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Messaggi di Marzo 2015

Un giro per l'europa.....

Post n°3430 pubblicato il 25 Marzo 2015 da ninograg1
 

Tiriamo le somme? Come sta la ue dei bancheri e dello Stato bancomat dopo questa tornata elettorale? Non molto bene, grazie.

(il video è datato ma è un buono spunto)

Francia.

Se non fosse stato per il redivivo Sarkò Marine Lepen avrebbe stravinto; invece si deve accontentare del ..... secondo posto: già ci sarebbe quasi da pensare che l'ex presidente francese sia il classico cavallo di troia dietro il quale altri (......) hanno puntato per evitare il pericolo nazionalistico e una Francia autonoma: cosa questa che comporta la caduta dell'euro e il crollo del sistema bancario e finanziario che si è appropriato della UE e vi si nasconde dietro per continuare a usare gli stati come proprio bancomat a scapito dei relativi cittadini. Non male, in ogni caso, per un partito che viene dalla destra estrema ottenere un tal riosultato: un pò perchè ha reso insignificanti i socialisti (al punto che sono costretti a dare indicazioni di voto al ballottagio "repubblicane e antilepeniste senza ottenere nulla, ma proprio nulla, in cambio) e divisi le destre storiche: ne vedremo delle belle alle prossime presidenziali.

Spagna.

Mossa azzardata, quasi diserata direi, in Andalusia. Il locale PSOE ha giocato d'anticipo indicendo elezioni anticipate in questa "comunidad" rischiando e ha ... perso meno degli altri: quindi ha vinto. Podemos, a sinistra, e Ciudadanos, a destra, sono entrati alla grande e, a meno di grandi coalizioni, sono loro che se la vedranno nel prosssimo futuro; anzi sono loro il futuro.....se sceglieranno o di collaborare fra loro o di continuare a fare da faro di attrazione elettorale per i delusi,e  i fregati, di entrambe le parti: e non sono pochi. Il punto è: riusciranno a tenere viva l'attenzione? E, se vicneranno, riusciranno a non calarsi le braghe una volta arrivati al governo lasciandosi sopraffare dalla paura di fare ancora ancora più danni.. detto meglio: riusciranno a rimettere in sesto il pase con misure che non vadano a intaccare il tessuto socio-economico del paese ma colpiscno i reali detentori del potere e i veri responsabili di questa, sia chiaro indotta, "crisi"? Sapranno tener duro? Tsipras non è un grande esempio ma gli spagnoli non sono greci e i due movmenti non sono Syriza, almeno sulla carta!

Grecia.

Bè che dire? Tsipras ormai è un fantasma che ancora non ha trovato la luce che lo trasvola altrove nel paradiso dei fallimenti annunciati...... perchè delle promesse elettorali non ne mantenrrà nessuna, come da previsioni visto che ragiona sempre all'interno di uno schema ben definito dai mercati, e non solo si dovrà rimangiare anche le mosse propagandistiche (tipo danni di guerra) che gli dovrebbero salvare la faccia... la Grecia è messa malissimo e i greci stanno reamente soffrendo: eppure il nostro è lì ingessato a far ... cosa? Evitare figuracce e a far passare per pacche sulle spalle quelle che sono vere e proprie cenciate che riceve ogni volta in faccia ogni volta che oltrepassa i confini nazionali. Si dovrà, forse, sperare in Alba Dorata affinchè la Grecia si affranchi dal cappio strettole intorno al collo dalle banche (sostenute dalla troika che ora è definita "istituzione") che ancora hanno in pancia ben 400 mld in titoli pubblici e privati greci e che non ne vogliono sapere di perdrli (nonostante che la Grecia ha riportato quasi del 80% il debito contratto entro i confini nazionali)? Ci voleva coraggio e determinazione ma si sa che questa sinistra non ha niente nè dell'una nè, tantomeno, dell'altra. Farmacie senza medicinali; malnutrizione; minori denutriti, ecc. sono ormai pane quotidiano..... eppure questo boy scout continua ad alzare il dito per dire la sua ben sapendo che ogni volta che prova a dire qualcosa di serio subito viene zittito perchè stanno parlando i grandi!!!!!

