Creato da ninograg1 il 16/01/2006

XXI secolo?

Vivere e sopravvivere nel nuovo medioevo italiano

Get the Radio DgVoice verticall no autoplay widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)
 

STO LEGGENDO E RACCOMANDO

 

 

siti

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: ninograg1
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 64
Prov: MS
 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 197
 
 

SHINY STATS; TROLLS

DIRECTORY

 

TCPA;OIPA

 
Leggi a questo link

 

      aumenta page rank

 

MOTORI

 immagine Best blogs ranking

 

 

XML, PULIZIA

 Basta! Parlamento pulito  Feed XML offerto da BlogItalia.it  immagine immagine Iscriviti I heart FeedBurner 

 

LIST

  Blogarama - The Blog Directory Powered by FeedBurnerIscriviti a RSS aggiornamenti dal titolo: Powered by FeedBurnerSono membro della AM Blog directory

 

GREENPEACE & ARCOIRIS

immagine immagine BlogGoverno    Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare. Federico Fellini  

 

 

MATRIX 1

un mondo senza regole e senza confini 

Il Fatto Quotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/

Scudo della Rete

BlogNews

 

NESSUNO TOCCHI CAINO; PACS

immagine   immagine

 

VARIA GRAFICA

immagineDirectory dei blog italiani

 

BLOGITALIA

          BlogItalia.it - La directory italiana dei blog

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi di Giugno 2017

Francia: fra bombe e Macron

Post n°4022 pubblicato il 19 Giugno 2017 da ninograg1
 

Bè oltre l'ennesimo attentato a Parigi la Francia fa registrare un record: una percentuale bulgara alle legislative che da al neo presidente della repubblica la maggiroanza assoluta in parlamento. Spariscono i socialisti; la Lepen (cui Macron dovrebbe erigere un monumento per essere diventata la sua competitor.... non poteva esserci migliore avversario per il giovane presidente, vero? Sembra fatto apposta) ai minimi storici, ecc. ma qual'è la realtà? Che a votare ci sono andati in pochissimi: in pratica poco più del 30% degli aventi diritto il che significa che il partito di Macron governa avendo preso poco del 17% dei voti degli aventi diritto.. un porzione, piccola porzione che si appresta a governare in nome di tutti e per conto di tutti. E fin qui nulla di nuovo perchè se non partecipi non ti puoi lamentare: andavi a votare era meglio. Ma il punto è la parola minoranza: nei sistemi liberal-democratici la competizione elettorale è una 'guerra' di minoranz, quella più forte governa l'altra va all'opposizione e prepara le condizioni per un ricambio se ne è  capace e la votano, ma ... ma qui è diverso: è una minoranza nella minoranza ossia fra primo e secondo turno non avrebbe raggiunto, in tempi normali, il 20%, un inezia. Come può Macron governare con numeri da 0, ecc.? Lo farà per un semplice motivo: ha il mandato elettorale ricevuto secondo le regole e, cosa più importante, ha alle spalle i Rotschild per cui ha lavorato e dove si è formato... mica bau bau micio micio e potete scometterci che se davvero ci son loro alle spalle prima che i francesi si possano riappropriare della democrazia ne passerà di tempo e ne sborseranno di soldi.. ci sono da fare le 'riforme' le stesse che hanno fatto qui: solo che lì i numeri ci sono eccome e, secondo le elezioni, anche il consenso popolare (ipse dixit). Ma, come sempre, il diavolo è nei dettagli; manca una cosa: chi farà 'l'opposizione' o meglio chi farà finta di farla? ci saranno utili idioti al soldo che si sacrificheranno allo scopo? Si hanno davvero esagerato e non hanno pensato a questo aspetto non secondario se non vogliono ammettere che in Francia di tutto si potrà parlare tranne che di democrazia parlamentare visto che hanno messo un parlamento di tipo 'sovietico' dove c'è 'il partito' e una serie di satelliti di facciata e nient'altro. Troppo poco, anche per chi è di palato non ricercato come l'Italia dove parlano male dei 5 stelle ma, ora che sono anche loro addomesticati, che nei reconditi recessi dei pensieri dei grigi detentori della, vera, borsa della spesa gli farebbero un monumento.... senza di loro saremmo anche noi con un partito unico.

