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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Post n°1467 pubblicato il 25 Novembre 2008 da ninograg1
 

Oggi dovrebbe essere un giorno in cui si discute, si parla, si fa il bilancio sullo stato di emancipazione delle donne sul pianeta invece ....... invece siamo all'anno zero. Si ci sono punte avanzate (in Norvegia per legge la metà dei dirigenti dev'essere donna pena la chiusura dell'azienda sia privata che pubblica) ma la realtà generale è di arretramento completo su posizioni che si sperava fossero solo un lontano e triste ricordo. Non parlo dei paesi islamici (ci sono eccezioni di qualità e quantità anche lì); parlo dell'Occidente, quell'occidente che si erge a esportatore di democrazia e diritti "liberali" e che in casa propria invece vedono le disparità aumentare, non solo fra le classi e all'interno delle stesse fra ceti e categorie, ma anche fra i sessi seppellendo decenni di conquiste sociali. Nel nostro paese, in particolare, si è passati repentinamente dal modello "femminista" a quello velinaro, calendarista, grandi fratelli vari, amici e chi più ne ha più ne metta: conquiste come l'aborto sono rimesse in discussione: il diritto all'autodeterminazione della donna (così come quello di disporre del proprio corpo in tema di morte dignitosa) viene nei fatto negato dalla pavidità di istituzioni che dovrebbero essere pubbliche e per definizione laiche, anche questa è violenza; progressi come la diagnosi prenatale preimpianto, fecondazione assistita sono vietate dalla legge (o sono regolamentate in maniera tale da scoraggiarle ed incentivare il turismo neonatale verso quelle cliniche estere dove spesso ci sono gli stessi ricercatori che prima agivano in Italia) basandosi su motivi etici (o presunti tali) ecc., anche questa è violenza. La società di per sé presenta degli aspetti violenti e sulle donne, ed i bambini, ci si accanisce particolarmente a partire dalle scuole, passando per i luoghi di lavoro, arrivando alla famiglia. Violenza è una parola generica e ha molti aspetti: fisica, psichica, morale, legislativa, etica, religiosa, lavorativa (le donne sono le prima ad essere mandate a casa per fare un'esempio). Da secoli le donne sono relegate al ruolo secondario e oggi, dopo la breve stagione di libertà degli anni 70, si sta tornando ai bei tempi che furono. Anche quando dovessero affermarsi lo fanno secondo un modello maschile che le snatura: uno dei più grossi errori è stata la teorizzazione della "riserva indiana" meglio conosciuta come separatezza: le "percentuali" nelle quali trovare la propria strada che ha dato risultati a dir poco deludenti dato che anzichè accettare la cosiddetta competizione e l'emergere in base al proprio merito, le ha ridotte a minoranza sociale garantita, ma non evoluta, e di fatti un pò alla volta hanno visto erodere il loro spazio da molti fattori esterni (non ultima l'offensiva integralista) fino a sparire. Che oggi ci siano donne e ragazza il cui primo pensiero che hanno è quello "del maritarsi ad un calciatore (versione moderna del trovasi il fesso ricco)" rappresentano davvero l'antitesi di quello che le loro madri e le loro nonne speravano e hanno lottato per vederlo accettato e codificato. In tutto questo rattrista che ci siano donne, che per scelta o meno, fanno le squillo (di alta classe o meno) come rattrista l'affollamento  ai casting come rattrista che si avanzi socialmente per essere l'amante di ... o l'amica di .... o la figlia di .... ecc. mai o quasi mai per proprie capacità; e rattrista soprattutto che ci si ricordi della violenza e delle donne in giorni "particolari" e non tutto l'anno per ogni singolo giorno, come rattrista che ci si accorga che le donne, come i bambini, sono spesso oggetto, e non soggetto, di consumo: una delle tante sconfitte della laicità democratica a cui ormai abbiamo fatto il callo...............

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Commenti al Post:
lafatadelmare
lafatadelmare il 25/11/08 alle 08:58 via WEB
Tu hai ragione e dici benissimo, le donne in un certo senso stanno regredendo, però naturalmente non tutte per fortuna!...Secondo me dopo la grande riscossa del 68 e degli anni 70 le donne hanno sbagliato strada e hanno cercato di "vincere facile" allargandosi troppo sulla libertà sessuale, hanno cercato di nuovo di usare il corpo per ottenere ciò che era ancora difficoltoso ottenere col cervello, insomma si sono arrese all'evidenza e hanno raggiunto livelli di oscenità che sono sfociati ad esempio nel ministero delle pari opportunità(vedi carfagna)...Purtroppo il mondo di oggi è andato avanti quasi senza l'aiuto di quelle vere donne che si sono invece rifiutate di fare "p......" a personaggi più o meno squallidi...Spero soltanto che questo mondo dell'apparenza chiuda presto il suo ciclo e si torni alla sostanza di una vita degnamente vissuta come sapevano fare le nostre nonne....grazie per questo post sulle donne...buona giornata....
 
