnanti frustrati e demotivati che hanno un pessimo rapporto con gli alunni e creano danni irreversibili. Rimane un dato di fatto oggettivo sull'educazione dei ragazzi che investe la sfera familiare e di cui non sono responsabili gli insegnanti. I ragazzi arrivano nelle scuole abituati a non ricevere mai dei "no" dai loro genitori, ad avere tutto purchè non rompano, a vivere il loro tempo libero da soli perchè gli adulti devono correre per lavorare, ecc. Diciamo che forse non c'è un colpevole facilmente individuabile e quindi nemmeno la scuola può essere giudicata come unica responsabile dei fallimenti. Ciao
 
     
ninograg1
ninograg1 il 06/10/06 alle 21:46 via WEB
io ho portato un contributo vissuto sulla propria pelle che è anche radicato in una solenne incazzatura presaa e smaltita un pò alla volta e la tua riflessione mi aiuta molto: è vero la scuola non direttamente responsabile di tutti i fallimenti, la lista è lunga, è antica, e continua a crescere ma io ho un problema un pò + immediato, non credi? poi penserò alla sociologia ora penso alla realtà che vivo, mi scuso se sembro un pò duro mi dispiace ma la mia polemica non è assolutamente nei tuoi confronti, ok?
 
vhagos
vhagos il 06/10/06 alle 08:13 via WEB
ciao nino, buongiorno! allora ,io sono un insegnante di un istituto professionale. Posso dire che quel che dici è molto vero anche se cmq per mia fortuna sno tra quei prof sfavati a cui ancora piace la propria professione,che parlano il gergo dei ragazzi e non disdegnano di scendere al loro livello pur di saper trasmettere ancora qualcosa. ahimè sono circondato da molte,troppe cariatidi che si posteggiano in classe aspettando la morte fisica in quanto quella intellettuale è già arrivata da tempo. Fosse per me farei una pulizia etnica(passami il termine un pò forte)di quei tanti,troppi parassiti.. é pur vero che dai vertici dei palazzi alti nn arriva la benchè minima forma di aiuto,anzi.. Ogni anno va sempre peggio..per quanto mi riguarda metto personalmente mano al portafoglio per sopperire alla mancanza di materiale didattico pur di poter insegnare qualcosa a ragazzi svogliati depressi pieni solo di beni materiali ma privi di qualsivoglia tipo di ideale.. colpa di noi genitori nn v'è dubbio.. Molti genitori latitano in questo pretendendo di far educare i propri figli ad altri.. c'è chi come il sottoscritto lo fa(anche se costa in termini di stanchezza mentale)e chi logicamente non essendo nemmeno supportato dalle alte sfere si adagia fregandosene.. Capisco la tua amarezza che è anche un pò la mia.. buona giornata
 
 
ninograg1
ninograg1 il 06/10/06 alle 11:05 via WEB
sono d'accordo
 
WinstonMontag
WinstonMontag il 06/10/06 alle 08:43 via WEB
grave errore della scuola ed argomento interessante... ne scriverò sul mio blog e se vorrai la mia opinione la potrai leggere a mwtà mattinata :¬)
 
lully_rossa
lully_rossa il 06/10/06 alle 09:17 via WEB
Scusate non voglio fare la difesa dei "giovani" però a legger certe cose mi viene in mente che sembra sia una legge che da una generazione all'altra non ci si capisca e che i "grandi" accusano da sempre i "giovani" di essere sfaticati e indolenti!Il racconto di nino è agghiacciante, e mi sembra che ben poca responsabilità ci sia da attribuire ai "giovani". I ragazzi sono quello che i loro genitori hanno voluto che siano.Se non hanno motivazioni significa che all'interno, sia della famiglia che della scuola, non esiste la capacità di comunicare e di dar loro delle motivazioni. L'unica oasi per moltissimi giovanni e giovanissimi oggi è il gruppo dei pari, gli amici quindi, coloro che ti ascoltano, che ti capiscono e che ti aiutano. Famiglia e scuola oggi passano invece il tempo a giudicarli.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 06/10/06 alle 11:07 via WEB
sottoscrivo in pieno e il mio aveva tutta la volontà il primo giorno di scuola ma già il secondo si era sfavato e noi a cercare di tappare le falle
 
cattivella72
cattivella72 il 06/10/06 alle 11:18 via WEB
Sai cos'è? C'è che gli insegnati oggi non hanno più lo spirito dell'insegnamento, lo fanno solo per il 10 di ogni mese, vogliono degli alunni zombi, che stiano zitti, fermi, muti, e che rispondano solo quando interpellati, delegano ai genitori persino i compiti a casa. Ma ai miei tempi i miei a casa non c'erano e i compiti io me li facevo da sola. Che schifo, e poi non puoi dirgli nulla perchè hai paura che magari si rifacciano sui nostri figli, per cui anche un ricatto psicologico. Sono rari quei professori che tengono a cuore anche i sentimenti oltre che l'istruzione dei loro allievi. I più sono stressati e disinteressati, non è la scuola che è da correggere, ma i loro componenti.
 