La domanda che ci si dovrebbe porre è la seguente: ma senza opposizione parlamentare le 'riforme' passeranno fra la gente o la si costringerà a ingoiarle loro malgrado (mica son italiani che pigliano tutto quel che passa il convento e alcuni ne sono anche felici perchè pensano hanno beccato quei fessi e non me, per ora in realtà) e anche se non sono d'accordo sono stato eletto e comando? Il problema non è da poco.. non essendo italiani  e avendo inventato la ghigliotttina fossi in Macron un pensierino ce lo farei.. ma per mia fortuna non lo sono e quindi mi limito ad osservare la cosa aspettandomi una 'vigorosa protesta e poco di più..

p.s.

da notare un piccolo particolare, ma vi avverto entriamo nel campo complottista quindi siamo in zona grigia...., ossia: avete notato la serie di attentati? Non è che questi attentati sono filodiretti? Ossia per tenermi buoni gli eventuali oppositori ho creato che so un gruppo o ho finanziato un gruppo di disperati facendogli credere di fare il jihad che mi fa da utile idiota in senso karamazoviano? Si? No? A leggere da questa prospettiva in senso storico la cosa non mi parrebbe così peregrina, soprattutto se pensiamo a quanto venuto fuori con wikileaks e i suoi file? I paesi occidentali non sono nuovi a false flag del genere: ad esempio la Francia fu accusata, e mai venne smentito anzi credo che non ci fu nemmeno un inchiesta giudiziaria, di aver fatto affondare la nave di greenpeace con un azione in false flag dei servizi segreti francesi... naturalmente complotti e maldicenze ma sapete com'è no? Diceva Andreotti 'a pensar male magari ...'

p.s. 2

IN FRANCIA FINISCE COSI'
Questo è il risultato di Macron definitivo : La République en marche - 308 seggi, pari a 7. 826 .432 voti, il 16,55 degli avente diritto (47 292 967 ) - il 43,06 dei votanti (20 167 432 ) fonte - Ministère de l'Interieur interieur.gouv.fr

 
 
 

Spionaggio e altre storie, il vizio della deviazione nei servizi segreti italiani

Post n°4021 pubblicato il 18 Giugno 2017 da ninograg1
 


Il vizio della “deviazione”, nella tradizione dei nostri servizi segreti, è piuttosto radicato. Esso risale addirittura a prima della loro nascita ufficiale. Correva l’anno 1863, quando Filippo Curletti, agente segreto del conte di Cavour, descrive in un libretto di una trentina di pagine l’opera svolta nel corso della sua carriera. Ciò al fine di alterare, a favore di casa Savoia, i risultati del referendum del 1861, che sanciva l’annessione al Piemonte delle terre liberate da Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Nell’Italia repubblicana, le deviazioni hanno avuto diverse forme: nel periodo 1949-1959 esse sono principalmente consistite in un gigantesco lavoro di schedatura sia degli esponenti delle sinistre, sia di personaggi politici della maggioranza invisi al capo del governo o ai ministri della Difesa o dell’Interno.

Nel quinquennio 1960-1964, il Servizio informazioni forze armate (Sifar) ha predisposto l’applicazione sul campo delle teorie della guerra non ortodossa” in Alto Adige e poi la pianificazione di un vero e proprio colpo di Stato: il Piano Solo del luglio 1964. Dal 1965 al 1977 i servizi hanno esplicato azioni volte a proteggere terroristi sospetti autori di stragi. Dal 1978, le deviazioni hanno spaziato dal depistaggio dei giudici che indagavano sulla strage di stazione di Bologna del 2 agosto 1980 allo storno di 14 miliardi di fondi riservati provato il 20 dicembre 1992 sui conti bancari personali di venticinque alti dirigenti del Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (Sisde). Una grave crisi di sistema colpì l’Italia tra il 1992 e il 1993 e trovò soluzione nella nascita della cosiddetta Seconda Repubblica. Gli eventi che segnarono quel tragico biennio “portano il segno di una grande opera di destabilizzazione messa in pratica anche con la collaborazione delle mafie e con l’intento di causare un effetto shock sulla popolazione, creando un clima di incertezza e di paura e disgregando le nostre strutture di intelligence”. Questi avvenimenti sono ricostruiti oggi su documenti e con dovizia di dettagli, dalla giornalista Stefania Limiti, non nuova a proficue incursioni sul terreno impervio della storia dei servizi e delle attività d’informazione e di controinformazione, nel libro La strategia dell’inganno (Chiarelettere, 2017).