Un quadro desolante, vero? Eppure a rischiare di più non sono questi paesi ma le élites di quelli ricchi? Perchè? Semplice: loro lo sono perchè hanno scaricato le proprie cotnraddizioni sugli altri in base al principio "frega il tuo vicino".... ma sanno benissimo che tutta questa ricchezza è fatua: basta che i servi si ribellino e tutto crolla; giganti dai piedi d'argilla e non solo verso i loro fratelli ma anche al loro interno: i ceti medi e medio-bassi anche da loro sono messi malino e si ritrovano più o meno nelle stesse condizioni dei loro pari livello sociale dei paesi deboli e in crisi di default: quelli tedeschi ad esempio hanno salari bassi e la loro produttività è fra le più basse e si comincia a vedere..... c'è da sperare in loro o, come sempre accade in questi casi (basta sapere un pò di storia per capire che la seconda guerra mondiale fu un vero toccasana per uscire dalla Grande Despressione del '29) in una guerra "salvifica"?

 
 
 

Patronati, audizione Camusso su truffa Inca svizzero. Che riapre (con altro nome)

Post n°3429 pubblicato il 24 Marzo 2015 da ninograg1
 

Fonte: Il Fatto Quotidiano a firma di del 24 marzo 2015

Dichiararsi insolventi, chiudere l’attività per poi riaprirla a distanza di pochi mesi con un’altra ragione sociale, tutto per sottrarsi al pagamento dei risarcimenti stabiliti dal tribunale. Un espediente da sempre stigmatizzato dai sindacati, sempre schierati dalla parte delle vittime. O quasi sempre, perché l’atteggiamento cambia radicalmente quando lo schema viene utilizzato dal primo sindacato italiano, la Cgil, o almeno una sua propaggine all’estero: il patronato Inca-Cgil di Zurigo, dove l’ex direttore, Antonio Giacchetta, fino al 2009 s’è inghiottito le pensioni di decine di anziani, approfittando della loro fiducia nei confronti della sigla del sindacato. Anche su questa vicenda verrà sentito il segretario confederale Susanna Camusso, convocata dalla commissione al Senato per gli Italiani all’estero nell’ambito di un’indagine conoscitiva sulla riforma dei Patronati italiani che operano fuori dal territorio nazionale per le comunità di residenti all’estero.

Ecco come funzionano. All’Istituto nazionale confederale di assistenza (Inca) si rivolgono, sia all’Italia che all’estero, i lavoratori che devono svolgere ogni tipo di adempimento burocratico, dal pagamento delle tasse alle indennità di malattia fino alla riscossione della pensione. Se smettono di funzionare però, di colpo emerge la fragilità del sistema di pagamento delle casse pensioni e la sua esposizione ai profittatori di turno. Quando un ex lavoratore si presentava all’Inca di Zurigo per ottenere la propria, Giacchetta riusciva a farsi versare dalle casse previdenziali sul proprio conto corrente tutti i contributi del lavoratore. Bastava falsificare i timbri del Consolato italiano. I truffati rimanevano all’oscuro del raggiro per anni, perché il sindacalista continuava a erogare dal proprio conto una prestazione mensile. Fino a che, nel 2009, i pagamenti cessano. Solo allora la truffa viene scoperta e Giacchetta viene licenziato. Ancora oggi non è chiaro quale sia stata l’entità del raggiro: il Comitato difesa delle Famiglie rappresenta 27 truffati per un totale di quasi cinque milioni di franchi ma, secondo il presidente Marco Tommasini, in totale le vittime sarebbero 480, per un totale di 37 milioni.

Che non sono mai tornati perché la storia è tutta da scrivere. Ai primi processi in sede civile, Inca-Cgil si costituisce come parte lesa. Un modo per prendere le distanze dal funzionario infedele, ma anche per evitare di essere chiamata a risarcire i pensionati. Parliamo di cifre importanti, dai 100 ai 370 mila franchi ciascuno. Con una serie di sentenze definitive però la giustizia elvetica condanna il sindacato a pagare oltre un milione alle prime otto vittime. Il 26 ottobre del 2013 arriva la doccia fredda per i raggirati: con un comunicato, l’Associazione Inca Svizzera rende noto che “non sarà più in grado di operare” a causa delle “sentenze sfavorevoli all’Associazione stessa in merito ad alcune richieste di risarcimento da parte di pensionati truffati da Antonio Giacchetta. Sono sentenze – conclude la nota – che rispettiamo come sempre, ma che sinceramente non condividiamo né comprendiamo”. L’ordine di risarcimento non arriva alla sede italiana del patronato, che per operare a Zurigo aveva costituito una società di diritto svizzero. I pensionati, rimasti tutti senza pensione, sono costretti ad arrangiarsi: c’è chi vende casa, chi si fa mantenere dai figli, chi torna dai parenti in Italia. E, per ottenere giustizia, sporgono una nuova denuncia alla Procura di Roma: un processo tutto da rifare che ripartirà dal primo grado, coi tempi biblici della giustizia italiana.