 
ninograg1
ninograg1 il 25/11/08 alle 12:02 via WEB
Inviato da lafatadelmare il 25/11/08 @ 08:58 via WEB vedi nn sono le donne ad essere regredite ma la società; finchè i movimenti sociali, fra cui le donne, erano attivi si è andati avanti poi quando ognuno si è rinchiuso nel suo guscio a vivere sugli allori allora è cominciata la regressione: sarebbe quasi da dare ragione a G. B. Vico con la sua teoria dei corsi e ricorsi però sarebbe riduttivo è inutile.
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 25/11/08 alle 09:06 via WEB
Volevo dirti una cosa riguardo al DDL 1269 cioè la cosiddetta legge ammazzablog, io l'ho letto e ne ho parlato anche con altri blogger e sembra che la cosa riguardi soltanto i blog che vogliono aggiungere le pubblicità sul loro spazio ( su Libero sarebbero quelli con le stelline ecc.) e se è veramente così direi che la cosa non mi riguarda più perchè io spero di guadagnarmi sempre il pane col mio lavoro e mi sembra giusto che chi usa il proprio blog per fare pubblicità alla fine paghi l'imposta giusta...ho capito male o bene?...ciao
 
 
ninograg1
ninograg1 il 25/11/08 alle 12:09 via WEB
Inviato da lafatadelmare il 25/11/08 @ 09:06 via WEB. il problema, vedi, non sarebbe la legge in sè ma l'eventuale e successivo regolamento che potrebbe restringere gli ambiti. Quando si danno definizioni troppo vaghe; quando si tiene sul vago anche la discussione un campanello d'allarme non può non suonare dato i partiti che siedono in parlamento che pur se si sono estraniati dalla società vogliono però mantenerne il controllo, chiaro? inoltre quelli che affermano che non c'è problema è probabile che si fermino alla semplice lettura dello stesso ddl e non vadano a leggerselo fra le riche: se lo facessero forse (e se non sono proprio faziosi) comprenderebbero il senso di quanto affermo io, e non solo io, sul ddl. a me dei blog "commerciali e assimilati non me ne frega niente, ma m'interessa se attraverso essi colpiscono anche me e gli altri che sono come me. Per esempio: un blog di commento secondo un'avvocato di mia conoscenza che tratta cause sul diritto d'autore ecc. potrebbe rientrarvia pieno titolo proprio perchè pur non essendo "attività imprenditoriale" diretta però "lavora" la notizia e quindi "fa Comunicazione", chiaro?
 
kudablog
kudablog il 25/11/08 alle 09:46 via WEB
sai perchè è stata scelta proprio questa data?
 
Aisha.1
Aisha.1 il 25/11/08 alle 09:47 via WEB
Interessantissima lettura: grazie. Buona giornata
 
mynicelady
mynicelady il 25/11/08 alle 10:40 via WEB
Ogni giorno della mia vita, da quando presi coscienza di me stessa, come Donna è stato un lottare per affermare il diritto di essere riconosciuta come persona, ma credimi spesso e volentieri il nemico che mi sono trovata davanti non era un uomo ma una donna che allienava il diritto stesso che portavo avanti. Questa è la cosa peggiore! Donne come uomini che negano il rispetto e la dignità somigliando sempre di più a uomini beceri ed ignoranti. Ho pagato molto per questi principi e pago ancora, ma ho insegnato ai miei figli ben altri principi nonostante tutto! Questo per quanto mi riguarda, poi c'è la parte peggiore di questa mancanza di riconoscimento al rispetto della dignità della persona donna, allora bisogna allargare i confini oltre il posto di lavoro, e ci ritroviamo a parlare di religione, qualsiasi essa sia, di paesi sottosviluppati dove essere donna è solo un martirio, e così via ....... fin quando durerà? Cosa abbiamo fatto di così terribile per meritare tutto questo schifo? Ne ho fatte di lotte, ancora le faccio, ne ho conosciute di donne a cui ho teso la mano perchè non si sentissero sole cercando di farle guardare oltre il muro della sofferenza!
 
 
ninograg1
ninograg1 il 25/11/08 alle 12:21 via WEB
Inviato da mynicelady il 25/11/08 @ 10:40 via WEB potrei risponderti che è nella stessa natura umana l'aver necessità di avere sempre qualcuno da reprimere o soggiogare; così come potrei dirti, anche, che nn mi meraviglia che ci possano essere donne che limitano altre donne: in entrambi i casi sarebbe solo una verità parziale. Credo che siano le radici stesse della cosiddetta umanità ad essere sbagliate e di quello che su esse l'accozzaglia di invividui ha costruito e quindi il sistema che ne è venuto fuori è quello che tutti conosciamo. Individualmente siamo capaci di grandi slanci, ma messi tutti insieme abbiamo commesso massacri e atrocità (uomini e donne su uomini e donne). Cambiare questa realtà al momento è impossibile, finchè non ci sarà un salto culturale tale da farcelo capire o finchè non torneremo sugli alberi e avremo la possibilità di ricominciare.
 
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