La strategia dell'inganno: 1992-93. Le bombe, i tentati golpe, la guerra psicologica in Italia

 

.. il resto sul Fatto Quotidiano

 
 
 

Matteo Renzi e la nuova definizione di faccia di bronzo

Post n°4020 pubblicato il 15 Giugno 2017 da ninograg1
 


Ai tempi d’oro della “Prima Repubblica”, quando ancora tutti i politici dovevano parlare in pubblico nei comizi in piazza, tenendo un linguaggio rispettoso e, almeno apparentemente, sincero (non nei super-protetti studi televisivi dove ogni sorta di commedia è sempre ammessa ed applaudita da colleghi e pubblico scientemente selezionati per far accettare dalla platea di qua e di là dello schermo qualunque frottola purché raccontata con maestria) nessun venditore di fumo politico, ancorché bravo e suadente, si sarebbe arrischiato a presentarsi in pubblico dopo aver solennemente “bucato”, non una promessa qualunque, ma nientemeno che la parola d’onore che, in caso di sconfitta elettorale, egli stesso avrebbe fatto ammenda dei suoi errori ritirandosi a vita privata.

Ai giorni nostri invece qualunque atteggiamento, anche il più fantasioso, il più bizzarro, il meno onorevole, è consentito. Nella convinzione (per niente plausibile) che il popolo al di là dello schermo sia una vuota entità senza memoria e senza cervello, utile solo a tracciare una crocetta sulla scheda voto, voluttuosamente disegnata non solo sul piano grafico ma anche su quello istituzionale allo scopo unico e palese di fare il “pieno” elettorale senza nulla impegnare seriamente né di pubblico né di personale.

Il cittadino dunque, degradato a soggetto immateriale per mezzo di qualche panzana ben condita con adeguata retorica e astuzia, può essere attraversato impunemente con la stessa naturalezza dell’etereo fantasma mentre procede con noncuranza oltre un muro di consistente materia, diventando così bersaglio e oggetto dei più ingegnosi progetti di conquista per ogni livello di potere. Anche dei più eccelsi, come ci è data testimonianza dalle conquiste attuate nell’ultimo trentennio da una triade di improbabili o improvvisati statisti, diventati famosi a livello planetario oltre che per le loro similitudini culturali, anche grazie ai nomignoli coi quali i media di mezzo mondo li hanno battezzati: mi riferisco ovviamente agli oramai ben noti “Renzusconi Trumpusconi”.

Ben diverso approccio poteva ovviamente consentirsi qualunque politico che avesse deciso, nel secolo scorso, per dovere e convenienza professionale, di attraversare una piazza che immateriale non era. E se avesse fatto pubblicamente quella avventata promessa, senza sentirsi poi in serio dovere di mantenerla, sarebbe stato immancabilmente accolto da una pioggia di verdura variegata e di abbondanti quantità di uova scrupolosamente scelte tra quelle sicuramente marce.

Nel secolo scorso, per molto meno che una totale abiura fatta da un personaggio pubblico di altissimo livello, si diceva di chi teneva tale comportamento che aveva una “faccia di tolla”, probabilmente allo scopo di caratterizzare la scarsa affidabilità e consistenza del materiale usato per “metterci la faccia” di chi impegnava la propria credibilità senza curarsi del fatto che era invece già ben nota la sua completa inaffidabilità.

Generalmente tale appellativo era assegnato a fanciulli che bonariamente e furbescamente, speravano di conquistare credibilità a danno dei compagni di gioco. Mai si sarebbe pensato che lo stesso puerile atteggiamento potesse essere ripetuto a distanza di un secolo nientemeno che da qualcuno che fino a pochi mesi prima era assiso nella poltronissima di Palazzo Chigi.

Ecce homo, dicevano i latini.

Se questo è l’uomo dobbiamo però ricordarci di aggiungere nel vocabolario dei sinonimi, anche la nuova locuzione “faccia di Renzi”, vicino alle consimili “faccia di bronzo” e “faccia di tolla”, per indicare chi non si preoccupa minimamente di essere privo di ogni credibilità ogni volta che apre bocca, tanto più quando si mette su un piedistallo istituzionale promettendo a destra e manca riforme la cui affidabilità, personale e politica, è ridotta ormai allo stremo dello zero negativo.