La vera beffa arriva nell’autunno del 2014 quando, dopo nemmeno un anno di inattività, Inca-Cgil riapre le sedi elvetiche. Sul sito del patronato sono indicati cinque uffici: Basilea, Berna, Bellinzona, Ginevra, Neuchatel. Chiamando una di questi, è facile ottenere anche il numero di telefono dell’ufficio di Zurigo, quello di Giacchetta. Anche questo è stato riaperto, cercando però di fare poco rumore. Per tornare a operare, al patronato Cgil è stato sufficiente costituire una nuova società: “Patronati insieme”. Il processo penale svizzero non è ancora entrato in fase dibattimentale che Giacchetta è già a piede libero e ha pure trovato un nuovo lavoro. Mentre i pensionati truffati ancora aspettano di capire chi gli restituirà le loro pensioni e la presidente di Inca Morena Piccinini preferisce non rispondere. La parola, oggi, al segretario Camusso. I pensionati, forti delle sentenze della giustizia civile elvetica, ritengono che la Cgil dovrebbe rispondere per l’operato del suo dipendente infedele. E la domanda a questo punto è: può la Cgil che aveva chiuso i battenti per non pagare i risarcimenti riaprire ora come nulla fosse? La parola, alla Camusso.

p.s.

avrei voluto parlare di geopolitica europea, ma...

l'unico cosa che riesco a dire è: Dr.ssa Camusso batta un colpo. Milioni di persone iscritte e simpatizzanti al sindacato fondato da Di Vittorio hanno diritto a sapere cosa ne pensa e, soprattutto, cosa vuole fare...

 
 
 

Cassandra Crossing/ Il sussurro dell'Internet delle Cose

da Punto Informatico a firma di Marco Calamari


Roma - Conoscete (se siete anziani) od avete rinvenuto sfogliando antichi vinili (se siete giovani) Alan's Psychedelic Breakfast dei Pink Floyd? Pezzo fantastico: il lento risveglio dopo una notte di bagordi di una persona che va in cucina e da solo comincia a prepararsi la colazione, mentre le sue percezioni della cucina e delle cose che vi si trovano sono ancora alterate. Solo le percezioni sono alterate, la realtà è ancora "normale", la padella è ancora una padella.

Passiamo velocemente ad un altro classico senza tempo: Colui che sussurrava nel buio, racconto di genere fantasy/horror del grande H. P. Lovercraft appartenente al ciclo di Cthulhu. Il protagonista va a trovare una persona che gli aveva scritto di aver scoperto una razza di invasori alieni, il quale lo accoglie in una stanza in penombra e gli chiede di stare lontano, dall'altra parte di un tavolo, perché la luce gli da fastidio in quanto malato.

In una visita successiva la persona non risponde più; il protagonista allora si avvicina, e scopre un paio di mani di cera dotate di impugnature che "qualcosa", un'entità aliena e terribile, ha usato per gesticolare ed ingannarlo, ed un oggetto metallico che forse contiene il cervello del suo sciagurato corrispondente. Entità fangose provenienti da altre dimensioni lo avevano rapito e parlavano al sua posto, impersonandolo per chissà quale abominevole scopo.Un respiro fondo dopo questo esercizio di alienazione e paranoia, ed andiamo al punto.

Questa dotta introduzione è stata ispirata da questo ottimo articolo di Wired intitolato Perché le migliori menti tecniche sono molto preoccupate dell'Internet delle Cose, che inizia con una splendida illustrazione che riassume tutto. Una persona in cucina sta bevendo il suo caffè, ed alzando la testa sorprende gli oggetti più comuni, dalla caffettiera al frigorifero, dal lavello al tostapane, che stanno sussurrando tra loro.