rigitans
rigitans il 06/10/06 alle 12:48 via WEB
ti chiedo cortesemente di non aggiungere trackback che non siano attinenti con il post che ho scritto. se vuoi informarmi, avvertirmi o farti pubblicità lascia pure un commento, ma un trackback solo se il tuo post è attinente al mio.grazie per la collaborazione
 
 
ninograg1
ninograg1 il 06/10/06 alle 21:51 via WEB
caro rigitans ero così incazzato, come ti ho scritto nel msg in pvt, che volevo solo sollevare un problema porlo all'attenzione della community e il trackback mi sembrava il mezzo + veloce per farlo; e non certo per farmi pubblicità (qui non siamo ad un corcorso mi pare) di cui non mi frega niente, visto che il blog è l'ultima espressione di vera libertà mentale che abbiamo: se qualcun'altro si è risentito mi dispiace e lo dico pubblicamente
 
   
cattivella72
cattivella72 il 12/10/06 alle 14:59 via WEB
in risposta a quello che ti ha detto rigitans, io mi dissocio, anzi hai fatto bene, così ho letto il post, altrimenti distratta come sono non avrei badato. Ehi ma il tuo amico ha la sindrome di prima donna, mamma mia che tipinooo.
 
epoisa
epoisa il 06/10/06 alle 18:08 via WEB
Caro Nino, che dirti? Forse hai già letto un mio post in cui parlavo del primo giorno di scuola dei miei bimbi. Personalmente sono già stata abbondantemente delusa dalla scuola quando l'ho dovuta ripercorrere con i miei primi due figli: uno adesso fa l'università e non certo per merito della scuola, ma per il suo piacere di avere mani e cervello impastati di informatica, mia figlia, bocciata in quarto superiore, l'ho dovuta togliere di corsa da una scuola dove il prof. di storia dell'arte viveva da clochard e sotto gli occhi degli alunni svuotava i cassonetti davanti alla scuola, si lavava solo quando c'era il giorno di ricevimento dei genitori; due altri prof. in gita scolastica si erano portati la coca (sì, hai capito bene): non l'hanno offerta agli alunni, ma sicuramente non hanno dato un buon esempio. Un'altra prof. faceva ottima pubblicità alle canne. Mia figlia non è stata mai una grande studiosa, speravo solo che potesse tirare fuori un diplomino da 36, tanto per non essere fuori dal mercato del lavoro...quando ho visto e saputo tutte queste cose con il pretesto della bocciatura l'ho levata di corsa e l'ho mandata a lavorare: un lavoro part time, un lavoro di fatica, ma sempre meglio che coltivare la morte psichica ed intellettuale. Quando avrà voglia il diploma se lo prenderà.
 
 
epoisa
epoisa il 06/10/06 alle 18:15 via WEB
p.s. il post del primo giorno di scuola dei bimbi è il 365 se vorrai leggerlo. ciao.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 12/10/06 alle 18:14 via WEB
ti ringrazio della solidarietà ma almeno da parte mia è superato
 
jenny51
jenny51 il 07/10/06 alle 14:15 via WEB
Qualche anno fa avevo i miei due figli alle medie, poca voglia di studiare e tanti problemi dovuti ad un passato di abbandono e adozione....la scuola? un incubo. La maggior parte dei professori assolutamente insensibili e incapaci di aiutarli. Nella scuola odierna trova spazio solo chi è capaca e non ha difficoltà, per gli altri è un incubo. Oltre alla poca voglia di impegnarsi di molti insegnanti, c'è molta demotivazione al lavoro e anche tratti di vero e proprio sadismo.
 
 
ninograg1
ninograg1 il 07/10/06 alle 15:58 via WEB
Sai siamo in un paese competitivo dove i pochi "bravi" vanno avanti gli atri sono un peso..... homo homini lupus la conosci questa massima? c'è un pò di maggiore attenzione solo perchè è di moda il buonismo ed il politically correct ma è solo di facciata in realtà è come dici tu "un'incubo" di cui sono responsabili un pò tutti...
 
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