 
 
 

Decreto vaccini: il corto circuito tra affari, una scienza usata male e una politica senza politica

Post n°4019 pubblicato il 14 Giugno 2017 da ninograg1
 

di | 13 giugno 2017  Il Fatto Quotidiano

Sia chiaro io credo giusto riportare la copertura vaccinale nel nostro paese nei livelli di sicurezza convenzionale, ma dissento sull’imbroglio che il decreto rappresenta. L’imbroglio, vaccini a parte, sono i vaccinatori d’assalto. Per costoro i vaccini sono un treno che passa e che per tante e diverse ragioni di bottega conviene cogliere al volo perché un treno così perfetto non capita tanto di frequente.

Perché “imbroglioni”? Quando la scienza viene usata in modo scorretto per influenzare la politica e quando la politica è preoccupata di sopravvivere a se stessa, allora gli imbroglioni hanno un nome, si chiamano “tecnocrati”.

Si definisce tecnocrazia la tendenza ad affiancare il potere politico non per consigliarlo, secondo competenza, ma per soppiantarlo, assumendo in proprio la funzione decisionale. La razionalità della tecnocrazia che ha ispirato, controllato e validato il decreto è fondata su elementi meramente quantitativi, relegando nel mondo dell’irrazionale, quindi del deprecabile per definizione, tutto ciò che non è quantificabile, quindi tutto ciò che è sociale, culturale, personale.

E siccome la paura della gente, la sfiducia nella medicina e nei medici, il disagio non sono quantificabili, tutto ciò viene assunto dal tecnocrate d’assalto come inesistente, con la conseguenza di cancellare la società come problema. Alla fine l’errore politico e scientifico più grande di questo decreto ottuso è quello di proporci una medicina senza umanità e un vaccino come un dogma di cui non si può dubitare.

Per me (attenti a non equivocarmi) la salute della gente, per la sua estrema complessità, è sempre e soprattutto una questione politica che, ovviamente, nel decidere cosa fare deve tenere conto delle indicazioni della scienza. L’ultima parola, però, non spetta alla scienza, ma alla politica (la “scienza regia” di Platone), perché ciò che serve in certi casi non è il massimo grado di razionalità, ma il massimo grado di saggezza.

Non c’è dubbio che il decreto derivi da una certa razionalità ma non c’è dubbio che esso sia pressoché privo di saggezza. Coloro che l’hanno congegnato non sono gli scienziati che dicono di essere, ma degli impiegati della scienza con smisurati curricula personali che dimostrano non la genialità del loro pensiero scientifico, ma la loro grande capacità nel penetrare all’interno dei sistemi di potere della scienza, quindi la loro smisurata ambizione personale.

Dietro a questo decreto si intravede il medico intransigente che si rifà delle tante umiliazioni sofferte gonfiando il petto dello scienziato; il professore universitario convinto di accrescere il suo appeal soprattutto nei confronti dell’industria farmaceutica; il grande burocrate convinto in cuor suo di essere l’unico ad avere i titoli per fare il ministro della salute nel mondo.

Tutta questa roba è l’imbroglio tecnocratico.

Quando mi è capitato di vedere in tv da una parte, la ministra della Salute Beatrice Lorenzin parlare di evidenza scientifica, di società da rieducare alla scienza, e che quasi offesa, accusava di “demenza” coloro (cioè noi) che pur estimatori dei vaccini nutrivamo dubbi sul loro uso superficiale (La 7 “Faccia a faccia”15 maggio 2017); dall’altra i “funzionari della scienza” a supporto della stessa ministra nota per le sue gaffe e tanti dottorini infilati financo nei board scientifici delle aziende farmaceutiche che parlano di vaccini come se non avessero alcun conflitto di interesse. Si vedeva chiaramente il corto circuito tra affari, una scienza usata male e una politica senza politica. E’ da questo cortocircuito che nascono le coercizioni in luogo della persuasione, le multe in luogo degli incentivi, le aberrazioni anticostituzionali in luogo del rispetto dei diritti, ma soprattutto il disamore per la gente e l’uso dei medici e della medicina come se fossero i primi degli esattori e la seconda una clava.

In questo decreto la tecnocrazia è andata oltre i mezzi necessari all’azione sociale e si è appropriata degli scopi sociali, parlando di false emergenze, con false epidemie, per cui la decisione saggia che sarebbe convenuta a tutti noi non è stata presa, perché le convenienze personali dei vaccinatori di assalto, hanno semplicemente prevalso.

Ma la politica che si fa vicariare dalla tecnocrazia, non fa mai un buon affare.