"Internet delle Cose" appunto. Gli oggetti si parlano, ma più che tra loro (Piconet) parlano con altri (Internet), ed agiscono non autonomamente ma almeno in parte sotto il controllo di... di chi? E comunque, per quali scopi? È davvero rassicurante che siano venditori e pubblicitari, piuttosto che l'NSA, gli alieni o l'innominabile Cthulhu in persona? La risposta di Cassandra è ovviamente no, non fa differenza. Le due situazioni sono ugualmente preoccupanti.

Dal titolo dell'articolo si evince che gli esperti "iniziano" ad essere preoccupati. Caspiteronzola! Iniziano oggi ad essere preoccupati che 2 + 2 possa fare 4? È così difficile dedurre le conseguenze di un "Internet delle Cose" in cui le "Cose" siano costruite con la stessa cura e qualità degli odierni modem ADSL, smartphone, Nabaztag ed aggeggi di elettronica di consumo? È difficile farlo nell'era del tecnocontrollo, dopo il Datagate?

C'è davvero preoccuparsi che l'"Internet delle Cose" possa essere costruita di oggetti il cui software/firmware, sarà di basso livello di sicurezza e basso livello di qualità, e che conterranno come sempre funzionalità nascoste? No, certo: infatti non è una possibilità che richiede attenzione e preoccupazione, è una certezza che richiede conoscenza e contromisure.

L'articolo di Wired ha completamente ragione, tranne che per un "dettaglio": usa il condizionale, ma dovrebbe usare l'indicativo. Non descrive un pericolo, ma semplicemente un angolino del presente e l'intero mondo di domani. Anche gli esperti cominciano a preoccuparsi? Una buona notizia.

Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari

Tutte le release di Cassandra Crossing sono disponibili a questo indirizzo

p.s.

sembra fantascienza, vero? Sapete cos'è l'internet delle cose? Bè se compreso bene dovrebbe essere evitato come la peste e invece procediamo a grandi passi verso di esso...... Facciamo un esempio: acquistate un borsetta; nulla di male ma .... a vostra insaputa la borsetta, già da ora che lo sappiate o meno, contiene un tag (ora sono passivi, ma con questa internet presto saranno attivi, cioè dialogano con la casa madre) attivo che dice alla casa madre che: siete usciti pagando una certa cifra (lo triangolano con il bancomat o la carta di credito); avete fatto tot km (magari fermandovi in un altro negozio o in palestra.... tutte informazioni utili allo scopo della case commerciale e pubblicitarie) fino al lavoro e poi a casa; alla fine dice dopo quanto tempo buttate via la borsetta e dove...... ora immaginate tutta una casa così e capirete che nemmeno i migliori scrittori di fantascienza potrebbero immaginare un siffatto inferno (e ve lo dice un cultore del genere). Ora, sempre facendo un altro piccolo sforzo di fantasia pèrovate a immaginare se un cracker malevolo (o peggio un agenzia di spionaggio pubblica, NSA o la sua omologa cinese, o privata per conto delle case commerciali) riuscisse a entrare, per un firmware di basso livello, nel software dei vostri elettrodomestici o nei tag di quello che acquistate..... saprebbe tutto e di più se possibilea vostra insaputa e a vostro danno, piacevole vero? Bene, questo è il futuro che ci aspetta..... auguri

p.s. #2

se siete interessati ad approfondire.....

Spychips di K. Albrecht e L. Mcintyre editrice Arianna.

 
 
 

Parto e smagliature, il progetto che ritrae le neomamme. I commenti: “Foto disgustose”

Post n°3427 pubblicato il 22 Marzo 2015 da ninograg1
 

di | 22 marzo 2015 dal Fatto Quotidiano

Ehi ma siete proprio bravi!!!! questo era facile è vero ma ho preso solo un particolare. Complimenti a Swala e tutti gli altri.

Ora veniamo allo scandalo del giorno.

Guardate questa foto

vi .... scandalizza? Vi disgusta? Ne siete scandalizzati? Su facebook è il caso del momento perchè è un attacco continuo a chi queste foto le ha fatte: donne con bambini e .. con smagliature ecc. altre ne trovate qui. Ma qual'è il problema? Che sono nude? che hanno in braccio bambini? O che mettono in mostra orgogliosamente smagliature e altro? Perchè il problema sembra essere proprio questo.... la gente, uomini e donne a pari merito, sta piantando un vero casino a causa loro. Queste foto fanno parte del "beautiful body project". In tempi di olgettine, e vari tipi umani, che ne mostrano tutte le miserie queste donne e i loro bambini, che ritengo BELLISSIME, fanno scalpore ovunque: è proprio vero che viviamo nella notte della ragione....

Ecco l'articolo dove i link sono gli stessi che ho segnalato

Non bastavano gli utenti che da mesi stanno denunciando le sue foto a Facebook come “inappropriate”. Ora sotto i suoi scatti gli utenti dei social network scrivono: “Togli quelle immagini disgustose”. Soggetti delle fotografie, donne nude mentre stanno allattando o che mostrano come il loro corpo sia cambiato dopo il parto. Foto che ricevono insulti e segnalazioni sul social network, tanto da costringere la fotografa americana Jade Beall – ideatrice di A Beautiful Body Project – ad autocensurarsi pixelando i seni e da qualche settimana a rimuovere giudizi offensivi sul corpo delle neo mamme.

Difficile dire se le offese arrivino più da uomini o donne, certo è che “le critiche provengono da chi non crede che la bellezza si possa trovare in cicatrici, rughe, smagliature, macchie della pelle, grasso, acne, o qualsiasi altra imperfezione fisica”, racconta a ilfattoquotidiano.it Kristen Watts, moderatrice della pagina Facebook della fotografa dell’Arizona. Mamme con bimbi al seno o donne nude con i segni del parto sulla pelle insultate perché secondo una parte degli utenti online “non sono degni di essere chiamati belli o di essere visualizzati su internet – continua Watts – Mentre se un corpo viene reso perfetto con l’uso di photoshop, allora la nudità è ben accetta da tutti”.

Il progetto nasce nel 2012, quando Beall è ingrassata 22 chili durante la gravidanza. “Dopo la nascita di mio figlio stavo entrando in depressione perché mi sentivo orribile e confusa – racconta la fotografa 35enne sul suo sito internet – Mi sono trascinata nel mio studio e ho iniziato a fotografare il mio corpo ormai cambiato”. Postate queste fotografie sul web, Beall è stata inondata da email di neo mamme desiderose di mettersi in posa per lei. “In tante – continua la fotografa – credevano di avere un corpo poco attraente e rovinato”. Da qui la scelta di ritrarsi affaticate dalla gravidanza, con cicatrici e smagliature, proprio accanto ai loro figli, “per mostrarle in tutta la loro reale bellezza”.

Gli scatti, raccolti nel 2014 grazie ad una piattaforma di crowdfunding nel volume “The bodies of mothers”, sono stati solo l’inizio. Secondo passo, infatti, è stata la nascita di una piattaforma online dove Beall collabora con altre fotografe per ritrarre donne da ogni parte del mondo, “nude dopo il parto, prima di partorire, mentre il corpo invecchia, è malato, grasso, magro, liscio, peloso”, racconta Watts. Sul sito “A beautiful body project” si possono proporre storie o servizi fotografici, oppure inviare autoscatti.

Lanciato su Facebook, è stato proprio questo progetto ad attirare i commenti “disgustati” di alcuni utenti. “Abbiamo deciso di non rispondere alle provocazioni – continua Watts – Ogni giorno lottiamo contro il fatto che sui social network le nostre immagini sono cancellate perché ritenute offensive. Alcuni non capiscono il perché del nostro lavoro, non possiamo farci nulla”. Secondo Watts è molto più comune di quanto si pensi che una donna si vergogni del proprio corpo dopo aver partorito. “Commenti come quelli che stiamo ricevendo non aiutano certo le neo mamme a celebrare la loro bellezza – conclude Watts – mentre i nostri scatti vogliono proprio far capire la grandezza del corpo femminile”.

p.s.

ehm....  spero che nessuno abbia da ridire perchè è pregato fin d'ora a levarsi dai gioielli di famiglia

 
 
 

Quizzino.... facile facile

Post n°3426 pubblicato il 21 Marzo 2015 da ninograg1
 

Salve viaggiatori,

per il giochino del fine settimana vi do in pasto questa immagine.

Vediamo chi indovina....

p.s.

un piccolo aiutino. Non c'entrano nulla ufo, misteri, e altro... solamente storia e per giunta del nuovo mondo.. del sud di esso.

Come sempre

BUON WEEK END

 
 
 

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