Intanto etichettare tutti i critici del decreto come “no vax” è una prima stupidaggine che vi assicuro le persone anche del Pd, non hanno gradito. Poi pensare che i presunti “no vax” siano tutti fuori dal PD o tutti M5S è un’altra stupidaggine. Chi non vuole i 12 vaccini tutti obbligatori allo stesso modo e difende il valore della responsabilità genitoriale, è in tutti i luoghi di questa società. La questione è trasversale.

Chiudo invitando tutti a riflettere sull’esperienza diversa del Veneto (Quotidiano sanità 8 giugno 2017) che ha organizzato, innanzitutto, un’anagrafe vaccinale dai cui dati si dimostra che se si usa il cuore oltre che la testa, è possibile ottenere una buona copertura vaccinale, senza inutili costrizioni.

 
 
 

Elezioni amministrative 2017: chi perde, chi non vince, chi vince (Andrea Scanzi)

Post n°4018 pubblicato il 13 Giugno 2017 da ninograg1
 

Riflessione su queste amministrative 2017, che hanno acceso gli animi come un doppio misto al torneo di Tegoleto tra Picierno e Sibilia versus Gasparri e la Fusani.

Chi perde
Il Movimento 5Stelle. Era ampiamente previsto, le Amministrative sono il loro tallone d’Achille. Stavolta però sono riusciti ad andare oltre ogni ragionevole speranza (degli avversari). Suicidio a Genova e Palermo, harakiri colpevolissimo a Parma (e Pizzarotti sogna la torcida). In passato, avevano spesso vinto in città stremate dalle disastrose giunte di centrosinistra e centrodestra: Parma, Livorno, Roma. Adesso no (Taranto). Sul piano nazionale è tutto un altro sport, ma i campanelli d’allarme ci sono. Pizzarotti ha ragione quando asserisce sadicamente che ormai il M5s è forza che mira più al nazionale che al locale (e ciò è in controtendenza con gli albori dei Meet up).

In più, alle Amministrative si votano le persone e non i simboli. E le persone candidate dai 5Stelle non le conosce quasi nessuno. È difficile dare la propria città in mano a uno sconosciuto, ancor più contro avversari molto più organizzati e radicati. Il teatrino sulla legge elettorale ha spostato pochissimo, gli affanni di Raggi e parzialmente Appendino, un po’ di più. L’aspetto dirimente resta però l’allergia dei 5Stelle alle amministrative: una Torino non fa primavera, mentre una Genova è per sempre.

Chi non vince
Il Partito democratico. Sta esultando perché i grillini hanno scontato la pena, ma in 13 casi si presenteranno al ballottaggio in ritardo rispetto al centrodestra: Asti, Como, Monza, Genova, Padova, Spezia, Piacenza, Rieti, Lecce, Taranto, Catanzaro, Oristano, Trapani. E, in nove di questi casi, la giunta uscente era di centrosinistra o di sinistra. Il Pd soffre (ovviamente), anche in realtà un tempo rossissime: se questa è una vittoria, Orfini è il nuovo leader dei Led Zeppelin. Ha ragione il Movimento democratico e progressista (Mdp), nel ricordare che, senza l’aiuto della “sinistra riformista” (e spesso pure “radicale”), il Pd non va da nessuna parte. Se non a un apericena con Verdini.

A Renzi è già tornata la voglia di andare al voto anticipato, stavolta a novembre, ma non si capisce quali meriti avrebbe avuto. In primo luogo, il Pd non ha vinto, ma casomai pareggiato: solo i ballottaggi diranno se sarà trionfo o gogna. In secondo luogo, le elezioni nazionali seguiranno tutt’altre logiche. C’è poi l’aspetto personale: Renzi, terrorizzato di perdere, per queste elezioni non si è mai fatto vedere (e anche per questo non sono andate malissimo). Non è che adesso può appropriarsi di una (non) vittoria. O meglio: non potrebbe, ma lo farà. Ah, dimenticavo: è riuscito a perdere anche nella sua Rignano. Idolo.

Chi vince
Più volte ho scritto – e detto – in questi mesi che, tra i due litiganti, il Berlusconi gode. Appunto: a livello comunale e regionale, il centrodestra signoreggia con antica sicumera baldanzosa. I motivi sono semplici. Uno: l’Italia è un paese di centrodestra. Due: il centrodestra è, da sempre, la forza che in nome del bene comune (cioè il loro) è in grado di ingoiare qualsiasi rospo. Mentre Pisapia litiga con Fratoianni che litiga con Bersani che litiga con Civati, e mentre i 5Stelle rileggono in chiave nu-metal i sacri testi dell’Asilo Mariuccia, il centrodestra in apparenza si scazza, ma poi si presenta unito come un sol uomo. Per questo vinceranno. O comunque saranno sempre decisivi per fare un governo nazionale. Agili.

Dal Fatto Quotidiano

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

monellaccio19cassetta2vento_acquaMaheoprefazione09elyravninograg1jigendaisukevirgola_dfamorino11maresogno67marabertowwhiskynsodapoeta_sempliceMiele.Speziato0
 

ULTIMI COMMENTI

2 ore buttate
Inviato da: cassetta2
il 10/04/2024 alle 17:27
 
Ciao nino. Buongiorno. Ormai ci siamo. L'anno che...
Inviato da: virgola_df
il 31/12/2023 alle 12:23
 
Nel mondo c'è un numero di camaleonti di gran lunga...
Inviato da: cassetta2
il 14/07/2023 alle 17:09
 
BUON ANNO 🍾🍾🎊
Inviato da: giampi1966
il 02/01/2023 alle 16:23
 
Nino, amico mio carissimo. Come stai? mi manchi. Mi mancano...
Inviato da: ormalibera
il 25/03/2022 alle 20:02
 
 

I MIEI BLOG AMICI

- The BoNny
- piazza alimonda
- considerazioni
- Giovani e politica
- vivazapatero
- montagneverdi...
- melodie dell'anima
- bruno14
- *Serendipity*
- Di tutto, di piu'
- Ali Rosse...
- La dea Artemide
- ora ci penso..
- solo per satira; ogni tanto guardo e nn c'era il tuo profilo....
- sterminatore1986
- ossevatorio politico
- blog dedicato ai fumetti: wow!
- neverinmyname
- SOLI CONTRO LA MAFIA
- Gira e Rigira
- Prodi vs SilvioB 3-0
- (RiGiTaN's)
- Job interview
- l'edicolante
- ricambio generazione
- BLOGPENSANTE
- Geopoliticando
- Frammenti di...
- EARTH VIRTU'
- Reticolistorici
- BLOG PENNA CALAMAIO
- Lapiazzarossa
- Il mondo di Valendì
- Italia democratica
- piazza carlo giuliani
- In Equilibrio..
- PENSIERI IN LIBERTA
- MOSCONISMO
- GIORNALE WOLF
- ETICA & MEDIA
- siderurgika
- Il mondo per come va
- lecosistema...
- MONDO NOSTRUM
- IlMioFavolosoMondo
- *STAGIONI*
- LA VOCE DI KAYFA
- NO-global
- hunkapi
- Writer
- alba di nina ciminelli
- imbrogli i
- ippogrillo
- PENSIERO LIBERO
- Perle ai Porci
- ROBIN HOOD
- Un blog demo_cratico
- Aderisci al P.G.M.I.
- rinnegata
- RESPIRA PIANO
- Anima
- Cose non dette
- PersoneSpeciali
- diario di un canile
- Sassolininellascarpa
- disincanto.....
- Dolci note...!
- STAIRWAY- TO- HEAVEN
- vivere è bello
- bijoux
- mecbethe
- my goooddd....
- ...riflettendo.
- BOBO E ZARA
- la Stella di Perseo
- forever young
- ECCHIME
- Regno Intollerante
- io solo io
- MONICA
- coMizia
- Femminilita
- @Ascoltando il Mare@
- nel tempo...
- Non vinceranno!
- Doppio Gioco
- cigarettes & Coffee
- MOONCHILD
- Avanguardia
- Il Diavolo in Corpo
- Angolo Pensatoio
- Assenza di gravità
- cera una volta
- DI TUTTO E DI PIU
- ORMALIBERA
- FATAMATTA_2008
- TUTTOENIENTE
- ZELDA.57
- Triballadores
- club dei cartoni
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

NON LASCIAMOCISOLI & CHE

O siamo Capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, O DOBBIAMO lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza,perchè questo blocca il libero Sviluppo dell'intelligenza "
Ernesto Che Guevara
  

XXI secolo?

↑ Grab questo Headline Animator

 

IDEOGRAMMA DI PACE; EMERGENCY

GRILLO

  No TAV

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963